Quanto costa cambiare fornitore di energia elettrica e gas?

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Cambio fornitore luce e gas: qual è il costo?
Cambio fornitore luce e gas: qual è il costo?

All'interno del libero mercato, il cambio fornitore di energia o gas è sempre gratuito. Infatti, come per altri servizi commerciali, l'utente ha la facoltà di passare da un fornitore all'altro senza alcun vincolo contrattuale o penale da pagare.

Il libero mercato dell'energia offre al consumatore la possibilità di scegliere, tra una moltitudine di tariffe, l'offerta commerciale più idonea in base alla proprie esigenze. Il cambio fornitore all'interno del libero mercato è gratuito e non prevede alcuna interruzione del servizio. Soltanto, in alcuni casi è previsto il pagamento di un deposito cauzionale o di un corrispettivo di morosità. In ogni caso, a prescindere dal mercato di riferimento, tutelato o libero, è previsto un costo di 27€ addebitato dal distributore locale di zona al nuovo venditore scelto, se l'utente ha già richiesto un cambio gestore nei 12 mesi precedenti.

Costo cambio gestore luce e gas
Mercato di riferimento Costo
da mercato libero o tutelato a mercato libero 
  • gratis;
da mercato libero a tutelato
  • 14,62€ per un eventuale costo di bollo del nuovo contratto;
per ogni tipo di cambio gestore
  • 27€ di contributo stabilito dal distributore, se il cliente ha già richiesto un cambio gestore nei 12 mesi precedenti.

Perché il cambio fornitore è gratuito?

Il cambio fornitore, ovvero il passaggio da un fornitore all'altro mentre i contatori di luce e/o gas sono ancora attivi, non prevede alcun costo a carico del cliente in quanto si tratta di un'operazione commerciale definita dalle dinamiche della libera concorrenza. Il libero mercato, regolamentato dal codice del consumo, prevede il diritto di recesso che da all'utente la facoltà di sciogliere il proprio contratto di fornitura in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto. In virtù dello stesso diritto, l'utente può esercitare il cambio fornitore in modalità completamente gratuita.

Tassi di cambio dei clienti finali nel settore elettrico
Data Clienti Domestici Clienti non Domestici
2009 2,3% 12,5%
2010 4,1% 12,4%
2011 5,8% 11,7%
2012 6,4% 12,0%
2013 7,4% 15,3%
2014 8,1% 15,8%
2015 8,0% 15,8%
2016 8,7% 15,6%
2017 7,9% 19,9%
2018 9,1% 17,3%
2019 12,9% 20,0%
2020 13,1% 15,9%

Tassi di cambio calcolati sui punti di prelievo (POD) per tipologia di cliente, Relazione Annuale ARERA 2021.

Il cambio fornitore oltre ad essere un'operazione commerciale completamente gratuita per l'utente, a differenza di un subentro o voltura, non prevede alcun intervento tecnico sul contatore o interruzione del servizio di fornitura o penale a carico del cliente. Inoltre, durante il passaggio da un fornitore all'altro, la qualità dell'energia elettrica o del gas è sempre la stessa in quanto cambia soltanto la società di vendita. Ma la società di distribuzione, come E-Distribuzione o Italgas, proprietaria delle singole utenze, lavora in regime in monopolio ed è sempre la stessa anche a seguito di un cambio fornitore.

In quali casi è previsto un pagamento nel mercato libero?

Deposito cauzionale

Tuttavia in alcuni casi, in base all'offerta commerciale scelta, anche nel mercato libero, a seguito di un cambio fornitore, potrebbero esserci dei costi a carico del cliente. Durante la sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura, sul fondamento della metodologia di pagamento delle fatture scelta dal cliente, bollettino postale o rid bancario, il nuovo fornitore potrebbe richiedere un deposito cauzionale.

Chiama Selectra e i nostri consulenti ti aiuteranno a verificare la copertura Quali fornitori applicano il deposito cauzionale?

La maggior parte dei fornitori del libero mercato non applicano il deposito cauzionale durante il cambio fornitore. Per conoscere l'offerta migliore per te, contatta Selectra02 947 553 3902 947 553 39

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Il deposito cauzionale è un contributo che il cliente versa a favore del nuovo fornitore scelto ed è una forma di garanzia per il fornitore in caso di eventuali ritardi o mancati pagamenti dell'utente. A dispetto di ciò, il deposito cauzionale non è mai previsto se viene richiesta la domiciliazione bancaria delle fatture ma soltanto con il bollettino postale cartaceo. In qualsiasi momento se il cliente decide di attivare l'addebito bancario o di chiudere il contratto stipulato, il fornitore restituirà il deposito cauzionale versato dal cliente. Il deposito cauzionale, generalmente, per l'energia elettrica è pari a 5€ per ogni kW di potenza impegnata del contatore (15€ per il classico contatore da 3kW). Per il gas invece ci sono diversi tipi di calcolo del deposito cauzionale. Enel Energia, ad esempio, calcola il deposito cauzionale in base alla destinazione d'uso della fornitura: 25€ cottura cibi e acqua calda sanitaria; 77€ se incluso anche per il riscaldamento. Al contrario con Eni Gas e Luce, il deposito cauzionale del gas viene calcolato in virtù degli scaglioni di consumo annuale

Deposito cauzionale gas
Scaglioni di consumo gas deposito cauzionale €
fino a 500 Smc 30€
501 Smc - 1500 Smc 90€
1500 Smc - 5000 Smc 150€

Corrispettivo Cmor

Offerte Luce e Gas: la classifica delle tariffe più convenienti
POSIZIONENOME OFFERTASPESA* (€/mese)
Primo Posto Primo posto
Logo Sorgenia

Sorgenia Next Energy Sunlight Luce e Gas

LUCE: 43€ 
GAS: 76€

Attiva Online02 947 587 71
Secondo Posto

Secondo Posto

Logo Nen

NeN Special 48 Luce e Gas

LUCE: 45,8€ 
GAS: 76,5€

Attiva OnlineAttiva Online
Terzo Posto

Terzo Posto

Logo Eni

Eni Plenitude Trend Casa Luce e Gas

LUCE: 49,8€ 
GAS: 80,5€

Attiva Online06 948 080 40

*La spesa mensile è stata calcolata su un consumo di 1800 kWh/anno per la luce e 800 Smc/anno per il gas ad uso riscaldamento di una famiglia di 3 persone.

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L'ultimo costo che potrebbe essere a carico del cliente in fase di cambio gestore è il corrispettivo Cmor. Quest'ultimo è un indennizzo che il nuovo fornitore applica in fattura su richiesta del precedente fornitore, nell'eventualità di fatture non pagate riferite a consumi o oneri degli ultimi tre mesi di erogazione del servizio. Il corrispettivo Cmor - corrispettivo morosità - viene calcolato sulla spesa degli ultimi tre mesi di erogazione di fornitura con il vecchio fornitore e corrisponde a circa il 60-80% dell'importo insoluto.

Di conseguenza è un costo che viene applicato soltanto in alcuni casi: soltanto se il cambio fornitore avviene quando il cliente ha già un consumo scoperto con il precedente fornitore. Il corrispettivo Cmor viene addebitato direttamente in bolletta del nuovo fornitore, nello specifico all'interno della voce altre partite.

Altre Partite: Esempio Bolletta Iren
Altre Partite: Esempio Bolletta Iren

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