Piano Azione per Energia Accessibile: ecco come l'Ue vuole abbassare i prezzi di luce e gas
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La Commissione europea ha presentato il Clean Industrial Deal: il progetto per rendere più competitivo il settore industriale. L'Ue sa bene che la ripresa economica parte dalla regolazione dei prezzi dell'energia che dal 2025 sono tornati a salire, portando a un aumento delle bollette dei consumatori. Per questo è stato previsto un piano d'azione per rendere l'energia più accessibile. I punti da cui partire sono: lo sviluppo delle rinnovabili, una vigilanza maggiore sui mercati del gas, la promozione di contratti di fornitura a lungo termine, l'abbassamento delle tasse nazionali e la creazione di un mercato energetico unico.
Era settembre 2024, quando Mario Draghi, ex leader della BCE (Banca Centrale Europea), presentava davanti alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, le sue idee per migliorare la competitività nel settore industriale del Vecchio Continente. Ora, dopo poco più di cinque mesi, quei progetti iniziano a prendere forma: è stato presentato il tanto atteso Clean Industrial Deal.
Il piano per la ripresa del settore industriale parte dalla regolazione dei prezzi, uno dei principali ostacoli per le imprese dell'Unione europea.
"L'Europa non è solo un continente di innovazione industriale, ma anche un continente di produzione industriale. Tuttavia, la domanda di prodotti "puliti" è rallentata e alcuni investimenti si sono spostati in altre regioni. Sappiamo che troppi ostacoli si frappongono ancora alle nostre aziende europee, dagli alti prezzi dell'energia all'eccessivo onere normativo. L'obiettivo del Clean Industrial Deal è quello di tagliare i legami che ancora frenano le nostre aziende e di creare un chiaro business case per l'Europa".
Ursula von der Leyen, presidente Commissione europea, durante la presentazione del Clean Industrial Deal.
Cosa prevede il Piano d'Azione per rendere l'energia più conveniente?
La Commissione europea ha pensato a delle soluzioni da attuare nel breve termine e che aiuteranno nell'immediato i consumatori, vessati ormai da troppo tempo dalla volatilità dei prezzi del gas che si riflettono anche su quelli della luce, anche a causa del sistema di prezzo marginale.
"La povertà energetica colpisce più di 46 milioni di europei, mentre per le industrie, i prezzi al dettaglio dell'elettricità sono quasi raddoppiati. La situazione attuale mina la posizione globale dell'Ue e la sua competitività internazionale".
Commissione europea sul Piano d'azione per l'energia accessibile.
Ecco di seguito le soluzioni contenute nel piano d'azione:
- abbassare le bollette di energia elettrica e i costi di fornitura;
- rendere più accessibile l'energia per le industrie;
- controllare i mercati del gas affinché ci siano prezzi più equi;
- ultimare la creazione di un mercato energetico unico;
- promuovere l'efficienza energetica;
- garantire la sicurezza di approvvigionamento per rendere i prezzi più stabili e preparare un piano per fronteggiare i momenti di crisi.
Misure per abbassare i prezzi della luce per domestici e imprese
Per ottenere risultati nel minor tempo possibile, la Commissione europea ha chiesto l'aiuto di tutti gli Stati membri perché intende lavorare su tutte le componenti della bolletta elettrica:
- costi della fornitura energetica;
- le spese collegate alla gestione della rete e alla distribuzione;
- le imposte e le tasse.
Il piano d'azione per rendere i prezzi accessibili farà in modo che le bollette della luce non vengano più eccessivamente influenzate dalla volatilità dei prezzi del gas, favorendo l'ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili.
I numeri delle rinnovabili🍃
Dal 2022 a oggi è stata installata una capacità di 205 GW di energia solare ed eolica. Nel 2024, circa il 47% dell'approvvigionamento elettrico dell'Ue proveniva da fonti rinnovabili. Questo ha permesso un risparmio di circa 100 miliardi di euro nel biennio 2021-2023 (fonte: Agenzia internazionale per l'energia).
Il cammino però verso la totale decarbonizzazione e indipendenza energetica è ancora lungo e in salita. Per questo la Commissione si impegna a cambiare la legislazione per accelerare ulteriormente le procedure di autorizzazione per la costruzione di nuovi impianti di produzione rinnovabile e stoccaggio.
Tutti gli Stati membri dovranno poi diminuire la pressione fiscale sulle bollette per ottenere effetti immediati. La Commissione fornirà presto delle linee guida e metodologie sul calcolo degli oneri di distribuzione che aiuteranno i paesi Ue a ottenere i risultati sperati.
Tutti gli Stati membri inoltre dovranno facilitare le operazioni di cambio fornitore, permettendo così ai consumatori di attivare offerte più vantaggiose e green ogni volta che lo riterranno opportuno. I tempi per effettuare uno switch si sono già molto ridotti negli ultimi anni e il mercato offre al momento molte opportunità interessanti. Se intendi cambiare le tue tariffe, contatta il numero 02 9475 5339 02 9475 5339prendi un appuntamento. Gli esperti di Selectra.net sapranno consigliarti al meglio.
Resta aggiornato sulle misure applicate in Italia!
Il governo italiano pubblicherà presto il nuovo Decreto Bollette, con le prime misure per abbassare le fatture dei consumatori domestici e delle imprese. Per rimanere aggiornato sulle novità, iscriviti al nostro canale WhatsApp.
Misure dedicate a imprese e industrie
Verrà promossa l'adozione di contratti di fornitura a lungo termine per l'energia pulita, eliminando così gli ostacoli che finora hanno reso questo tipo di operazione complicato.
Qual è l'obiettivo dei contratti a lungo termine?
Un contratto di fornitura a lungo termine è una garanzia per i produttori che possono investire sullo sviluppo delle tecnologie rinnovabili avendo una maggiore solidità economica alle spalle. Ma rappresentano un vantaggio anche per le industrie che consumano energia che possono usufruire di prezzi più stabili.
Si creerà quindi una sorta di accordo tripartito tra il settore pubblico che fa le leggi, gli impianti produttori di energia pulita e le industrie che hanno un alto consumo di elettricità, da cui tutti trarranno benefici.
Monitoraggio dei mercati del gas
La volatilità eccessiva dei prezzi del gas sta danneggiando la competitività delle industrie europee e a cascata gli altri settori. Purtroppo la concorrenza sleale, l'insider trading e le continue speculazioni finanziarie influiscono negativamente sui prezzi di mercato.
Per evitare che questo avvenga anche in futuro, la Commissione europea ha istituito una task force, formata dall'Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell'energia (ACER) e dall'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), che si impegna a vigilare sui mercati del gas con l'aiuto dei regolatori nazionali.
L'Ue sarà anche impegnata a stringere degli accordi con dei fornitori di GNL affidabili, sfruttando il suo potere d'acquisto per ottenere prezzi più convenienti per le importazioni.
Un modo per risparmiare esiste già!
Al momento l'unica soluzione per salvarsi dalla volatilità del mercato è l'attivazione di una tariffa a prezzo fisso per il metano. Scopri le migliori offerte gas di maggio 2025.
Creazione mercato energetico Ue
Nonostante l'Europa abbia lavorato in questi anni per la costruzione di un mercato interconnesso, non esiste ancora una reale "Unione energetica".
In Italia per esempio paghiamo delle bollette del gas più elevate a causa della differenza tra PSV (Punto di Scambio Virtuale) e TTF (Title Transfer Facility), che può raggiungere anche i 2 euro di differenza al MWh. Prendere come punto di riferimento un indice del gas unico basterebbe ad abbassare i prezzi delle bollette del metano.
La mancanza di una rete elettrica unica ha provocato danni:
- in Germania, dove il recente calo di produzione da energie rinnovabili è costato 3 miliardi di euro;
- in Europa sudorientale, dove durante i mesi estivi nelle ore serali si sono registrati dei picchi di prezzo mai visti prima.
Secondo le stime riportate dalla Commissione europea, investire sulla costruzione di reti transfrontaliere potrebbe portare ogni anno a 5 miliardi di euro di benefici per i cittadini.
Promuovere l'efficienza energetica
L'adozione di soluzioni per l'efficienza energetica può portare a un risparmio di 162 miliardi di euro all'anno entro il 2030. Per questo l'Ue in collaborazione con la BEI (Banca Europea degli Investimenti) elaborerà delle garanzie per alleggerire i costi iniziali legati all'efficientamento energetico e favorire così gli investimenti.
Anche gli Stati membri dovrebbero fare la loro parte: le autorità doganali nazionali dovranno vigilare sull'ingresso di elettrodomestici e prodotti non conformi alle norme europee, a favore di apparecchi elettronici più efficienti e di migliore qualità.
Interventi di prevenzione contro le crisi
Ormai è risaputo: il rialzo dei prezzi attuale dipende da un'eccessiva dipendenza energetica dell'Europa dai paesi esteri, come la Russia, il Medioriente o il nord Africa.
Sarà quindi necessario aggiornare il quadro di sicurezza energetico, affinché l'Ue sia in grado di affrontare ogni tipo di minaccia, come attacchi informatici, sabotaggio delle infrastrutture critiche e rischi derivanti dalla dipendenza dalle importazioni.
Ogni paese membro dovrà inoltre incentivare il consumo di elettricità durante i momenti in cui i prezzi sono più bassi. In un vecchio studio di Selectra.net, avevamo dimostrato come l'attuale sistema tariffario italiano effettivamente non consente più ai cittadini di risparmiare: è auspicabile quindi una riforma delle offerte multiorarie. Per approfondire l'argomento leggi il nostro articolo sul "Fallimento delle offerte luce biorarie".
Il fine ultimo di tutte le azioni descritte in questo articolo è quello di creare un sistema di approvvigionamento sicuro ed evitare picchi di prezzo futuri. Sarà però necessario l'intervento dell'Europa, dei singoli Stati, ma anche dei consumatori.
Intanto in Italia...
Sicuramente quanto detto dalla Commissione europea starà influenzando il lavoro del Governo Meloni di queste ore: il 28 febbraio è attesa l'uscita del nuovo Decreto Bollette, che sarà incentrato sul contenimento dei prezzi nel nostro Paese. Sono molte le misure al vaglio, come:
- la possibilità di allineare il PSV al TTF, prendendo quindi in considerazione un solo indice di riferimento per il mercato del gas;
- l'ampliamento della platea che ha accesso al Bonus Sociale luce e gas, attraverso l'innalzamento delle soglie Isee da 9.530 a 15mila euro;
- la riforma degli oneri di sistema e l'abbassamento dell'IVA.
Gli effetti di queste soluzioni sarebbero immediati. Ma nulla si può fare per eliminare fin da subito la volatilità dei prezzi, che sta colpendo soprattutto chi ha attivato un'offerta variabile (quindi gli utenti del mercato tutelato, del Servizio a Tutela Graduali, o chi nel libero ha una tariffa indicizzata al PUN o al PSV). L'unica forma di prevenzione al momento è l'attivazione di una tariffa a prezzo fisso. Per conoscere le migliori sul mercato, visita il nostro articolo sulle offerte luce e gas a prezzo bloccato più convenienti.