Relazione annuale ARERA 2023: tutte le novità sull'energia

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Relazione Annuale Arera 2023

Prezzi di gas ed elettricità alle stelle, consumi energetici ridotti e un inarrestabile passaggio degli utenti al mercato libero: è questa la fotografia della situazione dei mercati energetici italiani scattata dalla Relazione Annuale 2023 di ARERA.

Mercato energetico in Italia

Il 2022 è stato un anno decisamente complicato per i consumatori, che hanno visto i prezzi del gas e dell’elettricità subire un incremento considerevole a causa della crisi energetica innescata dall'invasione russa in Ucraina. E, come confermato anche dalla Relazione Annuale 2023 stilata da ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - questo shock ha avuto un impatto anche sul consumo di energia.

Che cos’è la Relazione Annuale ARERA

La Relazione Annuale ARERA 2023 è il resoconto pubblicato da ARERA con cui vengono forniti i dati sul mercato luce e gas relativo all’anno precedente. L’ultimo è stato pubblicato a luglio 2023 e presenta informazioni sul mercato luce e gas relativo all’anno solare 2022.

Una stagione invernale, dunque, caratterizzata da consumi sotto alla media, non solo per i costi incontenibili di luce e gas. Anche le temperature invernali insolitamente miti hanno fatto la loro parte, così come le misure adottate dal Governo per far fronte alla crisi energetica riducendo l'impiego di energia.

Nonostante una crescita del PIL del 3,7%, il consumo interno lordo di energia è diminuito del 4,6% a 146,6 Mtep rispetto all'anno precedente, mentre i consumi finali energetici sono scesi del 3,7% a 109,3 Mtep. Ciò ha causato una concreta diminuzione dell'intensità energetica, che è passata da 91 a 84 tep/M€ di PIL nel corso dell'anno.

Consumi di energia elettrica nel 2022

La Relazione annuale sottolinea una riduzione dei consumi elettrici per il 2022 pari all’1,1%.

  • Come cambiano i consumi energetici
  • Industria (-3,9%)
  • Residenziale (-2,8%)
  • Agricoltura (-1,7%)
  • Settore terziario (+4%)

La produzione nazionale ha soddisfatto la domanda per poco più dell’86%, in linea con i valori del 2021 ma non con quelli del 2020, quando la produzione nazionale toccava il 90%.

La produzione nazionale lorda è passata dai 289,1 TWh del 2021 ai 286,9 TWh del 2022.

Il mix energetico ha visto una preponderanza della produzione termoelettrica, aumentata del 7,9%. La crisi del gas ha poi inciso la produzione da solidi (+84,9%), da prodotti petroliferi (+91,5%) e da altre fonti di energia (+38,6%).

L’emergenza idrica che ha riguardato il nostro Paese nel 2022 ha frenato la produzione di energia idroelettrica, scesa del 37,8%. Ciò ha determinato, in generale, una diminuzione del peso delle rinnovabili nel mix energetico (-13,9%), sebbene il fotovoltaico sia cresciuto del 12,3%. Rispetto al 2021 è diminuita anche la generazione da bioenergie (-8,5%), da eolico (-1,8%) e da geotermico (-1,7%).

Le rinnovabili hanno contribuito per circa il 35% al mix della produzione elettrica nazionale, meno che nel 2021 (quando tale quota era del 40%).

Gas: contrazione dei consumi e aumento delle importazioni di GNL

La crisi geopolitica ha accentuato l'urgenza di ridurre la dipendenza del nostro Paese dalle forniture di gas russo. Per questa ragione, il 2022 è stato segnato da una contrazione dei consumi di gas naturale.

Nel 2022 il consumo netto di gas naturale è diminuito di 7,5 miliardi di metri cubi: il nostro Paese ha consumato 67,3 miliardi di metri cubi (-10% rispetto al 2021).

Il consumo di gas è calato in tutti i settori, a partire da quello industriale (-15,5%) e della generazione termoelettrica (- 4,1%), passando per quello del “Commercio e servizi (- 15%). Sono scesi anche i consumi di gas per i trasporti (-18%) e del settore domestico, che hanno registrato una flessione del 13,5%.

Continua a calare la produzione di metano che, nel 2022, ha toccato il - 2,7%. Al contrario, il grado di dipendenza dell’Italia dalle forniture estere è salito alla quasi totalità 99% (dal 93,5% del 2021). Va segnalato il crollo delle importazioni di metano dalla Russia, che dal 40% nel 2021 si sono assestate a poco meno del 20% del totale delle importazioni.

  • Da chi importiamo gas?
  • Algeria 36%
  • Russia 19.5%
  • Azerbaigian 15%
  • Qatar 10%
  • Norvegia 8,6%
  • Libia 4,3%
  • Stati Uniti 4%
L’88% del gas gnl importato è giunto via nave nel nostro Paese, principalmente da Qatar, Algeria e Stati Uniti.

Elettricità: cresce il mercato libero

Il mercato libero continua a registrare un trend di crescita, sia per quanto riguarda l’acquisto di energia che per il gas.

  1. Energia Elettrica: Rispetto al 2021, i punti domestici serviti nel mercato libero sono ormai saliti al 69,3% (dato aggiornato a marzo 2023).
  2. Gas: Nel 2022 la quota delle famiglie che hanno acquistato il gas nel servizio di tutela è scesa al 33,2%.

Per quanto riguarda l'elettricità, le offerte a prezzo fisso sono risultate, nel 2022, l’opzione preferita dagli utenti italiani, con il 76,7% dei clienti domestici che ha scelto questo contratto.

Trend di switching

Il trend di switching è aumentato sia per la luce che per il gas, rivelando un atteggiamento piuttosto dinamico dei consumatori italiani: per quanto riguarda l’energia elettrica, il 17,9% dei clienti ha cambiato fornitore almeno una volta nel corso dell'anno. Vale lo stesso per il gas, con un tasso di switching del 13,7% (nel 2021 era all’11,6%).

Principali fornitori in Italia

Enel Energia rimane il principale operatore del mercato elettrico italiano, con una quota del 36,2% nel 2022. Tuttavia, si è registrata una crescita minore rispetto agli anni precedenti. Altri operatori, come il gruppo A2A, stanno emergendo come attori rilevanti.

Per quanto riguarda il gas, la concentrazione nel mercato della vendita finale è lievemente aumentato: i primi tre gruppi controllano il 44,3%, nel 2021 era pari al 43,4%. Eni Plenitude si conferma principale operatore, seguito da Edison e Enel Energia.

Bonus e sostegno per l’acquisto di energia

Nonostante gli interventi dell’Authority per ridurre la bolletta finale dei consumatori domestici italiani, i prezzi del gas sono rimasti più alti rispetto alla media dell'area euro.

In ogni caso, il 2022 è stato anche il secondo anno di attuazione del regime di riconoscimento automatico dei bonus sociali, il che ha portato a un significativo aumento del numero di bonus erogati.

  • Distribuiti 6.207.263 bonus
  • 3.766.105 bonus elettrici (+ 51,4% rispetto al 2021)
  • 2.441.158 bonus gas (+ 58,7%)

In totale, questi bonus hanno rappresentato un valore totale di oltre 2.162 milioni di euro, di cui circa 1.313 milioni di euro destinati ai bonus elettrici e circa 849 milioni di euro per i bonus gas diretti.

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