Come funziona il risarcimento diretto e quando si può usare

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Risarcimento Diretto Assicurazione
Cos'è il Risarcimento Diretto Assicurazione e quando conviene richiederlo al posto del Risarcimento Ordinario

Il risarcimento diretto nell’assicurazione è una forma di indennizzo che permette all'assicurato di ricevere il risarcimento direttamente dalla propria compagnia, ma solo quando non è responsabile del sinistro o lo è parzialmente. Ecco come funziona e quando conviene. 

Cos'è il risarcimento diretto?

Il risarcimento diretto è una procedura introdotta in Italia il 1° febbraio 2007 (D.P.R. 18 luglio 2006, n. 254) che consente all’assicurato di ottenere il risarcimento dei danni direttamente dalla propria compagnia assicurativa, anziché da quella del responsabile del sinistro. Questo sistema è applicabile solo quando il danneggiato non è responsabile o lo è solo in parte del sinistro.

L’obiettivo principale del risarcimento diretto è snellire le pratiche di liquidazione, accelerando il pagamento dell’indennizzo ed evitando complicazioni nel rapporto tra assicurati e compagnie.

  • Quali danni vengono risarciti direttamente:
  • Danni materiali 
    subiti dal veicolo assicurato
  • Lesioni lievi 
    riportate dal conducente (invalidità permanente fino al 9%)
  • Danni agli oggetti trasportati 
    se di proprietà dell’assicurato o del conducente
  • Danni ai passeggeri 
    indipendentemente dalla responsabilità del sinistro (in questo caso il risarcimento avviene sempre tramite l’assicurazione del veicolo su cui viaggiavano)

Il risarcimento diretto vale anche per i motocicli? Sì, anche i motocicli possono usufruire del Risarcimento Diretto, purché siano immatricolati e targati. Tuttavia, i rimborsi per i motocicli possono risultare inferiori rispetto al costo effettivo dei danni subiti, in quanto il valore dei motocicli è spesso più soggetto a svalutazione e i criteri di liquidazione possono variare da compagnia a compagnia.

Quando si applica il risarcimento diretto?

Il risarcimento diretto è applicabile solo in presenza di determinati requisiti, tra cui:

  • L’incidente avviene tra due veicoli a motore immatricolati in Italia 
    (compresi San Marino e Città del Vaticano)
  • Entrambi i veicoli sono assicurati con compagnie aderenti alla CARD 
    (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto)
  • L’incidente avviene sul territorio italiano
  • I danni riguardano esclusivamente i veicoli, gli oggetti trasportati o lesioni lievi al conducente

Quando non si può applicare il risarcimento diretto?

Ci sono diverse situazioni in cui non è possibile usufruire della procedura di Risarcimento Diretto, e bisogna quindi seguire il Risarcimento Ordinario:

  • Incidenti che coinvolgono più di due veicoli
  • Assenza di contatto materiale tra i due veicoli coinvolti 
    (ad esempio, se un’auto causa un incidente senza urtare il veicolo danneggiato)
  • Incidenti all’estero o tra veicoli immatricolati all’estero
  • Coinvolgimento di ciclomotori senza targa
    (immatricolati prima del 14 luglio 2006)
  • Danni gravi al conducente
    ossia con invalidità permanente superiore al 9% (in questo caso si applica il risarcimento ordinario)

In queste situazioni, il danneggiato deve fare richiesta di indennizzo alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro, secondo la procedura prevista dall’art. 148 del Codice delle Assicurazioni.

Come fare richiesta di risarcimento diretto?

  • Come faccio la richiesta di risarcimento diretto?
  • Compila il Modulo Blu (constatazione amichevole di incidente - CAI), preferibilmente firmato da entrambi i conducenti
  • Invia la richiesta di risarcimento alla tua compagnia assicurativa tramite raccomandata A/R, PEC, fax o attraverso il portale online della compagnia
  • La compagnia assicurativa ha 30 giorni di tempo per liquidare il danno, se il Modulo Blu è firmato da entrambi i conducenti
  • Se il Modulo Blu non è firmato da entrambi, il tempo di risarcimento può estendersi a 60 giorni
  • In caso di lesioni fisiche, il risarcimento può richiedere fino a 90 giorni

Se il sinistro è avvenuto nelle condizioni che consentono di fare richiesta di risarcimento diretto, bisogna seguire una procedura specifica. I moduli da compilare sono due, il modulo blu di constatazione amichevole e l’apposito modulo per la richiesta di risarcimento danni fornito al momento della stipula del contratto RCA.

I documenti vanno inviati alla propria compagnia assicurativa o con raccomandata postale A/R oppure tramite e-mail. In alcuni casi si può fare riferimento anche a un'agenzia sul territorio oppure inviare un fax.

L'indennizzo solitamente avviene entro 30 giorni da quando si è fatta richiesta alla compagnia, sempre se i moduli sono stati compilati correttamente da entrambi i conducenti. In caso contrario le tempistiche di risarcimento potrebbero allungarsi a 60 giorni dal ricevimento della richiesta di risarcimento completa o a 90 giorni nel caso di lesioni alle persone.

Risarcimento diretto e ordinario: quali differenze?

Il risarcimento ordinario, a differenza di quello diretto, è la procedura che permette al danneggiato di chiedere il risarcimento alla compagnia assicurativa della parte responsabile del sinistro. 

La principale differenza tra le due procedure, quindi, riguarda chi si occupa di liquidare il danno: ossia la compagnia della parte responsabile oppure la propria compagnia assicurativa.

  • Con il risarcimento diretto, infatti il danneggiato si rivolge alla propria assicurazione, che poi recupera l’importo dalla compagnia del responsabile tramite un meccanismo di rimborso tra compagnie;
  •  Con il risarcimento ordinario, la richiesta viene fatta direttamente all’assicurazione della controparte, con tempi spesso più lunghi.

I vantaggi del risarcimento diretto sono senza dubbio: 

  • i tempi più rapidi
  • la minore burocrazia per l'assicurato
  • la possibilità di gestire il sinistro interamente con la propria compagnia senza dover trattare con la compagnia della controparte

Risarcimento diretto e risarcimento in forma specifica

Il risarcimento in forma specifica (RFS) è una modalità che prevede la riparazione del veicolo presso una carrozzeria convenzionata, anziché il rimborso in denaro. Questa formula ha senza dubbio alcuni vantaggi per l'assicurato:

  • Riduzione del premio 
  • Riparazione garantita dalla compagnia

Ma la formula del risarcimento in forma specifica presenta anche alcune limitazioni

  • Non si può scegliere liberamente dove riparare il veicolo
  • La valutazione del danno viene effettuata dalla compagnia assicurativa
  • Il veicolo potrebbe rimanere fermo a lungo

Quando conviene il risarcimento diretto?

La procedura di risarcimento diretto è generalmente più conveniente, in quanto semplifica e accelera la gestione dei sinistri.

Poter trattare direttamente con la propria compagnia è un vantaggio in termini di trasparenza e velocità. Inoltre, si evitano possibili problematiche legate alla compagnia della controparte, che potrebbe ritardare il pagamento o contestare il risarcimento.

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