Poste scala Tim e raggiunge il 25%: Iliad è fuori dai giochi?

Poste Italiane è divenuto il primo azionista di TIM, acquisendo il 24,81 per cento delle azioni dell'operatore italiano. L'accordo commerciale rappresenta un nuovo passo in avanti del Gruppo Poste nel mondo delle telecomunicazioni e forse una battuta d'arresto per la possibile fusione Tim-Iliad.
- Poste Italiane - TIM: in poche parole
- Poste Italiane ha acquisito il 15 febbraio 2025 il 9,81% delle azioni TIM da Cassa Depositi e Prestiti, successivamente il 29 marzo 2025 ha annunciato l'accordo con l'azienda francese Vivendi per l'acquisto di un ulteriore 15%.
- Con il 24,81% delle azioni, Poste Italiane ha di fatto preso il controllo di TIM, con una serie di implicazioni per i suoi servizi e per il futuro del mercato telefonico.
- Una delle prime conseguenze dell'acquisizione sarà il passaggio degli utenti Postemobile dalla rete di Vodafone a quella di TIM.
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TIM - Poste Italiane: la cronologia degli eventi
L'inizio dell'operazione commerciale parte da Poste Italiane, una delle società pubbliche di maggior successo. L'azienda negli anni è divenuta un simbolo di efficienza in diversi settori, anche quello delle telecomunicazioni con il brand Postemobile.
Proprio nell'ottica di migliorare la propria posizione in questo ambito, lo scorso febbraio Poste Italiane ha concluso un accordo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per l'acquisto del 9,81% delle azioni ordinarie di TIM.

Poche settimane dopo, a fine marzo, Poste Italiane ha trovato anche un accordo con Vivendi per l'acquisto di un ulteriore 15% di azioni del provider italiano, divenendo di fatto l'azionista di maggioranza.
L'operazione commerciale, nella sua interezza, ha richiesto un investimento di 850 milioni di euro e rappresenta forse il primo passo di un periodo di grandi cambiamenti per TIM.
Perché Poste Italiane ha preso il controllo di TIM?
Nel suo comunicato ufficiale, Poste Italiane ha motivato così la scelta di investire in TIM e nella sua acquisizione.
L'operazione rappresenta per Poste Italiane un investimento di natura strategica, realizzato con l'obiettivo di svolgere un ruolo di azionista industriale di lungo periodo, che possa favorire la creazione di sinergie tra Poste Italiane e TIM, nonché apportare valore aggiunto per tutti gli stakeholder, oltreché promuovere il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia.
Da una parte c'è quindi la volontà di risollevare le sorti del colosso della telefonia italiana, dall'altra il consolidamento del mercato TelCo in Italia.
D'altronde, la diversificazione del business è già iniziata quando Tim ha deciso di entrare nell'energia avviando la partnership con il Gruppo Axpo, attivo in Italia dal 2000. Queste le parole di Andrea Rossini (Chief Consumer, Small & Medium and Mobile Wholesale Market Officer):
Vogliamo che i nostri clienti ci considerino un partner sempre più importante, che offre servizi ad alto valore aggiunto, in grado di supportarli nel business di tutti i giorni.
Lo stato attuale di TIM
Lo storico operatore italiano, nonostante sia ancora ad oggi il primo per numero di clienti, vive infatti da tempo un periodo di difficoltà. Per decenni il suo bilancio è stato gravato da miliardi di euro di debiti, che gli hanno impedito investimenti per lo sviluppo e la crescita.
Questo ha portato l'azienda a perdere importanza, in Italia e all'estero, oltre che a costringerla alla vendita di una parte della propria rete fissa al fondo statunitense KKR e un'altra al Ministero dell'Economia. L'operazione economica ha permesso di migliorare molto i conti dell'azienda, ma non abbastanza da ritenerla al "sicuro" da possibili acquisizioni estere.
Prima infatti dell'arrivo di Poste Italiane, si è parlato spesso dell'interesse di Iliad riguardo una possibile fusione con TIM, tema che rientra nell'ottica di consolidamento del mercato telefonico italiano verso un futuro a 3 operatori.
L'eccessiva concorrenza e il consolidamento del settore
Il nostro Paese vive un momento di profondo cambiamento nel settore telecomunicazioni. Dopo tanti anni di concorrenza spietata, con decine di operatori, le aziende stanno cercando di trovare accordi e fondersi in società più solide e capaci di investire nelle innovazioni del settore.

Un esempio di ciò è la recente acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom, azienda svizzera che controlla a sua volta Fastweb.
Questa operazione ha dato i natali al nuovo provider Fastweb + Vodafone, e ricorderà ai più esperti l'accordo che vide nascere WindTre o ancora l'acquisizione di Linkem da parte di Tiscali.
Alla base dell'operazione commerciale Poste-Tim si può trovare la stessa idea, seppure non siano escluse ulteriori collaborazioni o fusioni.
Iliad e TIM: cosa succede adesso?
La scalata di Poste Italiane al controllo di TIM viene vista da molti analisti come anche una risposta ai tentativi dell'azienda francese Iliad di prenderne il controllo. Il Governo italiano ha infatti voluto mantenere una propria presenza forte in una delle società più importanti, sia dal punto di vista economico che da quello simbolico nello scacchiere industriale.
Questa operazione però non preclude future collaborazione tra Iliad e TIM. Poste infatti si è dimostrata aperta a ulteriori accordi commerciali con altri provider attivi in Italia, sempre nell'ottica del consolidamento del mercato.
Tuttavia, se prima l'idea era quella di TIM controllata interamente da Iliad, adesso si potrebbe agire in un senso opposto: ovvero lasciando entrare l'azienda francese in un nuovo operatore controllato dalla parte italiana della società.
Cosa farà Iliad? L'opzione Windtre
Rimanendo nel campo delle speculazioni di quanto potrebbe accadere nel mercato degli operatori italiani, Iliad ha ancora una possibile mossa, già ipotizzata a gennaio 2025 da ING Think.
Dopo la nascita di Fastweb + Vodafone e il progetto Poste - TIM, resta fuori l'operatore WindTre.
WindTre è un'azienda italiana nata dalla fusione di Wind Telecomunicazioni S.p.A. e H3G S.p.A. (meglio conosciuta come Tre). L'azienda fa parte del gruppo CK Hutchinson Holdings una multinazionale con sede a Hong Kong.
Nel corso della sua attività, WindTre ha già vissuto una fusione e inoltre collabora con Iliad in due settori:
- dal 2022 WindTre e Iliad cooperano per la condivisione della rete in 5G delle aree rurali poco abitate;
- dal 2023 hanno dato vita alla joint-venture italiana di Zefiro Net S.r.l, società che si occupa di infrastrutture per le telecomunicazioni, in particolare apparati per i servizi di telefonia mobile.
Le due società dunque si conoscono bene, al punto da lavorare insieme in un'azienda terza, per cui non sarebbe una sorpresa un cambio di rotta di Iliad verso WindTre, creando un blocco di tre operatori.
Cosa succede ora alle offerte Postemobile e TIM?
Se sei un cliente delle offerte Postemobile o hai attiva una della tariffe TIM, non sono al momento previste variazioni nei contratti già stipulati e nelle tariffe. I cambiamenti veri potrebbero vedersi più avanti nel tempo, in particolare per quanto riguarda la rete utilizzata dai clienti Poste.

La copertura di Postemobile, in quanto operatore virtuale, si basa su quella di altri provider. Al momento i suoi servizi vengono erogati attraverso l'infrastruttura di Vodafone Italia, con un contratto in vigore fino al prossimo 2028.
Con il nuovo accordo commerciale, Poste ha già deciso un cambio di rete di appoggio, con la migrazione delle utenze verso la rete TIM. La data X da segnare sul calendario potrebbe essere quella del 1° gennaio 2026, ma non è ancora sicuro se il cambio di rete riguarderà tutta l'utenza o solo le nuove attivazioni.
Postemobile casa: cosa cambia?
Se sei un cliente delle offerte Postemobile per la casa, non devi aspettarti particolari cambiamenti. Infatti il servizio viene erogato grazie all'infrastruttura in fibra ottica di Open Fiber.