PSV Gas: Andamento Giornaliero con Prezzo e Grafico

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Quali sono le migliori offerte luce e gas di oggi, 05/06/2025?

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Il PSV per il giorno 04 giugno 2025 è di 0,417€/Smc. Tra il 03/06/2025 e ieri, il prezzo è aumentato di 1,2% passando a 0,417 €/Smc.

Qui di seguito il grafico con l'andamento medio del PSV durante l'ultimo mese.

Cos'è il PSV (Punto di Scambio Virtuale)?

Andamento PSV - Ultimi 7 giorni
DataPrezzo €/Smc
04/06/2025 0,417 €/Smc
03/06/2025 0,412 €/Smc
02/06/2025 0,407 €/Smc
30/05/2025 0,399 €/Smc
29/05/2025 0,410 €/Smc
28/05/2025 0,429 €/Smc
27/05/2025 0,424 €/Smc

Il PSV, ovvero Punto di Scambio Virtuale, definisce il punto di incontro virtuale per lo scambio e la cessione di gas tra gli operatori in Italia. Gestito da Snam Rete Gas, rappresenta il punto in cui si incontrano domanda e offerta di gas sulla rete nazionale, determinando il prezzo all'ingrosso della materia prima.

Conoscere l'andamento del PSV è importante per chi vuole risparmiare sui costi in bolletta peerché questo indice rappresenta il prezzo è alla base della “componente materia prima” della bolletta, che incide in modo significativo sul totale pagato.

Se hai un'offerta luce a prezzo variabile, la tua tariffa segue mese per mese l’andamento del PSV. Conoscere il trend ti permette di capire se e quando conviene passare a un’offerta a prezzo fisso, oppure approfittare di una fase di ribasso.

PSV Gas: prezzi medi mensili in €/Smc fino al 2025
Mese Costo Medio mensile
(€/Smc)
PSV aprile 2025 0,402
PSV marzo 2025 0,455
PSV febbraio 2025 0,566
PSV gennaio 2025 0,533
PSV dicembre 2024 0,509
PSV novembre 2024 0,482
PSV ottobre 2024 0,436
PSV settembre 2024 0,415
PSV agosto 2024 0,433
PSV luglio 2024 0,378
PSV giugno 2024 0,386
PSV maggio 2024 0,350
PSV aprile 2024 0,326
PSV marzo 2024 0,307
PSV febbraio 2024 0,297
PSV gennaio 2024 0,333
PSV dicembre 2023 0,388
PSV novembre 2023 0,455
PSV ottobre 2023 0,467
PSV settembre 2023 0,396
PSV agosto 2023 0,355
PSV luglio 2023 0,336
PSV giugno 2023 0,354
PSV maggio 2023 0,364
PSV aprile 2023 0,479
PSV marzo 2023 0,498
PSV febbraio 2023 0,608
PSV gennaio 2023 0,731
PSV dicembre 2022 1,247
PSV novembre 2022 0,975
PSV ottobre 2022 0,835
PSV settembre 2022 1,962
PSV agosto 2022 2,498
PSV luglio 2022 1,849
PSV giugno 2022 1,098
PSV maggio 2022 0,961
PSV aprile 2022 1,072
PSV marzo 2022 1,355
PSV febbraio 2022 0,871
PSV gennaio 2022 0,920
PSV dicembre 2021 1,213
PSV novembre 2021 0,861
PSV ottobre 2021 0,914
PSV settembre 2021 0,666
PSV agosto 2021 0,452
PSV luglio 2021 0,378
PSV giugno 2021 0,300
PSV maggio 2021 0,270
PSV aprile 2021 0,229

Fonte: Elaborazione dati ARERA

Andamento storico del PSV e grafico

Negli ultimi anni, il prezzo del gas naturale ha subito forti oscillazioni a causa di diversi fattori: eventi geopolitici (come la guerra in Ucraina), squilibri tra domanda e offerta, transizione energetica e condizioni climatiche estreme. Dopo un lungo periodo di relativa stabilità, tra il 2021 e il 2022 si è registrato un forte aumento dei prezzi, con punte storiche sul mercato europeo, in particolare sul TTF olandese.

L'instabilità posta dal conflitto russo - ucraino, in particolare ha aumentato non soltanto il prezzo del gas ma di tutte le altre materie prime portando a rincari sulle bollette dei consumatori. Infatti con la volatilità del prezzo del gas, per il fabbisogno energetico europeo, la domanda per il carbone e del petrolio è notevolmente aumentata e di conseguenza anche il prezzo sul mercato.

A partire dal 2023, i prezzi hanno iniziato a calare grazie a una combinazione di elementi: maggiori scorte di gas nei paesi europei, aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto (LNG) e una domanda industriale più bassa.

Come si evince dal grafico in basso, il prezzo del gas ha subito un netto calo soltanto nel 2009 e nel 2020. Il calo del 2009 è stato dovuto allo sviluppo del gas non convenzionale (gas non estratto da giacimenti accertati, gas associato alla produzione di petrolio), in concomitanza con il calo della domanda in tutta Europa, dovuto alla crisi economica finanziaria. Nel 2020, il calo della domanda è dovuto dalla situazione pandemica Covid 19 e dal lockdown.

Fonte: Elaborazione dati ARERA

Come si determina il prezzo del gas e da cosa dipende il PSV?

Come abbiamo visto, PSV non è un luogo fisico, ma una piattaforma digitale dove avvengono le transazioni tra operatori del settore gas. Attraverso le loro contrattazioni giornaliere, viene stabilito il prezzo del gas basato sul rapporto tra domanda e offerta. Questo prezzo, espresso in €/Smc (euro per standard metro cubo), serve come riferimento per le tariffe applicate dai fornitori energia ai consumatori finali.

Il mercato gas del PSV, quindi, segue le stesse dinamiche di un qualsiasi altro mercato borsistico: il prezzo del gas subisce costantemente oscillazioni nel corso del tempo. Per sintetizzare, l'andamento del prezzo del gas è influenzato da alcuni fattori come:

  • domanda e offerta: un aumento della domanda o una riduzione dell'offerta possono far salire i prezzi
  • evolversi delle situazioni economiche e sociali dei paesi;
  • le crisi geopolitiche: eventi internazionali possono influenzare la disponibilità e il costo del gas;
  • le condizioni climatiche: inverni rigidi aumentano la domanda di gas per il riscaldamento;
  • i prezzi dei combustibili alternativi (carbone, petrolio o fonti rinnovabili).

Il prezzo del gas all'ingrosso, che viene determinato quotidianamente sui mercati internazionali, fluttua in base alla domanda globale e a diversi fattori economici e geopolitici. Queste variazioni influenzano direttamente le bollette dei consumatori, poiché rappresentano il costo che i fornitori devono sostenere per acquistare il gas dai produttori nazionali e internazionali. Aumenti o cali del prezzo all’ingrosso si riflettono quindi sul prezzo finale al dettaglio. Inoltre, anche le speculazioni finanziarie o il timore di interruzioni nelle forniture (come nel caso di crisi internazionali) possono far salire il prezzo del gas nei mercati, contribuendo all’instabilità dei costi energetici.

IL PSV, inoltre, è soltanto uno degli indici di riferimento del gas: in Europa, ad esempio, esiste anche il TTF (Title Transfer Facility) nei Paesi Bassi, mentre nel Regno Unito si utilizza l’NBP (National Balancing Point) e negli Stati Uniti l’Henry Hub. Qui di seguito, una tabella che ne sintetizza i principali:

I diversi sistemi di determinazione prezzo spot del Gas
Indice (Hub) Caratteristiche principali
PSV (Punto di Scambio Virtuale) - Italia Hub virtuale italiano, espresso in €/Smc. Riferimento per i prezzi del gas in Italia. Usato da ARERA per il mercato tutelato.
TTF (Title Transfer Facility) - Europa (Paesi Bassi) Hub virtuale più liquido d’Europa, espresso in €/MWh. Fino al 2022 era il riferimento per il gas in Italia. Sensibile alle dinamiche geopolitiche europee.
NBP (National Balancing Point) - Regno Unito Hub virtuale storico britannico, espresso in pence/therm. Meno rilevante per l’UE dopo la Brexit.
Henry Hub - Stati Uniti Hub fisico in Louisiana, espresso in $/MMBtu. Riferimento per il mercato americano e i contratti futures. Fondamentale per il gas naturale liquefatto (LNG).

Il TTF (Title Transfer Facility) che ruolo ha?

Sul TTF, l'indice gas europeo con sede ad Amsterdam, dal lunedì al venerdì gli operatori acquistano e vendono i contratti "futures": negoziano i prezzi di acquisto e di vendita del gas naturale per diverse scadenze. In sintesi, sul mercato TTF gli operatori determinano ogni giorno il prezzo che il gas naturale potrebbe avere a determinate scadenze, tra uno, due, tre mesi o un anno.

Sai che...

Fino a settembre 2022, ARERA utilizzava l'indice TTF (Title Transfer Facility) per determinare la componente CMEM del prezzo del gas nel mercato tutelato. A partire dal 1° ottobre 2022, l'indice di riferimento è stato cambiato al PSV, che riflette meglio le condizioni del mercato italiano. Contestualmente, ARERA ha modificato la frequenza di aggiornamento del prezzo del gas nel mercato tutelato, passando da una cadenza trimestrale a una mensile al fine di aumentare la trasparenza e la reattività del sistema tariffario, proteggendo sia i consumatori che i fornitori dalle fluttuazioni estreme del mercato. Questo cambiamento, infatti, consente di adattare più rapidamente i prezzi alle variazioni del mercato.

Quali sono le offerte indicizzate al PSV?

Attualmente, la maggior parte delle offerte gas sul mercato libero è indicizzata all’andamento del mercato PSV, ovvero il prezzo all’ingrosso del gas in Italia. A causa dell’elevata incertezza del mercato, molti fornitori hanno scelto di sospendere le tariffe a prezzo fisso, preferendo proporre contratti a prezzo variabile, legati all’andamento del PSV.

Ma conviene di più una tariffa fissa o indicizzata?

Con una tariffa indicizzata, il prezzo può variare ogni mese, in base al valore del PSV. Il prezzo finale in bolletta per queste offerte è composto da:

  • il valore dell’indice PSV, solitamente riferito al mese precedente;
  • una commissione (spread) espressa in €/Smc, applicata dal fornitore;
  • i costi di commercializzazione e vendita, espressi in €/anno.

Come s'intuisce, le offerte a prezzo variabile rispetto a quelle a prezzo fisso permettono di risparmiare in bollettta quando il PSV scende o si stabilizza.

Come scegliere la giusta offerta gas?

Scegliere tra un’offerta gas a prezzo fisso e una a prezzo variabile richiede un po’ di attenzione, soprattutto se si vuole prendere una decisione consapevole guardando all’andamento del PSV.

Un primo consiglio utile è monitorare l’andamento del PSV: se l’indice è in calo o si mantiene stabile su valori contenuti, una tariffa a prezzo variabile può essere la scelta più conveniente. In questo scenario, infatti, il prezzo della materia prima in bolletta, uno degli onesi fissi, potrebbe diminuire nei mesi successivi, consentendoti di risparmiare senza vincolarti a un prezzo fisso più alto.

Al contrario, se il PSV è in forte rialzo o si prevede un periodo di instabilità - ad esempio per tensioni geopolitiche, condizioni climatiche estreme o problemi nelle forniture - allora è più prudente valutare un’offerta a prezzo fisso, che ti protegga da aumenti improvvisi. In particolare, se hai consumi elevati o costanti durante tutto l’anno, fissare il prezzo può aiutarti a mantenere stabile la spesa mensile.

Altri aspetti da non trascurare sono la durata del contratto e la flessibilità dell’offerta: molte tariffe variabili permettono di cambiare fornitore senza costi o vincoli, lasciandoti libero di passare a un prezzo fisso nel momento più opportuno.

In sintesi, segui il PSV, valuta la tua propensione al rischio e considera i tuoi consumi. Solo così potrai scegliere la tariffa davvero adatta al tuo profilo e alle condizioni di mercato. Se vuoi puoi approfondire le differenze tra offerte a prezzo fisso e variabile leggendo il nostro approfondimento.