Polizza infortuni conducente: come funziona e cosa copre


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La polizza infortuni conducente è una garanzia accessoria che tutela il guidatore in caso di incidente con colpa, coprendo spese mediche, invalidità e, in alcuni casi, il decesso. Non è obbligatoria ma consigliata, soprattutto per chi guida spesso o utilizza veicoli meno sicuri. Il costo varia in base a diversi fattori, e alcune spese possono essere detraibili se legate a rischio di morte o invalidità permanente.
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Cos'è l'assicurazione infortuni conducente?
La polizza infortuni conducente è una garanzia accessoria che tutela il guidatore in caso di incidente con colpa, coprendo i danni fisici subiti.
Di norma, la Responsabilità Civile Auto (RCA) obbligatoria copre solo i danni causati a terzi. Ciò significa che, senza una polizza infortuni, il conducente non riceverebbe alcun risarcimento per le proprie lesioni in caso di incidente di cui è responsabile.
Questa copertura può essere aggiunta alla RCA con un costo variabile, influenzato da fattori come il tipo di guida, la provincia di residenza e la classe di merito.
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Come funziona la polizza infortuni conducente
La polizza infortuni conducente agisce dal momento in cui il guidatore si trova a bordo del veicolo, ed è attiva in caso di malore o stato di incoscienza, anche se gli infortuni sono avvenuti quando il mezzo è fermo o in fase di ripartenza.
Se il conducente resta coinvolto in un sinistro con colpa che gli provoca danni fisici, dovrà procurare all'assicurazione i referti medici e ogni tipo di documentazione che ne confermi lo stato di invalidità. Spesso è la stessa impresa assicuratrice a informare l'assicurato dello studio medico convenzionato a cui rivolgersi per verificare l'esistenza effettiva dei danni.
Solo allora la compagnia potrà valutare l'entità del risarcimento e procedere al rimborso delle spese sostenute per le cure mediche o la diaria prevista per i giorni di ricovero.
Tra i documenti da presentare ci sono:
- il referto medico rilasciato dall'ospedale;
- una copia del documento di identità e del codice fiscale dell'infortunato;
- gli scontrini relativi all'acquisto delle medicine e le ricevute delle spese mediche sostenute.
L'entità del risarcimento varia in base alle condizioni previste dal contratto. La polizza infortuni conducente presenta sempre un massimale, ovvero la quota massima di liquidazione garantita in caso di danno. Più alto sarà il massimale, maggiore sarà il premio che il contraente dovrà pagare. A volte le compagnie assicurative possono includere uno scoperto, una limitazione sul rimborso erogato, che però di solito non supera il 5% dell'ammontare del danno subito.
Attenzione: Il risarcimento dipende dalle condizioni del contratto e prevede un massimale, ovvero l’importo massimo liquidabile. Maggiore è il massimale, più alto sarà il premio assicurativo.
Cosa copre la polizza infortuni conducente?
La polizza infortuni del conducente copre ogni tipo di danno fisico che può subire il guidatore in caso di sinistro con colpa mentre è alla guida del mezzo.
Gli incidenti interessati possono essere sia quelli in cui l'unico veicolo coinvolto è quello guidato dall'infortunato che quelli che riguardano altre vetture. La copertura dell'assicurazione infortuni conducente comprende:
- le spese mediche sostenute;
- le eventuali disabilità causate dal sinistro;
- il risarcimento ai familiari in caso di decesso conseguente all'incidente.
La polizza infortuni del conducente è obbligatoria? La garanzia infortuni del conducente non è obbligatoria ma fortemente raccomandata, soprattutto per chi usa spesso il veicolo.
Tipi di assicurazione infortuni del conducente
La polizza infortuni conducente esiste in due versioni:
- Nominale
copre solo il proprietario del veicolo - Estesa
copre il proprietario e qualsiasi conducente autorizzato
La polizza infortuni nominale si applica solo ai danni fisici del conducente se questo è il proprietario del veicolo. Ciò significa che con questa opzione gli altri eventuali guidatori del mezzo non possono ricevere risarcimenti. La polizza infortuni estesa, invece, tutela sia il proprietario che tutti i conducenti del mezzo assicurato.
Si può preferire una polizza estesa o nominale tenendo conto del numero di soggetti che utilizzano il veicolo e dal tipo di impiego che si fa del veicolo. Perciò, ad esempio, è consigliabile che un'auto aziendale possegga una copertura estesa, mentre a una vettura privata utilizzata principalmente da una sola persona può bastare una polizza infortuni conducente nominale.
Polizza infortuni conducente: risarcimento per tipologia di guida
- Guida esperta
Copre solo conducenti con un’età minima stabilita - Guida esclusiva
Risarcisce solo il conducente designato - Guida libera
Permette il risarcimento per chiunque sia alla guida del veicolo
La tipologia di guida indicata nel contratto rappresenta un criterio importante nella definizione della copertura della polizza infortuni.
Il risarcimento avviene infatti solo se il conducente è abilitato alla guida del veicolo secondo la formula di guida prevista dal contratto. Ad esempio, se la Responsabilità Civile prevede l'opzione della guida esperta (che fissa un tetto di età minima del guidatore) o della guida esclusiva (destinata al solo assicurato), la liquidazione degli infortuni fisici della polizza viene così ridotta a pochi o a un unico soggetto, a fronte però di una premio economicamente più vantaggioso.
Scegliendo la formula di guida libera, invece, che autorizza l'utilizzo del veicolo a qualsiasi conducente patentato, si amplia il raggio di azione della polizza infortuni a ogni persona che si trova alla guida del mezzo.
Per sapere di più sulla tipologia di guida prevista dell'assicurazione: Guida esperta, libera o esclusiva: vantaggi e svantaggi
Cosa è escluso dalla polizza infortuni conducente?
La garanzia infortuni del conducente non interviene nei seguenti casi:
- se il guidatore non è abilitato alla tipologia di guida stabilita nel contratto;
- il sinistro avviene per comportamenti scorretti alla guida (ad esempio, senza indossare la cintura di sicurezza);
- se l'incidente ha natura volontaria, per cui l'assicurato può ricevere una denuncia per truffa dalla compagnia;
- conducente in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti;
- presenza di particolari patologie (AIDS, depressione, epilessia).
Può anche capitare che le compagnie evitino le esclusioni preferendo invece l'applicazione di alcune limitazioni, come la sottoscrizione della polizza accessoria solo ai guidatori che non hanno superato i 75 anni d'età.
Quanto costa una polizza infortuni conducente?
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L'importo da versare per la polizza infortuni conducenti è variabile, anche a seconda della compagnia assicuratrice di appartenenza.
Molte imprese però tendono a proporre questa copertura a un prezzo scontato o addirittura gratis per alcune categorie di assicurati, come i più fedeli o i nuovi clienti.
Il costo medio di una polizza infortuni del conducente si aggira intorno a circa 100 euro all'anno, e vale sia per le auto che per le moto, veicoli anche maggiormente soggetti a causare infortuni al guidatore.
Polizza infortuni conducente Unipolsai | Polizza infortuni conducente Allianz |
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UnipolSai garantisce una copertura sia agli infortuni che l’assicurato subisce circolando come conducente, sia in qualità di trasportato o pedone. La polizza esclude i danni indiretti, ovvero che non riguardano la materialità delle cose assicurate. | Con Allianz l'assicurazione infortuni vale in tutto il mondo ma non copre gli infortuni subiti durante l'operazione o la partecipazione a interventi militari al di fuori del territorio italiano. |
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Quando conviene l'assicurazione infortuni conducente?
La polizza infortuni conducente è in generale molto utile, ma può risultare particolarmente conveniente:
- per chi guida la moto
dal momento che c'è un maggior rischio di infortuni - per chi percorre molti chilometri;
- per chi possiede un'auto datata
perché questa potrebbe garantire meno sicurezza rispetto a un veicolo più recente.
La polizza infortunio conducente è detraibile?
Dal 2014 non è più possibile detrarre l'importo relativo all’assicurazione dall’IRPEF. Tuttavia sono detraibili fino al 19% le spese legate alle polizze che contemplano il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%, a prescindere dalla causa scatenante, compresi gli infortuni riportati dal conducente di auto.
Per calcolare la detrazione anche in presenza di più polizze vita e infortuni bisogna considerare che il limite di spesa massimo equivale a 530 euro, perciò la quota massima detraibile corrisponde a 100,70 euro (ovvero il 19% di 530).
Dal 2020 si può beneficiare della detrazione del 19% sulla polizza infortuni al conducente solo a patto che il versamento del premio sia di tipo tracciabile. Di conseguenza il contraente potrà pagare tramite assegno, bonifico, bollettino postale o MAV, Bancomat e carta di credito.