Fine Mercato Tutelato Luce e Gas: slitta a Gennaio 2021?

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Dopo l'ultimo intervento svolto in sede parlamentare, 14/11/2019, del sottosegretario allo sviluppo economico, Alessandra Todde, il mercato maggior tutela per come lo conosciamo sembrava destinato a concludersi a luglio 2020.

Tuttavia lo stesso dicastero, nel giro di pochi giorni di distanza, attraverso le parole del ministro, Stefano Patuanelli, ha annunciato la viva possibilità di una ulteriore proroga per la fine del mercato tutelato.

Stop Mercato Tutelato: verso un nuovo rinvio?

In Commissione Industria al Senato, il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha annunciato una nuova proroga per lo stop al mercato tutelato dell'energia. A quanto pare per l'ennesima volta, il fatidico appuntamento, luglio 2020, non sarà rispettato. 

"La questione legata al superamento del regime tariffario di maggior tutela prevede la cessazione dal primo luglio 2020, credo che questo processo debba essere accompagnato da una maggior consapevolezza dei clienti e da un aumento dei venditori, cosa che oggi non consente un'uscita da quel mercato immediata e tout court dal 2020".

26/11/2019,Ministro Patuanelli in Commissione Industria al Senato

L'annuncio del Ministro, se non fosse delle tante proroghe imposte alla fine del mercato di maggior tutela, risuona ancora più enigmatico se lo confrontiamo a quanto annunciato dal sottosegretario del suo stesso dicastero, Alessandra Todde, che invece ha rassicurato, sempre in sede parlamentare, la fine del regime di tutela dell'energia.

Possibilità di scadenze frazionate

Quanto espresso dal Ministro, l'idea non è quella di spostare semplicemente in avanti la data, luglio 2020, altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi ugualmente alla stesse condizioni attuali, ma di avviare un percorso con scadenze frazionate per uscire dal mercato di maggior tutela. Almeno su questo punto emerge un'intesa: infatti anche il sottosegretario Todde aveva espresso l'intenzione di avvicinarsi alla fine del mercato tutelato attraverso un percorso graduale e con scadenze frazionate.

 

Un'intenzione che nasce sulla base delle indicazioni avviate dall'Arera sul documento per la costituzione del Mercato di Salvaguardia. Quest'ultima direttiva getta, appunto, le basi per la costituzione di un mercato di salvaguardia per gli utenti domestici e le attività medio piccole che ancora non si sono rivolte a un fornitore del libero mercato: quindi superare, gradualmente, il mercato tutelato, con un mercato di salvaguardia più strutturato.

Perché un'ulteriore proroga?

La preoccupazione più grande avanzata dal Ministro per lo Sviluppo Economico è che il mercato energetico ancora sia immaturo per affrontare questo cambiamento. I consumatori non hanno la conoscenza e gli strumenti adeguati per questo passaggio e tra i vari agenti del mercato c'è ancora tanta confusione e di conseguenza - la preoccupazione espressa dal ministro - è che non ci sia una reale alternativa tra le varie offerte per il consumatore.

Spot TelevisiviNonostante la campagna informativa avviata dall'Arera con diversi spot pubblicitari televisivi e l'istituzione il Portale delle Offerte e il Portale dei Consumi, disponibili per tutti gli utenti che intendono avvicinarsi al libero mercato, sicuramente il consumatore è ancora molto disorientato: cosa prevede la differenza tra mercato libero e mercato tutelato? Cosa distingue un fornitore e distributore di energia?

Detto ciò, il timore espresso dal Ministro sull'assenza di una alternativa per il consumatore, a nostro avviso, non è particolarmente fondato. Infatti, sempre di più, i fornitori del libero mercato si stanno attrezzando per avvicinarsi al consumatore: non soltanto con la stipula di un contratto di fornitura di luce e/o gas ma anche con la vendita di servizi assicurativi sulla casa e includere tutto ciò che riguarda il consumo energetico quotidiano. Quello che è mancato è una informazione più tempestiva.

Due possibili vie

Stefano Besseghini
Stefano Besseghini, Presidente Arera

Con il passare dei giorni e delle dichiarazioni, l'Arera e il MiSE, incessantemente si stanno muovendo per spingere l'uscita dal mercato tutelato verso una nuova proroga avviando un percorso con scadenze frazionate. Ma se la proroga, a questo punto, è quasi certa, manca ancora un preciso strumento legislativo. A vaglio due possibilità:

  1. il rispetto del classico Decreto MilleProroghe;
  2. l'approvazione di un emendamento al disegno di Legge di Bilancio all'esame del Parlamento e quindi allungando la scadenza prevista.

Lo stesso presidente dell'Arera ammette che in corso c'è ancora un cantiere tutto aperto. Per Stefano Besseghini la soluzione migliore sarebbe quella di fissare lo stop alla tutela al 1 gennaio 2021 per le utenze commerciali, che potrebbero essere le prime ad avventurarsi nel mondo del mercato libero, per poi procedere con i clienti domestici. 

L'altro nodo scoperto resta quello relativo all'albo dei venditori: al momento gli agenti presenti sul mercato sono circa 400 ma è ancora assente un Decreto Attuativo del MiSE che avrebbe dovuto definire criteri, modalità e requisiti per l'iscrizione all'albo. Eppure, nonostante, la corposa presenza di fornitori presenti sul mercato, la preoccupazione avanzata dal Mise è che non ci sia una reale alternativa di offerte per il consumatore: a nostro giudizio nulla di più lontano dal vero.

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