Qual è la differenza tra kW e kWh?
Voltura, Subentro o Allaccio?
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Definizione
L'unità di misura kW - kilowatt, scritto con k in minuscolo e il W in maiuscolo, è l'indicatore che misura la potenza del contatore dell'energia elettrica. Il kWh - kilowattora invece, scritto con la k e la h in minuscolo e la W al centro in maiuscolo, è l'unità di misura che viene utilizzata per calcolare e fatturare i consumi di energia elettrica dell'utente finale.
Molto spesso la lettura della propria bolletta dell'energia elettrica nasconde non poche difficoltà di comprensione. Attraverso questa guida cerchiamo di spiegare la netta differenza tra il kW e il kWh: due componenti fondamentali ricorrenti in bolletta.
In apparenza possono sembrare due sigle che indicano la stessa cosa, e quindi sinonimi, in realtà sono due voci completamente opposti fra loro.
Che cos'è il kW?
Il kW corrisponde alla quantità di energia assorbita nell'unità di tempo e quindi alla quantità di energia prelevabile al di sopra della quale l'erogazione si blocca. Infatti sulla bolletta dell'energia elettrica possiamo leggere sia la potenza impegnata che la potenza disponibile e notare che la potenza disponibile è leggermente superiore rispetto a quella impegnata.
Come Calcolare la Potenza Disponibile?La potenza disponibile è uguale alla potenza impegnata + il 10%: 1.5kW - 1.75kW, 3kW - 3.3kW, 4.5kW - 4.95 kW, 6kW - 6.6kW.
Prendiamo l'esempio del classico contatore 3kW per uso domestico: la potenza disponibile raggiunge il 3.3kW. Quest'ultimo dato raggiunge la potenza massima raggiungibile dal proprio contatore; superata questa soglia il contatore scatta e di conseguenza non abbiamo, temporaneamente, più la luce in casa.
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Che cos'è il kWh?
L'unità kWh rappresenta l'energia assorbita in 1 ora da un apparecchio che ha la potenza di 1 kW. Ad esempio, mediamente un elettrodomestico ha una potenza elettrica di 1,4 kW, e per funzionare è necessario che sia connesso a una rete che garantisca un flusso costante di 1,4 kW:
1,4 kW (potenza) x 1 h (tempo) = 1,4 kWhQuindi il kWh è l'esito di due variabili: potenza e tempo.
La struttura del costo del kWh in Italia deriva in primo luogo dai costi generati dalla produzione dell'energia elettrica che si presenta più alta rispetto alla media europea: in particolare per lo sfruttamento di fonti energetiche non rinnovabili in gran parte importate dall'estero (carbone, petrolio, gas metano).
Perché è importante non confondere le due unità?
Abbiamo, quindi, visto come da un lato il kW misura la potenza del contatore dell'energia elettrica: la sua potenza dipende esclusivamente dal fabbisogno energetico dell'utente. Ovviamente più elettrodomestici vengono impiegati contestualmente, più è necessario aumentare la potenza del proprio contatore.
Basti pensare che già soltanto per l'impiego delle pompe di calore per il riscaldamento o l'installazione di una cucina a induzione, il contatore standard da 3kW non è sufficiente; è inevitabile richiedere l'aumento di potenza del contatore portandolo a un 4.5 o 6kW.
Aumento Potenza ContatorePer informazioni circa l'aumento o diminuzione della potenza del contatore e valutare la migliore tariffa luce presente sul mercato chiama lo 02.947.553.39 oppure fatti richiamare gratuitamente.
Il kWh, anche riconoscibile come il costo della materia prima, varia dalla scelta del fornitore da parte del cliente. Il consumatore, in vista della chiusura del mercato tutelato, può rivolgersi a qualsiasi fornitore del libero mercato e scegliere l'offerta più conveniente e più esaustiva per i suoi consumi. Con il libero mercato la componente energia resta bloccata per 12, 24 e fino a 36 mesi; mentre con la maggior tutela, è soggetta a una variazione trimestrale.