Mercato Tutelato: il MiSE conferma la chiusura Luglio 2020
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Nonostante le difficoltà poste ancora sul cammino programmatico, il nuovo sottosegretario al MiSE, Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, in commissione parlamentare ha rassicurato che i tempi saranno rispettati: da luglio 2020 cesserà il mercato tutelato.
Il lungo iter che ha consacrato la nascita del mercato libero energetico, quindi, sta per giungere a conclusione con la fine del mercato di tutela.
Obiettivo da rispettare per Luglio 2020
L'obiettivo posto dal Ministero dello Sviluppo Economico, come espresso dal nuovo sottosegretario, è quello di raggiungere la fatidica data con la piena maturità dei consumatori sul mercato energetico e di rispettare i tempi sanciti dalla Legge concorrenza del 2017. Il conseguimento di questo obiettivo, sostiene l'esponente del Ministero, prenderà con punto di partenza il documento dell'Arera sulla formulazione del prossimo Mercato di Salvaguardia.
Transazione GradualeSulla base del documento posto dall'Arera, che spinge verso una transazione graduale coinvolgendo in primo luogo le imprese per non spaesare le piccole attività e gli utenti domestici, il Ministero intende avviare una riflessione più generale in grado di abbracciare non soltanto l'Arera, ma anche l'Antitrust, le Associazioni dei Consumatori e le attività del settore.
Per il momento, in commissione parlamentare, il neo sottosegretario Alessandra Todde, si dimostra fiduciosa sui tempi, ricordando gli strumenti fin qui attuati dall'Arera per spingere l'utente verso il mercato libero, tra cui l'istituzione delle Offerte Placet, la regolazione sulle clausole inderogabili e il Portale Offerte.
Predisposizione di un Albo dei Venditori
La posizione presa dal Governo, non ha rassicurato le opposizioni in Parlamento che, al contrario, denunciano un netto ritardo sulla tabella di marcia. Tra cui Luca Squeri, deputato e responsabile energia del gruppo parlamentare di Forza Italia, che ha definito la risposta del governo sulle tempistiche, per l’emanazione dei provvedimenti necessari a passare dal regime di maggior tutela nel settore del gas e dell'energia elettrica a quello di mercato libero, aria fritta.
In Commissione Attività Produttive, Luca Squeri, ha anche affermato la forte necessità di predisporre un Albo dei Venditori per rafforzare tutti gli strumenti a disposizione per prevenire il verificarsi di episodi di condotte opportunistiche e scorrette di comportamenti violativi della concorrenza. Quest'ultimo infatti è uno dei tasselli più importanti per la regolamentazione del mercato energetico. Inoltre la proposta proveniente dall'opposizione è che cessi la maggior tutela per l'energia elettrica per le Partita Iva, in generale, senza alcuna distinzione tra piccola o medio-grande; mentre la fornitura gas che, ad oggi, risulta più matura, può già avviarsi da subito ai clienti domestici con le condizioni del libero mercato.
Mercato Libero: pochi clienti ma tanti fornitori
La predisposizione di un Albo dei Venditori, come abbiamo visto, è un passaggio fondamentale in quanto risponde - a nostro avviso - a un problema originario che ha caratterizzato la nascita del libero mercato. Attraverso il Rapporto sul funzionamento dei mercati della vendita di energia elettrica e gas alla clientela di massa del 2017, pubblicato dall’ARERA, il mercato libero è cresciuto a ritmo del 5% l’anno. Se da un lato i clienti domestici sono serviti nel mercato libero soltanto al 44%, il numero dei gruppi societari attivi nella vendita dell’energia elettrica e il gas è sempre più in crescita.
Aggiornamento Mercato LiberoQui tutti gli aggiornamenti utili per seguire il passaggio al mercato libero.
Il rapporto dell’Arera dimostra come nel 2017 le società venditrici di energia elettrica abbiano raggiunto quota 391 unità e per la fornitura gas il numero è salito a 387. Da questi dati risulta evidente di come le barriere per una nuova azienda di entrare all'interno del mercato sono piuttosto basse. Insomma il libero mercato nasce con una anomalia chiarissima: pochi clienti ma tanti fornitori.
La proposta di una revisione di un Albo dei Venditori cerca, appunto, di correggere questa rotta. Nel frattempo l'Arera ha avviato una ambiziosa campagna informativa per guidare il consumatore verso il mercato libero grazie al Portale Offerte e al Portale Consumi.