Presentato a Gioia Tauro Piano Sud 2030: la svolta ecologica per il Sud?

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Piano Sud 2030: reddito energetico per le fonti rinnovabili

Ribattezzato come il piano per la svolta ecologica del mezzogiorno, il premier Giuseppe Conte ha presentato a Gioia Tauro il 14 febbraio 2020, insieme al ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano e alla Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, il Piano sud 2030.


Piano sud 2030
Presentazione, Piano Sud 2030, Gioia Tauro (14/02/2020)

L'ambizioso piano del Governo Conte Bis, nonostante qualche difficoltà insita all'interno della maggioranza, sarà realizzato con risorse nazionali ed europee che solo per il triennio 2020-2022 si attestano sui 21 miliardi di euro con l'obiettivo finale di incentivare le energie rinnovabili, sviluppare l’economia circolare e potenziare i trasporti.

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Piano Sud 2030: risorse e strategia

Il Piano Sud 2030, come descritto dal premier Conte, dall'istituto di Gioia Tauro, ha il preciso scopo di identificare e destinare maggiori risorse di investimenti al Sud con una chiara indicazione strategica. La volontà espressa dall'esecutivo, quindi, è quella di avviare una politica di investimenti pubblici con un approccio mission-oriented individuando alcuni obiettivi specifici, tra questi "una svolta ecologica per il Sud".

 

Il progetto di investimento del governo sarà finanziato con risorse nazionali ed europee che solo per il triennio 2020-2022 si attestano sui 21 miliardi di euro (+65% rispetto al triennio 2016-18) massimizzando l’effetto delle misure della Legge di Bilancio 2020 per aumentare sensibilmente gli investimenti pubblici.

Svolta ecologica e reddito energetico

Impianto fotovoltaico domestico

La seguente svolta ecologica parte con la necessità di favorire la diffusione delle energie rinnovabili, attraverso un sistema di incentivi per l'acquisto di impianti di piccola taglia finalizzati all'autoconsumo, riducendo di conseguenza le emissioni relative alla produzione energetica delle utenze domestiche e diminuendo la spesa finale sulla bolletta dell'energia elettrica. Tale finanziamento avrà come appoggio la creazione di un Fondo Nazionale Reddito Energetico per l'acquisto di impianti fotovoltaici. Il fondo è suddiviso in due sezioni:

  • la prima riguarda i contributi in conto capitale, per la concessione di incentivi diretti all’acquisto degli impianti fotovoltaici;
  • la seconda fornisce garanzie a favore di finanziamenti bancari finalizzati all’acquisto degli impianti.

Spetterà al Ministero per lo Sviluppo Economico definire, tramite decreto, le modalità operative e i requisiti dei beneficiari. Lo stesso decreto indicherà le modalità di coinvolgimento del Gestore dei Servizi Energetici; società pubblica che gestisce tutti i meccanismi di incentivazione che riguardano l'energia. Infine il piano per la svolta ecologica prevederà anche la realizzazione diuna rete tecnologica per il riciclo e il riuso dei prodotti igienici assorbenti concorrendo alla riduzione delle emissioni di CO2.

Cinque missioni nazionali

Come si evince, la mission posta dal governo è quella di convertire il Sud Italia in un terreno fertile per il raggiungimento degli obiettivi posti dal Green New Deal approvato in sede europea e che affronti, dunque, il tema del cambiamento climatico. A fronte di ciò il piano individua cinque grandi missioni sui cui concentrare gli investimenti pubblici nel Mezzogiorno:

  • investimenti su tutta la filiera dell'istruzione per ridurre le diseguaglianze e riattivare la scala sociale;
  • l'ammodernamento delle infrastrutture materiali e sociali come fattore di connessione tra le diverse aree territoriali regionali;
  • rafforzare gli impegni del Green New Deal al Sud e nelle aree interne e realizzare alcuni obiettivi specifici dell’Agenda ONU 2030 e mitigare i rischi connessi ai cambiamenti climatici;
  • supportare il trasferimento tecnologico con una nuova strategia di politica industriale;
  • consolidamento delle Zone Economiche Speciali (ZES), ovvero tutte quelle aree dove vige una legislazione economica differente da quella della nazione per attrarre investimenti stranieri, e i programmi di cooperazione allo sviluppo.

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