Tim mira a Open Fiber? Rumors di accordi con Enel e Cdp...


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Da settimane si vocifera su Tim, circa un potenziale accordo sottobanco con Enel e Cdp per trattare Open Fiber. Proprio il 18 giugno, Tim ha diramato un comunicato con cui avvisa di aver sottoscritto un memorandum con Cassa Depositi e Prestiti e Enel per il possesso della rete in fibra. Facciamo il punto della situazione.
- In due righe
- Dopo moltissime indiscrezioni, Tim annuncia l'accordo trilaterale per la rete comune con Open Fiber
- Per procedere nel sondaggio del terreno Tim dovrà trattare con Enel e Cassa Depositi e Prestiti
Tim: l’intesa con Enel e Cdp
Già da inizio giugno osservatori e vari mezzi di comunicazione hanno divulgato la notizia di un accordo segreto che avrebbe previsto un’intesa fra Tim e le due società dententrici di Open Fiber. La sottoscrizione è un accordo di confidenzialità volto ad avviare un confronto finalizzato a valutare possibili forme di integrazione delle reti in fibra ottica di Tim e Open fiber, anche attraverso operazioni societarie
Il punto è che la “quadratura del cerchio” non è affatto semplice, dal momento che l’assetto azionario di Open Fiber è costituito dalla doppia partecipazione di Enel S.p.A. e Cdp Equity S.p.A., holding di partecipazioni del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Ora, il MoU (Memorandum of Understanding o protocollo d’intesa, n.d.r.) prevede soprattutto valutazioni e integrazioni «anche attraverso operazioni societarie».
Cos'è il Memorandum of Understanding?In italiano, è tradotto come memorandum d'intesa e rappresenta un documento giuridico che descrive l'accordo fra due o più parti. Gli attori di questo accordo indicano una comune linea di azione prestabilita.
L’accordo e gli ulteriori sviluppi sulla rete unica
L’accordo, per adesso si presenta ancora molto nebuloso…I contenuti sono ancora da redigere e sono a carattere di profonda confidenzialità. Ciò che è certo, è che la “coperta” sarà tirata dai Tim, Enel e CDP durante le numerose trattative e, dopo un progetto concordato comunemente, saranno gli azionisti dell’operatore telefonico a dire la propria su tali piani di sviluppo.
Giorni fa, il titolo telecom si è mostrato parecchio “nervoso” soprattutto perché a Bollorè e a Vivendi, azionista francese per il 23,94% di Telecom, non piacerebbero alcune nomine di valore in questa trattativa.
I riflettori sono puntati per due futuri appuntamenti di rilievo in casa Tim: i consigli di amministrazione del 27 giugno e del 1 agosto. Tra meno di una settimana si potranno avere risvolti e sviluppi sotto il punto di vista di Vivendi, mentre, nel secondo appuntamento in pieno agosto l'Ad. di Tim Gubitosi potrebbe potenzialmente rivelare gli sviluppi e gli esiti della negoziazione. La strada è ancora in salita perché, fino a pochi giorni fa, Tim stimava l'acquisizione della rete Open Fiber in circa 2,5 miliardi di euro. Per Enel, invece, l'importo era molto vicino agli 8 miliardi di euro (più di 3 volte tanto rispetto alla stima dell'operatore telefonico).