Come fare la riattivazione contatore energia elettrica dopo distacco?
Info Attivazione contatore, Allaccio e Voltura luce e gas
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In seguito al mancato pagamento delle bollette luce potresti subire una disattivazione delle utenze. Per questo motivo è importante sapere come richiedere la riattivazione contatore Enel dopo il distacco, ad esempio chi contattare, quanto tempo ci vuole per riavere le utenze di casa o cosa fare se il precedente inquilino è moroso.
Distacco contatore: quando succede?
Il distacco contatore Enel è quando non sono più attive le utenze della luce e non per un tuo volere. Generalmente la motivazione principale per cui un fornitore procede al distacco delle forniture è il mancato pagamento delle bollette.
Infatti gli operatori che commercializzano energia elettrica hanno il diritto di procedere con il distacco delle utenze, se non viene saldata la fatturazione dei consumi. Tuttavia l'ARERA già nel 2013 ha chiarito l'iter per procedere con questa operazione: inviare un preavviso e/o una segnalazione al consumatore prima di staccare la luce.
Quindi il distacco del contatore non è una procedura improvvisa o a sorpresa. Prima ricevi un preavviso e una prima istanza che suggerisce al cliente di pagare gli arretrati. All'interno di queste segnalazioni sono definite tutte le info utili, ad esempio i termini di pagamento della bolletta che non possono essere superiori a:
- 20 giorni dall’emissione della raccomandata;
- 15 giorni dall’invio della raccomandata.
In seguito a questo periodo di tempo, e alle segnalazioni da parte del fornitore, si procede con il distacco del contatore Enel e, di conseguenza, con quello delle utenze.
Contatore disattivato ma attivo: è depotenziato?
Con depotenziamento si indica la diminuzione della potenza del contatore. Cioè l'abbassamento della quantità di energia elettrica che è possibile assorbire dalla rete.
Il depotenziamento consiste nello stabilire un limite massimo pari al 15% dei kW prevista dal contratto. Per capire se il tuo contatore Enel è stato depotenziato dovrai:
- recarti al contatore dell'energia elettrica;
- seleziona il tasto a destra per visualizzare i dati sul display;
- leggi la potenza elettrica.
In un contatore per utenze domestiche, quindi solitamente di 3,3 kW, potresti leggere ad esempio che la potenza elettrica è di 500 W. Questo significa che è stata abbassata. Inoltre se, accedendo un dispositivo di casa o un elettrodomestico come il frigorifero, il contatore continua a scattare potrebbe essere un chiaro segnale di depotenziamento.
Come riattivare il contatore dopo la disdetta? Se il precedente inquilino ha proceduto con una regolare disdetta delle utenze e la rescissione dal contratto, l’operazione necessaria è il subentro. Questa procedura consiste nella riattivazione del contatore a seguito della sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura (niente a che vedere con procedure di distacco per morosità).
Cosa serve per riattivare un contatore?
Per riattivare il contatore dell’energia elettrica, la prima operazione è quella di versare l'importo dovuto al fornitore e che ha portato alla morosità. Di conseguenza è necessario saldare il debito e segnalare al fornitore il pagamento effettuato.
Dopo aver ricevuto la comunicazione di pagamento effettuato, sarà la società fornitrice a informare il distributore locale, cioè il proprietario del contatore e che si occupa della riattivazione fisica del contatore. Dopo questa comunicazione, il distributore ha 24 ore di tempo per riattivare la fornitura elettrica.
Il distacco del contatore non può avvenire sempre! I giorni festivi sono considerati come "non disalimentabili", quindi durante il weekend non può essere volto il distacco. Allo stesso modo però non si può imporre la disattivazione per i clienti in gravi condizioni di salute o che svolgono funzioni di pubblica utilità.
Quanto tempo ci vuole per riattivare un contatore?
Il tempo necessario per il ripristino dell'utenza sono dai 15 ai 20 giorni in base alla data di emissione della raccomandata o dal suo invio.
Il distacco della fornitura non può essere effettuato prima di 3 giorni lavorativi dalla scadenza del pagamento indicata nella raccomandata. Un altro aspetto fondamentale da notare è che questa richiesta può essere fatta anche dopo alcuni mesi, quindi è importante conservare sempre le ricevute delle bollette pagate per contestare eventuali errori.
Nel caso in cui si abbia un unico fornitore per l'energia elettrica e il gas, non è possibile sospendere la fornitura per cui non si ha un debito. Quindi potresti subire il distacco anche solo per una delle due.
Riattivazione contatore Enel dopo distacco per morosità del precedente inquilino
Nel caso in cui il precedente inquilino non abbia saldato le bollette a lui intestate e si sia trasferito, è consigliabile contattare il fornitore con cui aveva il contratto e richiedere la voltura dell'utenza. Tuttavia, in ogni caso, il nuovo inquilino non è tenuto al pagamento della morosità.
L’unico caso in cui il nuovo intestatario del contratto delle utenze si accolla le morosità del precedente inquilino è quello della voltura mortis causa. Infatti la voltura per decesso è un’operazione gratuita se richiesta da un erede, coniuge o familiare convivente. Dato questo aspetto di familiarità e legame con l’intestatario deceduto, il nuovo titolare del contratto è tenuto a saldare le bollette non pagate.
Non sai chi è il fornitore con cui sono attive le utenze di casa? Puoi inviare una richiesta scritta allo Sportello del Consumatore. Infatti compilando un modulo per la richiesta del nominativo del fornitore e spedendolo all'indirizzo Sportello per il consumatore di energia c/o Acquirente Unico Spa Richiesta informazioni Via Guidubaldo del Monte, 45 00197 Roma ottieni questa informazione.