Il Canone RAI 2024 a 70€: chi può essere esonerato?

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Canone Rai 2024

Nel 2024, il Canone RAI costa di meno: invece che 90 euro, i cittadini italiani dovranno pagare 70 euro, ma sarà ancora accreditato in bolletta. Come viene calcolato e chi è esentato dal pagamento di questo tributo?

Canone RAI: perché costa meno?

È uno dei tributi più odiati dai cittadini italiani, che hanno ben accolto la notizia di uno sconto in bolletta: per il 2024, il Canone RAI passa da 90 euro a 70 euro. La misura è stata inserita nella legge di bilancio.

Lo sconto di 20 euro sul Canone RAI è una misura inclusa nella Legge di Bilancio 2024.

Come si paga il Canone?

Dal 2016, il pagamento del Canone RAI avviene tramite addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno.

Anche nel 2024 il Canone RAI verrà addebitato in bolletta in 10 rate, da gennaio a ottobre, ciascuna dal valore di 7 euro.

Nel caso in cui nessun componente della famiglia anagrafica tenuta al versamento sia titolare di un contratto elettrico domestico residenziale, il pagamento deve essere effettuato tramite modello F24 entro il 31 gennaio. Esiste anche la possibilità di addebito sulla pensione, richiedibile entro il 15 novembre dell'anno precedente.

Perché il Canone è nella bolletta elettrica?

Nel 2016 il Canone RAI è stato accorpato alla bolletta a seguito della legge di stabilità del Governo Renzi: a causa dell’alto tasso di evasione di questa imposta, già nel 2006 si era ipotizzato di inserirla nella fattura della luce. Secondo l’ex amministratore delegato RAI, Carlo Fuortes, questa misura sarebbe riuscita a portare il tasso di evasione dal 27% al 5%, portando in cassa sette milioni di paganti in più.

Con l'inclusione del Canone RAI in bolletta, nel 2016, è stato introdotto il concetto di “presunzione di detenzione”: significa, in breve, che con la sottoscrizione di un contratto di energia elettrica si presume che l’utente abbia anche una tv.

Non possiedi una tv?

Per richiedere l’esonero dal Canone compilando la dichiarazione sostitutiva che puoi scaricare qui.

Ricordiamo che la dichiarazione sostitutiva ha validità annuale: ogni anno è, dunque, necessario riconsegnare il modulo per confermare di non essere in possesso di un apparecchio tv.

Esenzioni dal Pagamento del Canone TV

Probabilmente ti starai chiedendo se anche tu, che non sei interessato ai canali della tv pubblica, sei obbligato a pagare il Canone RAI. La risposta è sì. Anche se non guardi i canali RAI ma possiedi un televisore, sei comunque tenuto a pagare il Canone in quanto questa imposta dipende dal possesso di un apparecchio in grado di ricevere il segnale audio e video della televisione digitale terrestre o satellitare e non da ciò che guardiamo in tv.

Tuttavia, se è vero che chiunque possieda un apparecchio in grado di ricevere il segnale è tenuto a pagare il Canone, alcune categorie possono chiedere l’esenzione. In primo luogo, i contribuenti titolari di un'utenza elettrica per uso domestico residenziale possono dichiarare l'assenza di un televisore nelle abitazioni intestate, evitando così l'addebito.

I cittadini ultrasettantacinquenni con un reddito annuo complessivo non superiore a 8.000 euro - fino alla Legge di Bilancio del 2020 il limite di reddito era fissato sui 6.713 euro - senza conviventi con reddito proprio, possono presentare una dichiarazione sostitutiva per essere esonerati dal pagamento del Canone RAI. L'esenzione si applica se nella residenza sono presenti uno o più apparecchi televisivi e spetta per l'intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell'anno stesso.

Diplomatici, funzionari consolari e personale di organizzazioni internazionali, così come militari stranieri in base a specifiche convenzioni internazionali, sono anch'essi esenti dal pagamento del Canone RAI.

  • Ricapitolando: chi può chiedere un’esenzione?
  • Cittadini intestatari di utenza elettrica residenziale che non detengono apparecchi televisivi.
  • Ultra 75enni con reddito annuo proprio e del coniuge inferiore 8.000 euro.
  • Militari delle Forze Armate Italiane, limitatamente agli apparecchi di uso comune destinati a visione collettiva in ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate.
  • Militari appartenenti alla Forze Nato, di cittadinanza straniera.
  • Agenti diplomatici e consolari, dei Paesi che in condizione di reciprocità a loro volta esonerino i loro colleghi italiani da eventuali obblighi analoghi.
  • Rivenditori e riparatori TV, che esercitano l'attività di riparazione o commercializzazione di apparecchiature di ricezione radio televisiva.
  • Imbarcazioni da diporto, purché però non siano adibite all'esercizio di attività commerciali, che determina quindi il pagamento del canone speciale.
  • Radio, collocate esclusivamente presso abitazioni private.
  • Autoradio.

Il Canone può essere rimborsato?

Può capitare che un utente si ritrovi ad aver indebitamente pagato il Canone RAI addebitato in bolletta anche se non dovuto. In tal caso, si può certamente chiedere il rimborso.

Devi chiedere il rimborso del Canone RAI addebitato in bolletta?

Compila il modulo dell’Agenzia delle Entrate che puoi scaricare qui.

L’istanza di rimborso può essere presentata in via telematica dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati, mediante la specifica applicazione web. Oppure, può essere presentata, insieme a un valido documento di riconoscimento, a mezzo del servizio postale con raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 - 10121 Torino.

RAI, in che modo verrà finanziata?

La domanda sorge spontanea: lo sconto sul Canone peserà sul servizio pubblico? In realtà, meno di quanto si possa pensare. Se, infatti, la perdita determinata dalla riduzione del costo del Canone RAI sia stata stimata di circa 440 milioni, la legge di bilancio ha previsto anche un intervento statale straordinario pari a 430 milioni di euro per garantire sufficienti flussi di risorse economiche alla tv pubblica italiana:

Per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale, nell’ambito delle iniziative, previste dal contratto di servizio nazionale tra la società RAI-Radiotelevisione italiana S.p.A. e il Ministero delle imprese e del made in Italy, di ammodernamento, sviluppo e gestione infrastrutturale delle reti e delle piattaforme distributive, nonché di realizzazione delle produzioni interne, radiotelevisive e multimediali è riconosciuto alla società un contributo pari a 430 milioni di euro per l’anno 2024. Il suddetto contributo è erogato in tre rate di pari importo nei mesi di gennaio, marzo e giugno.

Articolo 20Legge di Bilancio 2024

In altre parole, ciò che non paga il singolo cittadino in maniera diretta attraverso il versamento del Canone, verrà comunque compensato con fondi extra provenienti dalle tasse.

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