Piano Repower Eu: come l'Europa si sgancia dal gas russo
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L’invasione russa in Ucraina ha portato alla luce una tematica fondamentale per l’Europa e per il settore energetico: la necessità di diventare indipendente rispetto all'importazione del gas russo. Con il Piano Repower Europe, l’EU ha come obiettivo trovare altre fonti energetiche, ritrovando un equilibrio per l'approvvigionamento degli Stati membri.
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Cos’è il Piano Repower Eu?
Dal conflitto in Ucraina sono emerse diverse problematiche relative al settore energetico. In particolare l'Europa si è trovata ad affrontare un'emergenza nella fornitura del gas metano o naturale e del petrolio, in quanto molti Paesi europei sono dipendenti dalla Russia per il loro approvvigionamento.
Il Piano Repower Eu 2022 è la risposta da parte dell'Unione Europea all'emergenza energetica. Attraverso questo provvedimento l'UE ha come come obiettivo diminuire la propria dipendenza dalla Russia per la fornitura di energia e, più in generale, l'indipendenza produttiva.
Lo sapevi che l'Italia è tra i Paesi europei che maggiormente dipendono dalla Russia? Solo nel 2020 le importazioni di petrolio e di gas fossile hanno superato i 60 miliardi di euro.
Questo Piano ha diversi punti chiave, che sono indispensabili per raggiungere un'indipendenza nel settore luce e gas. Tra questi ci sono:
- La diversificazione delle forniture, quindi più tipologie di fonti e da più paesi. In questo modo nessun stato produttivo rivestirà un ruolo così dominante nel mercato europeo come quello attuale della Russia.
- L'aumento di produzione e maggiori volumi di importazione di alternative rinnovabili, come il biometano e l'idrogeno rinnovabile, o ancora il solare e l'eolico.
- La realizzazione di una piattaforma europea congiunta, che possa essere utilizzata in modo costante per l'acquisto e lo stoccaggio del gas.
- La triplicazione degli stoccaggi per il prossimo inverno, così da non essere impreparati a fronte di una stagione dove il gas è indispensabile.
- I temporanei aiuti di Stato alle imprese, che sono i soggetti che maggiormente subiranno l'aumento del prezzo gas, i rincari 2022 e la crisi energetica, in quanto sono i principali consumatori.
Strategia Piano Repower Eu: ridurre di due terzi il consumo
"Il vero problema dell’Europa non è la provenienza del gas fossile importato, ma il fatto che ne bruciamo troppo. Le altre fonti proposte dal piano della Commissione, come l’idrogeno e il biogas, ci condannano a un futuro di shock imprevedibili e a bruciare ancora combustibili, aggravando la crisi climatica. Gli sforzi dell’UE devono concentrarsi sulla riduzione della domanda di questi combustibili, accelerando al massimo lo sviluppo di fonti rinnovabili. Solo così potremo ridurre le importazioni non solo di gas dalla Russia, ma anche di petrolio e carbone, e minimizzare l’impatto sui cittadini di questa transizione."
Il primo passo del Piano Repower Europe sembra seguire questa direzione, commentata anche da Silvia Pastorelli. Infatti si punta su un'accelerazione sulla diminuzione dell'uso di gas fossile, con un obiettivo di almeno 155 miliardi di metri cubi di consumo in meno. In una nota della Commissione Europea viene riportato che "quasi i due terzi di tale riduzione possono essere raggiunti entro un anno".
Per favorire questa transizione energetica è necessario adottare diverse misure, atte a incentivare i cittadini nella realizzazione di pannelli fotovoltaici o alternative green. Tra le proposte c'è la velocizzazione dei permessi e iniziative atte a sviluppare una filiera dell'energia solare e delle pompe di calore.
Installazione e costo del fotovoltaico saranno così ancora più ridotti e veloci per l’utente finale, che potrà così produrre in modo autonomo energia elettrica per la propria casa e sostituire il gas per il riscaldamento dell’acqua sanitaria con l’energia elettrica.
Lo stoccaggio di gas nel Piano Repower
Un altro elemento preoccupante per diversi paesi europei è la possibilità che il conflitto in Ucraina si dilunghi nel tempo e con esso anche le sue conseguenze. Per questo motivo il Piano Repower Eu include già delle manovre di prevenzione per il prossimo inverno, cioè la stagione in cui si necessita maggiormente il gas per il riscaldamento della casa e dell'acqua sanitaria.
Per prevenire una mancanza di gas per il prossimo anno il Piano Repower Eu prevede di triplicare il livello di riempimento degli stoccaggi da parte degli Stati membri. L'obiettivo è da raggiungere prima della stagione fredda, in modo da immagazzinare più gas possibile.
Nello specifico la proposta prevede un aumento del 90% degli stoccaggi entro l'1 ottobre di ogni anno. Rispetto a questi numeri oggi lo stoccaggio previsto è di circa il 25-30%. Nonostante questa proposta non sia ancora stata accettata, gli Stati hanno già ricevuto indicazioni per agire. Questo perché il processo legislativo è in atto e per raggiungere gli obiettivi è necessario iniziare da subito l'opera di stoccaggio.
Il Governo italiano ha dichiarato lo stato di pre-allarme per la fornitura del gas già il 27 febbraio 2022, con il quale ha intrapreso un primo percorso per rispondere all’emergenza energetica.
Piattaforme congiunte e aiuti di Stato
Per proseguire con la necessità di stoccare una maggiore quantità di gas, la Commissione Europea propone anche un acquisto e stoccaggio comune tra gli Stati membri. Per farlo si pensa ad "appalti congiunti" e alla coordinazione di operazioni tra i differenti depositi.
In modo da raggiungere questo obiettivo nel documento presentato dalla Commissione Europea si considera anche la possibilità di stabilire una piattaforma congiunta per la fornitura gas.
Come avvenuto durante la pandemia da Covid-19, anche per l'emergenza energetica l'Unione Europea sta valutando un quadro temporaneo di aiuti di Stato. In questo modo si può fornire sostegno alla liquidità delle aziende, che sono state colpite dalla crisi energetica e che sono le principali consumatrici di energia e gas.
Molti fornitori propongono alternative dedicate al mondo business, che includono il costo della materia energia all’ingrosso ed altri extra che possono aiutare l’impresa a risparmiare.
Il ruolo delle energie rinnovabili nel Piano Repower Eu
Come anticipato anche da Silvia Pastorelli, il futuro delle energie sembra quello delle rinnovabili. Solo grazie alle fonti come eolico e solare è possibile superare questa crisi energetica senza contribuire nuovamente all'emergenza climatica e al riscaldamento globale.
Per aumentare l'utilizzo di queste fonti green, è necessario pensare a un importante piano di investimenti. In questo modo si crea un supporto alle aziende e ai privati cittadini che decidono di procedere con queste tipologie di approvvigionamento di energia. Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea, commenta quest'ultima decisione così:
Con le rinnovabili invece di foraggiare gli oligarchi potremmo creare posti di lavoro qui in Europa. Fit for 55, se attuato ridurrà il consumo di gas del 30% entro il 2030. Entro la fine dell’anno possiamo sostituire i 2/3 del gas importati dalla Russia. È difficile ma è possibile. Nei prossimi anni circa il 20% della produzione energetica europea potrebbe venire dal solare.