AGCOM decide: Arrivano i Bollini per riconoscere il vero 5G!
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Arrivano i bollini per le offerte 5G: verde, giallo o rosso. Questa è parte della nuova normativa introdotta dall'AGCOM per migliorare la trasparenza delle offerte di telefonia mobile. Il sistema riprende quello già collaudato per la fibra ottica, in questo caso i bollini saranno quadrati e ognuno verrà abbinato a determinate prestazioni.
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Come funzionano i 3 bollini per le offerte 5G
Il 30 aprile 2025, l'AGCOM ha adottato il nuovo regolamento a tutela degli utenti, sostituendo quello ormai superato del 2016.
Il tavolo tecnico dell'Autorità, che ha raccolto le rappresentanze delle varie parti coinvolte, ha approfondito nuove misure per migliorare la trasparenza del mercato delle offerte mobile.
Uno dei più importanti risultati di questo tavolo è l'adozione di un nuovo sistema di bollini quadrati da associare alle offerte in 5G secondo il seguente schema:
- 🟩 Bollino verde - Offerte 5G fornite senza limitazioni contrattuali di velocità;
- 🟨 Bollino giallo - Offerte 5G con limiti di download pari o superiori a 20 Mbps;
- 🟥 Bollino rosso - Offerte 5G con limiti di download inferiori a 20 Mbps.
Ogni simbolo sarà dunque associato a precisi limiti di velocità e recherà all'interno, in modo chiaro, il valore del limite di velocità applicato, rendendo ancora più semplice per l'utente capire subito quali sono le prestazioni di quella tariffa.
Inoltre, il nuovo regolamento prevede che potranno usare il termine "5G" solo gli operatori che usano questa infrastruttura senza limitazioni. Gli altri provider potranno esibire il termine "5G" solo se associato alla dicitura "con limite alla velocità".

Quando saranno inseriti i bollini per le offerte 5G?
Tutte le nuove normative AGCOM devono essere implementate entro sei mesi dalla pubblicazione sul sito dell'Autorità. In questo caso i bollini per il 5G dovrebbero essere implementati entro metà novembre 2025.
Confermata la nuova misura contro lo spoofing
Ne avevamo già parlato nel nostro articolo dedicato al blocco delle chiamate spam, ma l'adozione del nuovo regolamento da parte dell'AGCOM conferma quanto anticipato.
La delibera prevede che nei prossimi mesi, gli operatori telefonici italiani dovranno adottare una serie di soluzioni tecniche per fermare le pratiche di spoofing. Il termine identifica la pratica di telemarketing aggressivo proveniente dall'estero attraverso l'utilizzo di finti numeri italiani in realtà inesistenti.
Il sistema permetterà di bloccare alla frontiera tutte queste chiamate e lo farà in due fasi:
- dopo 3 mesi, blocco delle chiamate dall'estero con numeri fissi italiani;
- dopo 6 mesi, blocco delle chiamate dall'estero con numeri mobili italiani (escludendo le chiamate in Roaming).
Ciò consentirà di ostacolare la pratica delle frodi telefoniche che puntano a rubare dati sensibili degli utenti, con lo scopo di sottrarre loro denaro.
Le dichiarazioni del presidente AGCOM Giacomo Lasorella
L'Autorità si è impegnata ad individuare le soluzioni più avanzate per contrastare le pratiche di telemarketing aggressivo, delle quali tutti siamo quotidianamente vittime. Contiamo su una puntuale e tempestiva applicazione delle nuove regole da parte degli operatori telefonici, in linea con quanto ampiamente discusso nell'apposito tavolo tecnico.
Nuovo obbligo di avviso per i Giga in esaurimento
La terza novità del regolamento adottato dall'AGCOM, a tutela degli utenti delle linee mobili, riguarda il consumo del traffico dati. Complici i grandi pacchetti di Giga inclusi con le offerte, oggi è molto più difficile finire completamente il traffico dati in un mese, tuttavia può ancora succedere.

Gli operatori di linea mobile saranno obbligati ad informare i propri utenti quando raggiungono l'80% dei Giga inclusi con il proprio contratto. Se ad esempio la tua offerta include 100 Giga di traffico dati, una volta superati gli 80, riceverai un avviso.
Infine, anche se questo era già disponibile per molti provider, al raggiungimento della soglia massima di Giga, il traffico dovrà essere bloccato in automatico. Sarà l'utente a scegliere, con un consenso attivo, se sbloccare la navigazione a consumo, con un conseguente aumento dei costi.
Obbligo di preavviso di un mese in caso di interruzione
Quarto e ultimo punto del comunicato stampa rilasciato dall'AGCOM, riguarda un cambiamento importante per gli utenti finali del mercato internet.
L'Autorità ha infatti introdotto una nuova norma che obbliga gli operatori, che dovessero cessare i propri servizi, ad avvisare gli utenti con almeno un mese di anticipo. La comunicazione dovrà essere redatta "in modo appropriato" e includere anche informazioni per passare ad un altro operatore prima dell'effettiva dismissione.
Questa aggiunta finale richiama alcuni eventi recenti piuttosto spiacevoli per i clienti, che hanno rischiato di rimanere senza internet. Un caso emblematico è quello della chiusura di Open Sky, non chiara fino al 1° marzo 2025 e comunicata con pochi giorni di anticipo.