Guida dei condizionatori

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Condizionatori: Quale Scegliere, Consumi e come Risparmiare

Il condizionatore è diventato un elettrodomestico indispensabile, come il frigorifero o la caldaia, presente oggi sul mercato con prodotti molto diversi tra loro. Per scegliere il condizionatore adatto è necessario conoscere bene queste macchine, per capire quale sia la più adatta a soddisfare le tue esigenze di raffreddamento dell’ambiente.

  • In breve
  • Per scegliere quale tipo di condizionatore acquistare conviene prima studiare dove installarlo a casa e capire quali esigenze vuoi andare a soddisfare;
  • Consumi, potenza e qualità variano da condizionatore a condizionatore: dai sempre un'occhio a BTU, consumi in Kw/h ed efficienza energetica;
  • Chiama lo 02 947 553 39 oppure fatti richiamare per confrontare le offerte luce e attivare la più conveniente.

Condizionatori portatili, fissi, monoblocco, dual split, trial, inverter, on off: quale scegliere? In questa pagina trovi una guida completa con consumi, caratteristiche e le risposte a tutte le tue domande.

Quali tipi di condizionatore esistono?

Da qualche anno nelle nostre case si è fatto spazio questo elettrodomestico, che si dimostra fondamentale nelle torride estati, per donare comfort alle nostre abitazioni, risolvendo un problema annoso come quello del caldo insopportabile. Con il tempo la tecnologia che accompagna i climatizzatori si è sempre di più affinata, ed oggi sono macchine intelligenti, in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, anche per la grande varietà di modelli e tipologie presenti sul mercato.

Condizionatori portatili

I portatili sono stati i primi condizionatori ad essere stati introdotti sul mercato, ormai molti anni fa. Ad oggi si possono ancora considerare in auge per svariati motivi. In tanti lo conoscono come “pinguino”: un tipo di climatizzatore di facile installazione, dovunque, e che grazie alle sue caratteristiche di portabilità viene ancora oggi molto ricercato. Come per tutti gli elettrodomestici della casa dovrai valutare pro e contro:

Pro Contro
Raffredda piccole aree in maniera efficace Classe energetica scadente
Facilità d'installazione Gestione delle condensa
Flessibilità d'utilizzo Rumorosità

Chiaramente il fatto di poterlo trasportare lo rende eccellente per raffrescare singole stanze, e sempre per lo stesso motivo si potrà anche traslocare velocemente ad esempio nella casa al mare se fosse necessario. Inoltre per funzionare non necessita di impianti invasivi, basterà collegarlo alla corrente elettrica e trovare uno sbocco per il tubo che dovrà espellere l’aria calda.

Di contro sono macchine leggermente meno evolute se paragonate ai moderni condizionatori a parete. Rispetto a questi ultimi hanno classi energetiche di qualità più scadente, e per la condensa prodotta necessitano di una tanica che deve essere periodicamente svuotata, e che nelle giornate più calde può rappresentare una seccatura. Infine anche la rumorosità è mediamente più accentuata, proprio per la mancanza di un’unità esterna vera e propria.

Condizionatori fissi

Sono la diretta evoluzione di quelli portatili, e con il tempo sono divenuti la soluzione più adottata per climatizzare gli ambienti di casa. I vantaggi alla lunga sono superiori rispetto alle scomodità, ma l’eventuale scelta di un clima fisso dipende sempre dalle possibilità ed esigenze di chi lo acquista.

Pro Contro
Possibilità di raffrescare aree ampie Installazione interna che necessita di un impianto
Consumi ridotti sui modelli più evoluti Posizionamento dell’unità esterna
Silenziosità Costi del montaggio

Scegliere un climatizzatore fisso è in questo momento la soluzione che garantisce i prodotti più evoluti presenti sul mercato. Grazie alle nuove tecnologie è possibile ridurre i consumi energetici ed impostare a piacimento le funzionalità della macchina anche da remoto. Inoltre un modello di condizionatore a parete è mediamente più potente di uno portatile e permette di coprire zone più ampie in maniera più silenziosa. Il rovescio della medaglia è rappresentato da tutta la parte relativa all’installazione.

Dovrai infatti disporre di una parete libera per il fissaggio dello split (l’unità interna) e dello spazio sufficiente alla creazione di un impianto che lo colleghi all’unità esterna, solitamente più grande e rumorosa che deve essere necessariamente installata all’esterno della casa.

Soprattutto per chi abita in condominio, questa può essere una questione annosa e di difficile soluzione. Bisogna inoltre considerare che l’installazione di un clima fisso comporta dei costi che si dovranno aggiungere all’acquisto del prodotto, rendendo questa soluzione meno economica inizialmente rispetto ad un climatizzatore portatile.

Condizionatori monoblocco

Una sorta di via di mezzo tra un fisso ed un portatile. Il climatizzatore monoblocco non prevede l’utilizzo di motori esterni, ma deve comunque essere posizionato su di una parete perimetrale della casa. Sicuramente è una delle soluzioni meno adottate per raffrescare gli ambienti domestici, ma per alcune esigenze potrebbe essere la giusta risposta.

Pro Contro
Mancanza dell’unità esterna Posizionamento su parete perimetrale
Costi d’installazione contenuti Resa energetica minore rispetto ad altre tipologie
Raffreddamento localizzato Ingombro e rumorosità

Essendo costituiti da una macchina unica, i clima monoblocco hanno tutte le componenti per il funzionamento all’interno dello split che posizioneremo internamente alla nostra casa. Infatti sono anche chiamati i condizionatori senza unità esterna, che suppur vero in termini pratici, comporta alcuni problemi sullo split interno. Infatti dovrai trovare un muro che dia verso l’esterno, perché nonostante la mancanza di tubi, questo tipo di condizionatore deve avere un foro che lo collega all’esterno per funzionare correttamente. Ovviamente la mancanza di un motore esterno lo rende particolarmente adatto per quelle situazioni in cui manca lo spazio per posizionare l’unità esterna o dove magari ci sono vincoli per le facciate degli edifici.

Condizionatore o Climatizzatore?Nel linguaggio comune i due termini sono ormai sinonimi ma in realtà hanno un significato diverso! Mentre, infatti, i condizionatori aiutano a controllare ("sono volti a conseguire", definizione UNI 10339) temperatura, livello di umidità e circolazione dell'aria, i climatizzatori permettono di controllare e regolare queste funzioni in modo automatico e duraturo ("mantenimento simultaneo", UNI 10339) ed in più possono essere attivati per il riscaldamento, tramite i climatizzatori a pompa di calore.

Andiamo ora a capire come scegliere il condizionatore giusto per le tue esigenze.

Come scegliere il giusto condizionatore?

Per scegliere la macchina più adatta alle proprie si devono considerare molti fattori, dalla potenza della macchina alla metratura delle stanze da raffrescare. Per fare la scelta migliore è quindi consigliabile controllare queste caratteristiche prima dell’acquisto per non sbagliare la scelta del modello.

  • Potenza
  • Numero di split interni
  • Prodotto con tecnologia inverter oppure on/off

BTU: la potenza del condizionatore

Per prima cosa è necessario scegliere un modello che sia proporzionato allo spazio che hai a disposizione. Per fare questo la caratteristica da controllare è quella della potenza espressa in BTU.

Cosa sono i BTU? Il BTU (British Termal Unit) è un’unità di misura dell’energia termica, e rappresenta la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di 1°F. Si utilizza non solo nella definizione del potere calorifero, ma anche di quello refrigerante degli impianti di condizionamento.

La potenza di raffreddamento di un climatizzatore è quindi espressa con questa unità di misura, e maggiore sarà il numero dei BTU più potente sarà il condizionatore che andrai ad installare. Per avere la giusta definizione della potenza necessaria esiste una linea guida che mette in relazione la potenza di un climatizzatore con lo spazio da raffrescare espresso in mq. Infatti molto spesso chi compra un condizionatore si chiede ad esempio quanti BTU servono per rinfrescare 70 m² o stanze che vanno dai 25 ai 45 m². La seguente tabella riepilogativa toglie ogni dubbio in merito, descrivendo le potenze necessarie in relazione allo spazio.

Potenza consigliata in base alla stanza
Superficie della stanza Potenza in BTU
Fino a 25m² 5.000 BTU
Da 20 a 40 m² 7.000 BTU
Da 25 a 50 m² 9.000 BTU
Da 35 a 70 m² 12.000 BTU
Oltre i 70 m² 18.000 BTU

Mediamente per le installazioni domestiche le potenze arrivano fino ai 18.000 btu, massimo 24.000 per le abitazioni più grandi, ma ovviamente gli impianti di raffreddamento industriali possono raggiungere potenze maggiori.

Condizionatori mono split, dual split e trial

Per avere un risultato soddisfacente talvolta una sola macchina interna può non essere sufficiente. Non necessariamente è una questione di ampiezza della stanza, ma talvolta anche la forma dell’abitazione impedisce il corretto utilizzo del condizionatore. Nelle case su più piani, ad esempio, anche in presenza di spazi piccoli, la scelta dovrà ricadere su modelli che possano supportare più di uno split. Questa possibilità non obbliga ad acquistare due diversi condizionatori, infatti in commercio esistono modelli che possono sostenere contemporaneamente due o più split.

  • Condizionatori multi split
  • Dual: con 2 split interni e 1 motore esterno
  • Trial: con 3 split interni e 1 motore esterno
  • Quadri: con 4 split interni e 1 motore esterno

Per fare questo la parte fondamentale del lavoro la deve fare la macchina esterna che dovrà essere potente abbastanza per supportare più di uno split in fase di utilizzo. Per capire la giusta potenza del motore esterno il calcolo è semplicissimo, basterà infatti sommare la potenza in BTU degli split interni per travare il giusto modello da abbinare.

Esemplificando se in casa vengono installati due climatizzatori da 9000 BTU, sarà possibile collegarli ad un’unica macchina esterna della potenza di 18000 BTU. Solitamente il numero di split gestibili da una sola macchina esterna per gli impianti domestici è di 4 unità interne, oltre a questo numero è consigliabile dotarsi di un’ulteriore motore esterno per garantire il corretto funzionamento dell’impianto.

Condizionatori inverter e condizionatori on/off

Altro fattore fondamentale nella scelta del migliore condizionatore possibile è quello della tecnologia impiegata dalla macchina che acquisti. Quindi importante non è solamente la potenza e il numero di split che decidi di installare, ma anche la modernità del modello scelto. In particolare la tecnologia inverter ha caratterizzato notevolmente la nuova generazione di condizionatori, contrapponendosi ai classici modelli on/off che rappresentavano uno standard fino a qualche tempo fa.

Come funziona un condizionatore inverter Il climatizzatore di tipo inverter è dotato di un dispositivo elettronico, controllato a sua volta da un microprocessore, che permette alla macchina di regolare la potenza erogata, agendo sulla rotazione del compressore. In pratica lo split interno si adatta al raggiungimento della temperatura desiderata, evitando i continui stacchi e riattacchi del motore, mantenendosi costante per avere sempre la temperatura impostata in partenza.

La tecnologia inverter ha permesso di ridurre sensibilmente il consumo energetico dei condizionatori domestici, portando ad un risparmio che può arrivare al 70% rispetto ad un classico on/off, sui modelli di classe energetica superiore. Anche per queste macchine però vi sono alcune controindicazioni, e non sempre sono da considerare ideali per l'utilizzo. La posizione dello split interno è la discriminante rispetto all'utilizzo della tecnologia inverter, perché se posizionato troppo vicino ad un muro frontale, il getto d'aria fredda farà percepire ai sensori del climatizzatore una temperatura bassa, azionando di fatto il regime ridotto del motore, anche se in realtà la stanza non sarà stata raffreddata a dovere.

I punti a favore superano comunque di gran lunga quelli avversi, e ad oggi un climatizzatore di tipo inverter è la scelta più popolare per l'acquisto di queste macchine.

  • Tecnologia inverter
  • Risparmio energetico
  • Minore usura del climatizzatore
  • Prezzo d'acquisto maggiore
  • Posizionamento su frontale libero

  • Tecnologia on/off
  • Costi d'acquisto contenuti
  • Posizionamento facile
  • Consumi maggiori
  • Usura della macchina più accentuata

Quanto consuma un condizionatore?

Come facilmente intuibile il consumo di un condizionatore è influenzato in prima battuta dalla potenza che esprime. Pertanto in base ai BTU di potenza si avrà un corrispettivo di consumo energetico direttamente proporzionale. Ma pensare che sia solo la potenza ad influire sul consumo è sbagliato perché ci sono altri fattori importanti che concorrono a questo parametro.

  • La classe energetica
  • Le modalità d'utilizzo
  • L'ambiente di utilizzo
  • La tecnologia del modello

Questi fattori sono variabili a seconda delle condizioni e delle necessità di ognuno, ma comunque si può fornire un dato indicativo del consumo medio dei climatizzatori, prendendo sempre come riferimento la potenza erogata e la classe energetica.

Consumo condizionatori espresso in Kw/h
Classe 9000BTU 12000BTU 18000BTU 24000BTU
Classe A+ 0,6 1,0 1,5 2,0
Classe A++ 0,56 0,95 1,4 1,9
Classe A+++ 0,50 0,90 1,3 1,8

Questi consumi si riferiscono alla funzionalità in fase di raffreddamento, mentre se il condizionatore viene utilizzato in modalità pompa di calore il dispendio energetico sarà maggiore, soprattutto nei modelli dalla classe d'efficienza più bassa.

Consumi e costo finale Naturalmente oltre ai consumi anche il costo dell'energia ha un impatto fondamentale sul costo finale in bolletta. Per confrontare le migliore offerte del mercato per l'energia chiama subito il numero 02 947 553 39 oppure fatti richiamare.

 
etichetta certificazione energetica condizionatore pompa di calore

Tutte le informazioni ufficiali riguardo il consumo di un climatizzatore sono inserite nell'etichetta di efficienza energetica, una vera e propria carta d'identità del prodotto che si sta per acquistare. Al suo interno troviamo nel dettaglio:

  • Classe di efficienza energetica stagionale
  • kW, cioè la capacità di raffreddamento dichiarata
  • SEER, un valore che indica il consumo annuo di energia ai fini del raffreddamento. Più alto sarà il valore, migliore sarà la macchina
  • SCOP, un valore che indica il consumo annuo di energia ai fini del riscaldamento. Più alto sarà il valore, migliore sarà la macchina
  • kWh/annui il consumo annuo espresso in kW sia per il riscaldamento che per il raffreddamento
  • La potenza sonora per valutare la rumorosità sia interna che esterna, espressa in decibel
  • Le aree climatiche con le prestazioni in ognuna di esse, in quanto l'ambiente influisce sui consumi

Conoscere i consumi L'etichetta di efficienza energetica è obbligatoria e deve essere visibile al cliente a partire dal 2004, e graficamente è identica a quelle che si trovano anche su frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie.

Come usare bene un condizionatore

risparmio in bolletta luce e gas

Se i potenziali consumi del condizionatore ti spaventano, e pensi che si farebbero sentire troppo nella bolletta di casa, allora è meglio chiarire alcune piccole norme di comportamento, che ti aiuteranno ad utilizzare in maniera migliore il climatizzatore, contendendo anche i consumi.

Bastano piccole regole di base, magari ovvie, per non sprecare inutilmente energia attraverso l'impianto di condizionamento:

  • Consigli per un buon uso del condizionatore
  • Chiudere tutte le finestre e i doppi vetri per non disperdere l'aria fresca della casa
  • Nelle stanze dove arriva il sole diretto, meglio abbassare tapparelle o chiudere le persiane
  • Non mettere nulla davanti allo split per non ostacolare la diffusione dell'aria fresca
  • Aprire le porte delle stanze che ci interessa rinfrescare, e chiudere tutte le altre
  • Non accendere e spegnere di continuo ma preferire una temperatura costante
  • Non impostare una temperatura troppo bassa. Solitamente si consiglia di mantenere una differenza di massimo 5°C con l'esterno
  • Utilizzare spesso la funzione di deumidificazione, che è quella che garantisce il benessere immediato
  • Utilizzare il condizionatore

E a proposito di risparmio leggi anche la nostra guida "Le 10 mosse per risparmiare a casa".

Bonus condizionatori 2019

Nell'ottica di promuovere il risparmio energetico per le famiglie, anche quest'anno è possibile usufruire del bonus per l'acquisto o la sostituzione del condizionatore.

Per accedere a queste agevolazioni è necessario rientrare in uno di questi casi:

  • Acquisto di un nuovo condizionatore, purché sia ad alta efficienza energetica e sia dotato di pompa di calore. In questo caso la detrazione sarà pari al 50% della spesa sostenuta con un massimale di 96.000€ di agevolazione totale
  • Sostituzione del vecchio condizionatore con uno nuovo ad alta efficienza energetica e dotato di pompa di calore. La detrazione in questo caso è del 65% sulla spesa totale con un massimale di 46.154€
  • Nell'ambito di una ristrutturazione edilizia si possono inserire i condizionatori all'interno del bonus mobili, sempre rispettando le caratteristiche di efficienza e presenza di pompa di calore, approfittando della detrazione del 50% sulla spesa totale

Agevolazioni IVA I vantaggi del bonus condizionatore si estendono anche per quello che riguarda l'IVA in acquisto. Infatti se si rientra in uno dei casi appena citati, si può avere un'imposta agevolata del 10% rispetto al classico 22% applicato su tutti gli altri prodotti.

Cosa fare per ottenere il bonus condizionatori 2019

Per accedere al bonus condizionatori e sfruttare tutti i vantaggi di questa misura, bisogna rispettare alcune condizioni inderogabili:

  • L'acquisto deve avvenire entro il 31 Dicembre 2019.
  • Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico postale o bonifico bancario parlante
  • Si deve indicare la spesa nel modello 730 o nel modello Unico
  • Si devono allegare alla presentazione dei modelli anche la fattura d'acquisto, le ricevute di avvenuto pagamento e la documentazione di addebito della cifra spesa su c/c

Il bonifico inoltre deve rispettare delle precise caratteristiche e deve contenere delle informazioni precise per garantire l'accesso alle detrazioni.

  • Attenzione al bonifico!
  • Indicare nome o partita IVA di chi vende il bene o effettua i lavori
  • Inserire nella causale la richiesta detrazione (art. 16-bis del Dpr 917/1986)
  • Indicare sempre il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Indicare numero e data della fattura d'acquisto

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