Truffe Telefoniche con Prefisso 216 e 53: Come Difendersi

Hai ricevuto chiamate dalla Tunisia con prefisso +216 o da Cuba con prefisso +53? Non rispondere, ma soprattutto non richiamare: molto spesso non sono altro che truffe telefoniche. Vediamo ora tutti i modi per difenderti.
- In sintesi
- Dal 2002 esiste una truffa telefonica chiamata Wangiri o Pingcalls ed è strettamente collegata a chiamate ricevute dall'estero, spesso dalla Tunisia con prefisso +216 o da Cuba +56.
- Puoi difenderti da queste truffe telefoniche non rispondendo, non richiamando e con altri accorgimenti che vedremo nel corso di questa guida.
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I 5 consigli per difendersi dalle chiamate con prefisso 216 e 53
Per proteggerci abbiamo diversi modi, alcuni abbastanza comuni, altri più invasivi. In primo luogo basterebbe non rispondere, ma resterebbe il fastidio di ricevere molteplici chiamate e sempre da numeri diversi.
Infatti i software di frodi telefoniche generano più di un numero e li cambiano costantemente; è per questo molto raro ricevere due chiamate dalla stessa numerazione con prefisso 216 (Tunisia) o 53 (Cuba). Chiariamo anche che tutto ciò nulla ha a che vedere con la propria offerta mobile.
D'altro canto, è pur vero che potremmo ricevere chiamate internazionali con ragion d'essere. Per esempio se abbiamo parenti o amici che vivono all'estero, se abbiamo inoltrato il nostro CV per un'azienda estera, se abbiamo prenotato un albergo in una località fuori dall'Italia o altri buoni motivi.
Di seguito ti diamo alcuni consigli da seguire per difenderti da quelle che sono vere e proprie truffe telefoniche, che nella maggior parte dei casi hanno un prefisso estero.
Non rispondere subito, ma attendi 5 secondi: se la chiamata si chiude prima, significa che non c'è un vero mittente ma è una robocall.
Non richiamare mai. Se non sei sicuro si tratti di una truffa, prova a inviare un messaggio su Whatsapp al numero che ti ha chiamato per scoprire se esiste davvero un mittente.
Controlla su Google o su altri motori di ricerca se il numero che ti ha chiamato è stato già segnalato da altri utenti. Come fare? Scrivi semplicemente il numero nella barra di ricerca e scopri i risultati.
Se per errore hai richiamato il numero e non risponde nessuno, aggancia immediatamente, ridurrai in questo modo i danni.
Qualora tu non voglia più ricevere chiamate dall'estero basta che chiedi al tuo operatore di bloccare le chiamate all'estero, sia in entrata che in uscita.
Inoltre con i moderni smartphone è possibile bloccare i numeri che ci hanno chiamato (come anche disattivare i servizi VAS in molte app ufficiali del proprio operatore) ma, come abbiamo già anticipato, questa mossa potrebbe essere non risolutiva, perché il software di chi mette in atto le truffe telefoniche genera in automatico nuovi numeri.
Infine, esistono app in grado di riconoscere numeri legati al Wangiri o Pingcalls, ma anche in questo caso potrebbero solo ridurre il problema e non eliminarlo del tutto.
La raccomandazione più importante che possiamo farti è quella di non rispondere subito, e, soprattutto, di non richiamare se non hai la certezza che il numero che ti sta contattando appartenga a un mittente sicuro.
Da quali Paesi provengono le truffe telefoniche con prefisso 216 o 53?
Sarà probabilmente capitato anche a te di ricevere chiamate inaspettate dall'estero, nella maggior parte dei casi:
- dalla Tunisia (+216),
- da Cuba (+53),
- dal Regno Unito (+44),
- dal Kosovo (+383)
- dalla Moldavia (+373).
Soprattutto negli ultimi tempi, le telefonate con prefisso 216 o 53 si sono moltiplicate e vuoi sapere perché ti chiamino.
Molto spesso si tratta in realtà di una truffa telefonica, chiamata Wangiri o Pingcalls, che non è affatto recente, ma circola dal 2002. Purtroppo è molto redditizia per i malfattori e di conseguenza non solo non hanno smesso di attuarla, ma hanno anche trovato metodi sempre più accurati per eludere i sistemi di difesa che a mano a mano gli utenti hanno messo in pratica.
Le telefonate solitamente arrivano dall'estero e ormai sui nostri smartphone possiamo facilmente riconoscerle non solo dal prefisso, ma anche dalla dicitura sul display, che ci indica esplicitamente la nazione di provenienza della chiamata. In ogni caso, se hai un cellulare meno recente, puoi sapere se si tratta di un numero italiano o meno leggendo il prefisso.
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Chiamate da Tunisia e da Cuba: come funzionano le truffe telefoniche
Oltre alla provenienza estera della chiamata, un'altra caratteristica rilevante per riconoscere e difendersi dalle truffe telefoniche è la durata degli squilli. Solitamente c'è un solo squillo, raramente due o tre, parliamo dunque di un tentativo di chiamata molto breve, che dura solo pochi secondi. Il loro obiettivo non è quello di farsi rispondere, ma destare in noi curiosità affinché procediamo con la richiamata.
Infatti se dovessimo rispondere non sentiremmo nessuno dall'altra parte della cornetta e la chiamata verrebbe interrotta qualche istante dopo. Questo tipo di telefonata corrisponde al nome di robocall e non viene effettuata da un operatore ma da un computer.
Cos'è una robocall? Chi compie queste truffe telefoniche si serve di software che generano automaticamente un numero, il quale effettua la chiamata sui nostri cellulari. In gergo queste chiamate vengono definite "robocall".
Ma esattamente cosa succede se richiami? È qui che scatta la truffa vera e propria, perché il numero che abbiamo chiamato è legato a una tariffa speciale che può costare anche 1,50 € al secondo e, se non si è attenti, può prosciugare l'intero traffico sulla propria scheda SIM.
Avevamo già visto come in altri casi possa capitare che vengano attivati servizi in abbonamento abbastanza costosi con cadenza settimanale e come si potessero disattivare anche chiamando il proprio operatore telefonico oppure l'AGCOM all'800 44 22 99. In questo tipo di servizi il meccanismo è diverso, perché sfrutta il primo addebito che viene comunque effettuato ed è difficile recuperare il proprio denaro, anche se aiutati dal servizio clienti del gestore telefonico con cui si ha attivato l'offerta mobile.

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Il filtro chiamate di Iliad contro le truffe telefoniche
Come detto in precedenza nell'articolo, per ovviare a queste truffe telefoniche alcune compagnie hanno impostato un Filtro Chiamate e SMS/MMS che protegge di default i propri clienti, indipendentemente dallo smartphone posseduto poiché legato al contratto e non alla device.
Quindi, applicando il quinto dei consigli di Selectra su come difenderti da questi attacchi, puoi sfruttare la black-list delle chiamate e degli SMS/MMS, sia in entrata che in uscita, messo a disposizione dal tuo operatore, chiedendo di bloccare i numeri di telefono che ti disturbano.
Vediamo l'esempio di Iliad, riportando il caso di impostazione di una regola di blocco in cui il cliente sia disturbato da numeri che iniziano tutti con lo stesso prefisso, proprio come quello delle truffe telefoniche con prefisso 216 e 53. Basta andare nell'Area Clienti di Iliad, cliccare su "Aggiungi una regola" e creare una "regola di comunicazioni in entrata". Ecco la schermata che ti troverai di fronte:

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