Videosorveglianza: tutto ciò che c'è da sapere sull'installazione di telecamere, Wi-Fi e IP

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La videosorveglianza è un'ottima soluzione per la sicurezza della casa

La videosorveglianza è uno dei metodi più diffusi per la salvaguardia della propria abitazione. Vediamo insieme una panoramica degli elementi salienti che occorre conoscere prima di scegliere un impianto.


  • In Breve
  • Quali termini legali occorre tenere in considerazione prima di installare un impianto di Videosorveglianza?
  • La soluzione migliore è quella che tiene conto del tipo di installazione e dei dettagli tecnici che si adattano a ciascuna abitazione.
  • L'elemento fondamentale delle telecamere IP è l'integrazione: i dispositivi connessi comunicano tra di loro e con la rete.

Videosorveglianza: cosa dice la legge?

Prima di installare un impianto per il monitoraggio e la sicurezza della nostra casa, dobbiamo conoscere le restrizioni entro le quali possiamo operare. Proprio a questo scopo, il Garante per la Privacy ha stabilito i princìpi da rispettare.

  • Principio di liceità - Per prima cosa non possiamo prescindere dal rispetto sia della disciplina in materia di protezione dei dati personali, che da tutte le disposizioni di legge per ciò che concerne l'installazione di apparecchi audiovisivi. Questo equivale a dire che il cittadino che sceglie di dotare la propria abitazione di un impianto di videosorveglianza, deve segnalarlo con cartelli e altre forme di chiare indicazioni alle persone che possono essere riprese (passanti, vicini, ecc.), che le avvisino della presenza di telecamere, soprattutto se i dispositivi non sono immediatamente visibili.
  • Principio di necessità - Occorre assolutamente evitare, anzi si deve proprio escludere qualunque utilizzo superfluo, gli eccessi e le ridondanze. Pertanto, l'installazione di un impianto di videosorveglianza non è legittimata quando non esiste il rischio di pericolo concreto; in alcuni casi è stato infatti riscontrato che le telecamere sono state collocate in abitazioni private solo per motivi di prestigio o apparenza.
  • Principio di proporzionalità - Si può ricorrere a impianti di videosorveglianza solamente se non sia possibile adottare altri mezzi o questi ultimi siano stati valutati insufficienti o inattuabili. Ciò si traduce anche nel divieto di adottare la scelta meno costosa o più semplice, trascurando di poter inficiare sui diritti degli altri cittadini. Sempre per il principio di proporzionalità, non si possono conservare i dati registrati se non solo temporaneamente; perciò il software di acquisizione delle immagini deve essere programmato per la cancellazione periodica delle registrazioni.
  • Principio di finalità - Deve essere ben chiaro, esplicito e legittimo lo scopo che si intende ottenere. Quindi, il proprietario che installa un impianto deve limitarsi alle mere finalità di sua pertinenza. Ossia, lo scopo della raccolta dei dati sensibili attraverso la videosorveglianza deve essere esclusivamente quello della tutela della propria sicurezza (per questo sono tra le spese deducibili con il bonus sicurezza 2021); in alcun modo i dati raccolti possono essere usati per finalità diverse e non devono essere diffusi o comunicati a terzi (per profilazione o pubblicità, ad esempio), ad eccezione ovviamente delle forze di polizia o di giustizia che ne necessitino per indagini.
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La videosorveglianza deve essere sempre segnalata alla persone che potrebbero essere riprese

Videosorveglianza: qual è la soluzione migliore da scegliere?

Un sistema di telecamere connesse, sensori e deterrenti antifurto correlati è oggi il modo migliore per garantire sicurezza a se stessi e alla propria abitazione. Le combinazioni in kit sono quindi una garanzia per quanto riguarda l'essere sicuri di aver acquistato tutto il necessario, soprattutto per gli impianti di piccola e media dimensione. In più, i kit sono solitamente espandibili con l'aggiunta di altre parti dell'impianto di sicurezza, per una casa sicura e con un sistema di antifurto senza fili completo.

Le telecamere per la videosorveglianza appartengono ai prodotti IoT (Internet of Things), ossia gli oggetti cosiddetti "intelligenti" che, connessi alla rete e tra di loro, comunicano e interagiscono. Il fatto di poter essere gestiti da remoto ‒ di solito da uno smartphone, un computer o un tablet ‒ contempla purtroppo anche la possibilità che le videocamere vengano "hackerate" con scopi spesso legati all'utilizzo illegale delle immagini riprese; è per questo fondamentale affidarsi a dei sistemi sicuri e a dei marchi riconosciuti nel mercato del settore (Verisure, Google Nest, BTicino, Vimar, Somfy, Urmet, solo per citarne alcuni), che utilizzano protocolli di sicurezza comprovati.

TIPOLOGIE DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
filari o cablati collegati con cavi di rete o coassiali
wireless veloci e facili da installare
ibridi combinazione dei precedenti sistemi

La scelta del sistema giusto ‒ come la valutazione di quanti e quali elementi inserire nel proprio impianto ‒ è sempre relativa alle personali esigenze e alle caratteristiche della nostra casa. Per capire come funzionino e per quale tipo di allarme optare, confrontando i vantaggi e gli svantaggi tra filare e wireless, puoi leggere anche la nostra guida sull'Antifurto Casa.

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Videosorveglianza da interni di Nestcam - Credits: Google Nest

Come funziona la Videosorveglianza Wi-Fi?

Le videocamere wireless sfruttano la connessione ad Internet per poter controllare le riprese da remoto, per mezzo di smartphone o computer. Collocate in maniera strategica nei punti critici e collegate ad una centrale interna o ad un monitor di controllo, permettono con pochi accorgimenti di tutelare la sicurezza delle nostre abitazioni. Esistono quattro tipi di installazione:

  • Installazione fittizia: fondamentalmente serve a dissuadere le intrusioni e va accompagnata dall'inserimento anche di telecamere realmente funzionanti.
  • Installazione a visione locale: è quella che trasmette le immagini su un computer, su una televisione o ad un qualsiasi schermo di casa.
  • Installazione a visione mobile: è quella delle telecamere IP, che inviano in tempo reale il girato a smartphone e pc, grazie alla connessione Internet 3G.
  • Installazione a visione mobile e locale: è quella in cui sono presenti sia telecamere fisse che motorizzate, con una precisa taratura dell'impianto secondo le esigenze della singola abitazione.

Oltre a tener conto della qualità dell'immagine e delle modalità installative, la scelta di un impianto di videosorveglianza deve considerare anche dei fattori tecnici che è importante conoscere.

Quali sono le caratteristiche delle telecamere IP?

Vediamo quindi, più da vicino, alcuni dettagli sulle telecamere IP (Internet Protocol), che è utile conoscere per prendere una decisione consapevole in merito all'impianto che proteggerà la nostra casa.

Le riprese sono inviate via Ethernet in formato digitale compresso oppure, Wi-Fi, ad una centrale di sorveglianza o di registrazione. Naturalmente, è possibile anche la visione da remoto attraverso un accesso internet e l'ascolto attraverso un microfono integrato. In alcune telecamere IP si possono inserire delle SD (Secure Digital), ossia degli storage portatili che riescono a registrare immagini in autonomia.

  • Parola chiave: INTEGRAZIONE!
  • Un altro punto chiave è la possibilità di integrare le videocamere IP Wi-Fi con altri dispositivi per la Smart Home della stessa azienda produttrice. Ad esempio, la Nest Cam Indoor e la Nest Cam Outdoor funzionano con l'app Nest, la stessa che controlla il termostato Nest e il rilevatore di fumo e monossido di carbonio Nest Protect; quindi i comandi per la gestione delle funzioni domotiche possono essere regolati fra tutti gli apparecchi, che risultano non solo connessi alla rete ma anche fra di loro. Altri dispositivi offrono l'opportunità di integrazione delle funzionalità domotiche di terze parti, ossia sono compatibili con prodotti e servizi di altri marchi.

Installare la Videosorveglianza dà diritto al Bonus Ristrutturazioni 2020

Anche per quest'anno si possono ottenere le detrazioni del 50% riservate alle ristrutturazioni, poiché il bonus fiscale è stato prorogato. Chi ha stipulato contratti con istituti di vigilanza o installato sistemi di videosorveglianza ‒ oppure di antifurto ‒ può usufruire del credito d'imposta, come previsto dalla Legge di Bilancio (Legge n. 160 del 27 Dicembre 2019). Per poter accedere al bonus è necessario che si verifichino le seguenti condizioni:

  • L'impianto di videosorveglianza deve essere installato da un'azienda del settore o da un professionista.
  • Il saldo deve avvenire attraverso un bonifico parlante.
  • Chi ha stipulato il contratto deve essere un privato assoggettato all'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).
  • La dichiarazione dei redditi deve deve specificare il costo sostenuto e i dati catastali dell'immobile in cui si è installato l'impianto di videosorveglianza.
  • Il contraente deve aver pagato regolarmente la TASI e/o l'IMU e possederne prova documentata per un eventuale controllo.

Leggi anche la nostra guida sulla Sirene d'Allarme degli Antifurti Casa e qualche notizia in più sulla configurazione del Google Wifi

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