Diritto Ripensamento ADSL e Fibra: come esercitare il recesso gratuito
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Quando si sottoscrive un contratto di telefonia, sia mobile che fissa, può capitare di ripensarci a mente fredda e di decidere che non era la soluzione migliore per le nostre esigenze. Vediamo in quali casi e come è possibile esercitare il diritto di ripensamento.
- Il Diritto di ripensamento
- Il Diritto di ripensamento è una particolare forma di recesso gratuita;
- È possibile recedere per ripensamento in maniera gratuita entro 14 giorni nei casi in cui il contratto sia sottoscritto telefonicamente o fuori dai locali commerciali;
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I requisiti per esercitare il diritto di ripensamento
Quando parliamo di diritto di ripensamento per i contratti di telefonia è bene specificare che questa possibilità è garantita in specifici casi, proprio come accade per le utenze luce e gas, e che per poter esercitare questo diritto l’utente deve rientrare in una di queste casistiche.
Rientra tra i casi più comuni quello della sottoscrizione del contratto al di fuori dei locali commerciali, quindi i normali negozi fisici dei vari operatori di telefonia.
Pertanto tutti contratti sottoscritti telefonicamente, o magari presso i banchetti che si possono trovare per strada, sono soggetti alla possibilità di avvalersi, da parte del cliente, del diritto di ripensamento.
Al contrario, non sarà possibile sfruttare questa possibilità in altri casi, anche nell'eventualità di inadempienza da parte dell’operatore: in quella fattispecie si parlerà di recesso, che come vedremo è una pratica leggermente diversa.
* Il recesso per ripensamento tramite Lettera Senza Busta è un metodo sicuro con pieno valore legale.
I tempi del diritto di ripensamento
Il diritto di ripensamento può essere esercitato dal cliente entro 14 giorni dall'inizio dei servizi sottoscritti.
Questo tempo limite è quello applicato e previsto dal Codice del consumo per la tutela del cliente, e generalmente si applica senza eccezioni di sorta.
Esiste un solo caso dove il diritto di ripensamento può essere prolungato nel tempo della sua possibile applicazione: tale condizione si realizza qualora l’operatore non avesse provveduto ad informare correttamente il cliente circa le modalità di applicazione di questa possibilità.
In questo caso per il cliente scatta l’allungamento dei termini per l’eventuale ripensamento, che si prolunga dai 14 giorni standard fino ad un anno a partire dall'attivazione dei servizi sottoscritti.
In cosa consiste il diritto di ripensamento e la differenza con il recesso
Il diritto di ripensamento da un contratto telefonico è una particolare fattispecie di recesso contemplata e regolata dal Codice del Consumo: il cliente ha diritto di applicare questo diritto nei confronti dell’operatore, che permette di fatto la cancellazione del contratto stipulato con il gestore secondo specifiche modalità e tempi.
Le regole che governano questa possibilità sono abbastanza semplici e servono per la tutela del consumatore: questo infatti non è tenuto a presentare motivazioni nella sua richiesta di recesso per ripensamento, e lo stesso gestore non può richiederle.
Anche dal punto di vista delle spese da sostenere per lo scioglimento del contratto questa fattispecie si dimostra a tutela quasi esclusiva del consumatore, che non dovrà corrispondere alcuna penale per l’uscita anticipata dal contratto e si vedrà rimborsate anche le eventuali spese di attivazione.
Unico costo da sostenere per il consumatore sarà quello dell’eventuale spedizione per la restituzione di device previsti nella stipula del contratto, come ad esempio modem, smartphone o tablet.
Queste caratteristiche rendono questa possibilità estremamente diversa dal recesso, che prevede invece la possibilità di scioglimento del contratto da parte dell'utente prima della scadenza della permanenza minima (solitamente 24 mesi).
In questo caso l'utente dovrà solitamente sostenere i costi della penale prevista nelle condizioni di contratto sottoscritte all'attivazione dell'offerta.
Come fare il recesso gratuito: i moduli per il diritto di ripensamento
Per esercitare il diritto, qualora si rientrasse nelle specifiche di presentazione dell’istanza, si potrà inviare una comunicazione dove si esplicita la volontà di recedere anticipatamente dal contratto, sfruttando la possibilità del ripensamento entro 14 giorni. Questa comunicazione è accettata in modalità che devono avere valenza legale:
- Via raccomandata A/R;
- Via Posta Elettronica Certificata;
- Via Fax.
* Il recesso per ripensamento tramite Lettera Senza Busta è un metodo sicuro con pieno valore legale.
Molto spesso i gestori mettono a disposizione dei clienti dei moduli da compilare per presentare la richiesta di risoluzione del contratto sfruttando il diritto di ripensamento.
Operatore/Modulo | Indirizzo di invio |
---|---|
Recesso Vodafone | Servizio Clienti Vodafone c/o Casella Postale 190 10015 Ivrea, oppure Casella Postale 109, 14100 Asti; |
Recesso Tim | Servizio Clienti Tim Casella Postale n. 111, 00054 Fiumicino (Roma) Fax: 800 000 187 |
Recesso Fastweb | Fastweb S.p.A. Casella Postale 126, 20092 Cinisello Balsamo (MI) |
Recesso WindTre | Wind Tre S.p.A. – Casella Postale 14155, Ufficio Postale Milano 65, CAP 20152 Milano (MI); |
Recesso Linkem | Fax: 080 5622090 |
Recesso Eolo | EOLO S.p.A., Casella Postale 38, Ufficio postale Segrate Centro, 20054 Segrate MI |
Tutte le richieste devono essere accompagnate sempre da un documento d'identità valido dell'intestatario del contratto per essere accettate e, a differenza del recesso standard, non devono attendere 30 giorni per essere accolte ma la loro esecuzione è immediata.
Oltre i 14 giorni il Recesso prevede dei Costi
Trascorsi i 14 giorni dall'attivazione del contratto, se si decide di disdire non è più possibile far ricorso al diritto al ripensamento. Bisogna necessariamente avviare le procedure di disdetta. La principale differenza con il diritto al ripensamento è che in questo caso sono previsti dei costi che variano da un operatore all'altro.
L'AGCOM ha recentemente modificato le norme legate ai costi di disdetta degli abbonamenti internet (fibra e ADSL) obbligando gli operatori ad addebitare ai clienti tariffe che tengano conto anche del costo mensile previsto dall'abbonamento. L'Autorità, quindi, si è mossa verso la tutela del diritto del cambio di operatore da parte dell'utente.
In caso di disdetta oltre i 14 giorni, quindi, sono previsti due tipi di costi:
- i costi di disdetta veri e propri: sono fissi per ogni operatore e variano in base alla motivazione, ovvero se la disdetta avviene per cessazione della linea o per migrazione verso un altro operatore;
- i costi del recesso anticipato: si applicano soltanto nel caso in cui i clienti decidano di disdire dopo i 14 giorni e prima della scadenza naturale del contratto internet (generalmente 24 mesi).
I costi del recesso anticipato, in particolare, non vengono applicati da tutti gli operatori e non sono, quindi, sempre presenti. Quando sono previsti, tuttavia, possono comprendere la restituzione di eventuali sconti applicati al momento dell'attivazione dell'offerta internet (come sconti sul contributo di attivazione per esempio) o il pagamento delle rate mancanti di eventuali dispositivi acquistati in concomitanza con l'attivazione dell'offerta internet.