Videosorveglianza IP e Analogica: Kit, Caratteristiche, Soluzioni

Aggiornato in data
min di lettura
Risparmia Internet con SelectraRisparmia Internet con Selectra

Cambia operatore: Fibra fino a 2,5 Giga da 22,73 €/mese

Offerta in scadenza. Chiedi info: servizio gratuito e senza impegno.

Risparmia Internet con SelectraRisparmia Internet con Selectra

Cambia operatore: Fibra fino a 2,5 Giga da 22,73 €/mese

Offerta in scadenza. Chiedi info: servizio gratuito e senza impegno.

Videosorveglianza IP, via wifi: caratteristiche e soluzioni

I kit di videosorveglianza sono ottimi per avere più sicurezza in casa. Ne esistono di diversi tipi: dai più semplici, adatti alla protezione di piccole case o uffici, ai più sofisticati perfetti per la protezione dei luoghi pubblici, dei negozi e degli edifici commerciali. Di seguito, una panoramica che ti aiuterà a scegliere la soluzione più adatta al tuo caso.

Iniziamo subito con una panoramica sulle principali differenze tra i kit di videosorveglianza che si trovano in commercio.

Video-sorveglianza: le principali tipologie disponibili

Sistemi di videosorveglianza

I sistemi di videosorveglianza sono degli ottimi alleati di chi sente la necessità di aumentare la sicurezza del proprio appartamento o del posto di lavoro. Ne esistono di diversi tipi proprio per rispondere alle più svariate esigenze. Una prima distinzione va fatta tra le telecamere IP e quelle analogiche: le prime hanno bisogno di una connessione internet per poter funzionare mentre la videosorveglianza analogica, più tradizionale, ne fa a meno.

La videosorveglianza analogica viene spesso usata in ambito pubblico e commerciale. Non è raro trovare questo tipo di telecamere all'esterno o all'interno dei negozi, per esempio. Il loro compito è registrare 24h/24 ciò che avviene nel loro raggio d'azione. I dati, poi, vengono trasferiti, generalmente via cavo, per essere conservati all'interno di appositi hard disk

Attualmente i sistemi di videosorveglianza analogici più comuni tendono a garantire una conservazione delle registrazioni per massimo 24 ore: dopodiché se non vengono trasferite su altri supporti vengono sostituite da nuove e più recenti registrazioni.

Le telecamere IP di videosorveglianza, invece, funzionano in modo molto simile. La principale differenza è che non sempre hanno bisogno di supporti analogici per la conservazione delle registrazioni: usano la connessione internet per trasferire i dati verso archivi digitali in cloud.

I sistemi di videosorveglianza analogica hanno solitamente costi più elevati rispetto a quelli IP perché sono più sofisticati. Tendono a essere utilizzati, infatti, in ambito commerciale o per i luoghi pubblici. Al contrario, la videosorveglianza IP ha costi più alla portata di tutti ed è particolarmente indicata per tenere sotto controllo gli spazi interni ed esterni delle abitazioni.

Telecamere IP: come funzionano precisamente?

Telecamera IP, videosorveglianza

Chiamate anche "IP camera", le telecamere IP offrono numerosi vantaggi a chi è alla ricerca di un sistema di videosorveglianza per la propria casa. Tra i vantaggi più interessanti:

  • i costi più abbordabili;
  • la possibilità di conservare per più tempo le registrazioni;
  • la sicurezza intrinseca offerta dagli spazi cloud, fisicamente non accessibili;
  • il design delle telecamere, che spesso si trasformano in veri e propri oggetti d'arredamento;
  • la loro installazione semplice e veloce;
  • la possibilità di accedere ai video delle telecamere in qualsiasi momento tramite smartphone;
  • la versatilità dei kit di videosorveglianza che mettono a disposizione le più svariate funzionalità.

Il loro funzionamento è semplice da comprendere. Una volta acquistato la telecamera (o le telecamere) di cui si ha bisogno è necessario installarle e collegarle alla rete wifi

Se il sistema di videosorveglianza è dotato di sensori di movimento è possibile scegliere se registrare 24 ore su 24 oppure avviare la registrazione solo quando la videocamera rileva movimenti nel suo raggio d'azione. Questa è la scelta più comune perché occupa meno banda e evita la conservazione di una quantità di immagini che non sono utili.

Quando le telecamere attivano la registrazione, ovvero quando scatta l'allarme (silenzioso o sonoro che sia), i dati vengono trasmessi tramite il router verso un data center che li conserva in un ambiente sicuro e protetto. Avere una buona connessione internet, quindi, è indispensabile per permettere all'impianto di funzionare. 

Al pari di quanto accade per la videosorveglianza analogica, anche i sistemi d'allarme IP sono dotati di sensori a infrarossi che ne assicurano il funzionamento anche nelle ore notturne.

Spesso, inoltre, sono accompagnati da apposite app e programmi che permettono in qualsiasi momento agli utenti di controllare ciò che avviene all'interno dell'abitazione. Le telecamere IP più d'avanguardia, inoltre, sono in grado di interagire con gli altri dispositivi digitali presenti in casa e sono dotati della funzione "ascolta e parla" che permette di usare l'altoparlante dello smartphone per poter interagire usando la propria voce.

Perché scegliere i kit di videosorveglianza è meglio?

Quando si è alle prese con l'acquisto di un sistema d'allarme IP spesso ci si pone un quesito: meglio acquistare semplicemente delle videocamere o scegliere dei kit completi di più elementi? Non esiste una risposta valida sempre: molto dipende dalle dimensioni degli spazi da controllare e dal tipo di sistema di videosorveglianza che si desidera avere. 

Se si ha bisogno di un sistema d'allarme controllare gli accessi a un'area privata, per esempio, una o più videocamere a seconda della dimensione dell'area, possono essere sufficienti. Se, al contrario si è alla ricerca di un sistema d'allarme per interni prendere in considerazione l'acquisto di un kit può essere la scelta migliore. Una singola videocamera IP, per esempio, può andar bene anche nel caso in cui si voglia aumentare la sicurezza di un ufficio o di una singola stanza.

I kit di videosorveglianza sono ottimi per le abitazioni di qualsiasi dimensione. La loro particolarità è l'essere composti da elementi diversi da combinare tra loro per dar vita a un sistema d'allarme su misura. La composizione varia in base al costo del kit e all'azienda che lo mette a disposizione anche se, generalmente, non mancano:

  • almeno una videocamera IP da interno o da esterno;
  • nei kit da interno, uno o più sensori magnetici per porte e finestre;
  • almeno un sensore sonoro che si attiva quando scatta l'allarme;
  • nei kit da esterno, un amplificatore wifi in grado di espandere il segnale internet fino all'esterno dell'abitazione.

Il kit, poi, può essere eventualmente personalizzato aggiungendo elementi in più se necessario. Tieni a mente che, generalmente, un kit composto semplicemente da questi elementi spesso riesce ad essere sufficiente per l'interno di un piccolo appartamento. 

Il vantaggio nella scelta di un kit sta principalmente nell'aspetto economico: acquistare singolarmente una serie di componenti che siano anche compatibili tra loro può essere dispendioso. Ogni caso, però, andrebbe valutato singolarmente.

Sistema d'allarme con Fibra, ADSL o SIM?

Sia che si tratti di un sistema d'allarme IP, sia analogico, se la trasmissione dei dati provenienti dalle telecamere avviene tramite wifi o cavo Ethernet, avere una buona connessione internet è indispensabile. Se il sistema d'allarme è composto da una o più telecamere che registrano incessantemente, la trasmissione dati via internet richiede, infatti, una elevata larghezza di banda (bandwidth) per poter funzionare adeguatamente.

Meglio una connessione ADSL, quindi, la fibra ottica o una SIM?

L'ADSL è decisamente insufficiente per supportare qualsiasi moderno sistema di videosorveglianza dotato di telecamere sempre in funzione. La velocità di trasmissione dei dati è troppo bassa se si pensa che la velocità di download nominale massima che può raggiungere tende a non superare 20 Mbps.

La fibra ottica è la soluzione più adeguata ma anche in questo caso bisogna tenere presente alcuni elementi.

La fibra ottica ibrida (FTTC o FTTN) può non essere ugualmente sufficiente per un sistema d'allarme con una o più telecamere sempre in funzione, soprattutto se si sceglie di agganciare la videosorveglianza alla rete internet usata abitualmente a casa. Il motivo è sempre lo stesso: le telecamere hanno bisogno di una elevata bandwidth.

La fibra FTTH è spesso la soluzione migliore perché ha una adeguata velocità (fino a 1 Gbps). Se si ha bisogno di un gran numero di videocamere sempre in funzione e se la rete domestica viene usata anche per guardare film in streaming o per il gaming online anche la velocità della fibra FTTH potrebbe non essere sufficiente. In questo caso è meglio prendere in considerazione l'attivazione di una seconda linea interamente dedicata alla videosorveglianza oppure optare per un sistema d'allarme analogico che non preveda l'uso di internet per la trasmissione dei dati.

Confronto Offerte in Fibra Ottica

Verifica la copertura per la fibra!

Puoi verificare in 2 minuti la copertura per la fibra ottica nella zona in cui vivi e scoprire se puoi ottenere una velocità adeguata. Servizio gratuito con operatore disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00.

Perché anche la SIM è utile?

SIM per videosorveglianza

Usare una SIM di appoggio è molto utile perché aiuta a risolvere un problema molto comune: l'assenza di registrazioni nel caso in cui manchi la corrente elettrica. Si tratta del tipico problema della fibra ottica: in assenza di corrente elettrica il router smette di funzionare. Molti lo risolvono utilizzando le unità di continuità ma, in realtà, nemmeno loro sono l'ideale.

Lo svantaggio di questa soluzione sta nell'autonomia delle loro batterie: se l'interruzione di corrente dura per più ore si rischia comunque di restare senza videosorveglianza.

La SIM evita questo problema perché offre una modalità alternativa per la trasmissione dei dati. In assenza di corrente elettrica, infatti, le telecamere usano la rete cellulare 4G LTE o, ancora meglio, 5G per trasmettere i dati e per far partire la chiamata di soccorso in caso di intrusione.

Le classiche offerte mobile, però, non sono adeguate perché mettono a disposizione una quantità limitata di GB. La soluzione c'è anche in questo caso: gli abbonamenti per videosorveglianza.

L'abbonamento di videosorveglianza: cos'è?

La stipula di un abbonamento per la videosorveglianza è uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione quando ci si appresta ad avere un sistema di telecamere IP in casa. Aiuta, come anticipato nel paragrafo precedente, a risolvere alcuni dei problemi tipici che si riscontrano quando si usa la fibra ottica per la trasmissione dei dati.

In assenza di corrente elettrica, infatti, i problemi che si presentano sono 2:

  • lo spegnimento del sistema d'allarme;
  • il rischio che la chiamata d'emergenza non parta in caso di intrusione in assenza.

Gli abbonamenti per videosorveglianza si differenziano dai classici abbonamenti internet mobile: generalmente, ma non sempre, hanno internet illimitato e non hanno particolari servizi aggiuntivi.

Qualche esempio di abbonamenti per videosorveglianza
NomeVantaggiCosto
Wind Smart Security
(attivabile solo nei negozi Wind)
  • 50 Minuti;
  • 250 SMS;
  • 500 MB;
  • Costo SIM 10 € una tantum.
24,90 €/anno
V-Home con V-SIM
(acquistabile online)
  • Acquisto in abbonamento con il Security Starter Kit;
  • Costo SIM 10 € una tantum;
  • Assicurazione Zurich Assistenza Casa inclusa.

Richiesta anche connettività da rete fissa.

7 €/mese
Abbonamento Videosorveglianza Fastweb
(riservato attualmente agli utenti business)
49 €/mese

Tutti e tre gli abbonamenti di esempio indicati nella precedente tabella possono essere considerati soluzioni di appoggio. Il sistema d'allarme, infatti, necessita sempre di essere collegato a una connessione internet fissa per poter funzionare; meglio se si tratta di una connessione in fibra ottica FTTH.

Connessione per Videosorveglianza: la formula per calcolare la velocità necessaria

Velocità internet per videosorveglianza

Come già anticipato, la velocità della trasmissione dei dati è uno dei parametri più importanti da tenere in considerazione quando si sceglie il tipo di connessione internet da usare per un sistema di videosorveglianza.

Se per i sistemi d'allarme di piccole dimensioni può andare già bene la stessa connessione in fibra che si usa a casa (a patto che non sia l'ADSL e che le registrazioni non siano continue), per quelli che sono dotati di un numero elevato di telecamere che registrano 24 ore al giorno la situazione si complica. In alcuni casi può rivelarsi utile persino attivare una seconda linea internet da usare esclusivamente per la videosorveglianza.

I parametri da prendere in considerazione per capire quale velocità minima deve avere la connessione sono principalmente 4:

  • la risoluzione delle telecamere: più è elevata e maggiore sarà la bandwidth di cui avranno bisogno;
  • il valore FPS (Frame Rate per Secondo): ovvero quanti frame per secondo acquisiscono le telecamere. Anche in questo caso, più il valore è elevato e maggiore darà la bandwidth usata dalla videosorveglianza;
  • il codec usato per la compressione video: i più usati sono H.264 e MJPEG. Le telecamere IP con compressione H.264 sono quelle che occupano una quantità minore di banda assicurando la migliore qualità video;
  • il numero di telecamere IP di cui è composto il sistema d'allarme.

Conoscendo questi parametri è possibile fare una stima della quantità minima di brandwidth di cui ha bisogno il sistema d'allarme per funzionare al meglio.

La formula da applicare è la seguente:

bandwidth necessaria (Mbps) = bitrate (main stream) * N + bitrate (sub stream) * M

N e M rappresentano il numero delle videocamere di cui è composto il sistema d'allarme. Per inserire il corretto valore di bitrate main stream e sub stream puoi far riferimento alle specifiche tecniche della tua telecamera IP.

Per esempio, se hai una videocamera IP con un main stream di 6144 kbps e un sub stream di 1024 kbps la formula diventa:

bandwodt necessaria (Mbps) = 1 x 6144 kbps + 1 x 1024 kbps = 7168 kbps / 1000 = 7,168 Mbps

Devi dividere per 1000 per trasformare i kbps in Mbps. Se hai bisogno che il risultato sia in Gbps devi dividere per 1 milione.

Se non ti va di applicare formule puoi lasciarti guidare dalla tabella sottostante.

Bandwidth necessaria e teleramere IP
RisoluzioneH.264MJPEG
1MP (1280*720)2 Mbps per ogni telecamera6 Mbps per ogni telecamera
2MP (1920*1080)4 Mbps per ogni telecamera12 Mbps per ogni telecamera
4MP (2560*1440)8 Mbps per ogni telecamera24 Mbps per ogni telecamera

Non appena avrai scoperto di quanti Mbps minimi ha bisogno il tuo sistema di videosorveglianza, fai uno speed test per valutare se la tua connessione internet è idonea.

Se non lo fosse, verifica qual è la massima velocità disponibile nella zona in cui vivi per ogni operatore internet al numero 06 948 080 95. al numero 06 948 080 95. prendendo un appuntamento. prendendo un appuntamento.

Se nessun operatore ancora mette a disposizione la fibra nella tua zona, valuta una riduzione del numero delle telecamere IP oppure scegli un sistema d'allarme analogico dotato di uno spazio d'archiviazione fisico: in questo modo, non dovresti avere problemi.

Ti potrebbe interessare anche