Bonus Domotica 2020: cos'è e come funziona

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Prorogata dalla Legge di Bilancio 2020 la possibilità del Bonus Domotica: vediamo come usufruire della detrazione del 65% sull'acquisto di dispositivi per la domotizzazione della propria abitazione.

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Cos'è il Bonus Domotica e come ottenerlo

Fino al 31 Dicembre 2020, parte delle spese per gli accessori smart che possono gestire da remoto riscaldamento, climatizzazione o produzione di acqua calda a scopo igienico-sanitario potranno essere dedotte dall'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) o dall'IRES (Imposta sul Reddito delle Società). Sono ritenuti validi i costi per comprare, installare o mettere in opera i dispositivi multimediali, il cui scopo fondamentale deve essere l'efficientamento energetico dell'immobile (Building Automation).

Il Bonus Domotica 2020 prevede quindi una detrazione del 65% delle cifre sostenute, a patto che chi lo richiede abbia un'attestazione rilasciata dalla ditta che ha effettuato l'installazione, a testimonianza del proprio intervento. Inoltre, il pagamento deve avvenire per mezzo di un bonifico postale o bancario, riportante come causale il numero e la data della fattura, nonché i dati anagrafici e fiscali di chi porterà in detrazione gli importi e il riferimento alla Legge Finanziaria.

Cosa è esattamente l'automazione degli edifici? Per Building Automation si intende il controllo centralizzato automatico di tutti quei sistemi legati ai processi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria e di illuminazione.

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Il fotovoltaico è abbinabile agli interventi per il Bonus Domotica 2020

A chi spetta il Bonus Domotica 2020?

Vediamo ora le categoria di potenziali beneficiari della detrazione:

  • proprietari di immobili (appartamenti, case unifamiliari);
  • condomini che intendano eseguire lavori sulle parti comuni;
  • associazioni tra professionisti;
  • possessori di Partita Iva;
  • titolari di reddito d'impresa;
  • enti (pubblici o privati) la cui attività non sia commerciale.

Con gli impianti smart, la Building Automation è ormai alla portata di tutti Anche installare in casa il sistema avanzato di illuminazione, tapparelle, prese elettriche Living Now with Netatmo, la gamma connessa BTicino che permette di visualizzare l'energia consumata ed è gestibile tramite App, è un intervento di Building Automation. Quando poi la domotizzazione è studiata a tutto tondo, si possono integrare al sistema che regola le principali funzionalità domotiche, anche elettrodomestici smart di altri produttori quali climatizzatori, televisori, lavatrici; in questo modo, il consumo energetico può davvero diminuire sensibilmente.

Quali sono i documenti necessari per ottenere il Bonus Domotica 2020?

Trasformare la propria casa in una Smart Home, significherà ottenere un credito di imposta del 65% rispetto al totale delle spese effettuate. Il suo recupero fiscale avverrà in 10 anni, oppure sarà cedibile a terzi. Qui di seguito riportiamo l'elenco dei documenti da allegare alla richiesta e da inviare all'ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile:

  • dichiarazione di conformità tecnica dei lavori eseguiti, rilasciata dal professionista o dal direttore dei lavori;
  • attestato di prestazione energetica (APE) che dimostri l'efficienza energetica dell'edificio;
  • scheda analitica riassuntiva degli interventi realizzati.

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Il Bonus Domotica non si deve confondere con l'Ecobonus al 110%

Con il Decreto "Rilancio", approvato il 13 maggio scorso "salvo intese", il Governo ha infatti stabilito una serie di «misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19», fra le quali la detrazione del 110% per le spese di efficientamento energetico o di prevenzione antisismica, affrontate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Ma la possibilità di dedurre i costi sostenuti sarà riservata solo a coloro che avranno effettuato, in abbinamento, anche altri interventi. In particolare, per le prime case e per singola unità abitativa, parliamo di:

  • lavori di isolamento termico di superfici opache verticali e orizzontali (coperture, elementi di tamponamento murari, ecc.) riguardanti l'involucro dell'edificio per più di 1/4 della superficie disperdente lorda (detrazione del 110% su un importo massimo di 60.000 €);
  • interventi su parti comuni degli edifici, come l'installazione di impianti centralizzati per il riscaldamento, raffrescamento o produzione di acqua calda che generino un'efficienza energetica di classe A (detrazione del 110% su un importo massimo di 30.000 €);
  • opere per edifici di un solo nucleo familiare quali sostituzione dei climatizzatori con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, in abbinamento al montaggio di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo che producono più energia riducendo gli sprechi (detrazione del 110% su un importo massimo di 30.000 € e solo per interventi abbinati).

Le seconde case sono escluse da questi incentivi, a meno di essere appartamenti in strutture condominiali. E, comunque, la detrazione al 110% sarà attuabile solamente nel caso che gli interventi effettuati comportino un miglioramento di almeno due classi energetiche. Verrà generato un credito d'imposta recuperabile in cinque anni; altrimenti si potrà decidere di cedere a terzi l'importo deducibile (alla ditta esecutrice dei lavori o finanche ad una banca).

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