Dal 5G Indoor al progetto #Roma5G: ultime novità e nuovi trend

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Sviluppi 5G
Scopri gli ultimi aggiornamenti a riguardo della moderna tecnologia di rete mobile

Cosa sta succedendo in materia di 5G? Percorriamo gli ultimi sviluppi sulla copertura di questa nuova tecnologia con un focus sul 5G indoor, osserviamo la rapida crescita degli abbonamenti di questo tipo e parliamo del progetto #Roma5G votato all'ampliamento della copertura nella Capitale.

L'Importanza del 5G Indoor per lo Sviluppo del Paese

La tecnologia 5G rappresenta un'importante leva di crescita per le aziende delle telecomunicazioni interessate a espandere l'offerta di servizi e migliorare l'esperienza dell'utente finale. Tuttavia, vi sono alcuni ostacoli da superare per spingere avanti la roadmap della quinta generazione di reti mobili.

Uno dei punti focali riguarda il ruolo e l'importanza del 5G indoor, ossia la connettività ad alta velocità ottenuta con il posizionamento di antenne all'interno di grandi edifici, nei quali il segnale 4G potrebbe non essere efficiente ed in cui sono ancora presenti aree senza copertura, come sotterranei o zone con strutture di grandi dimensioni che limitano le prestazioni del collegamento radiomobile.

Secondo stime Ericsson, infatti, circa l'80% dei dati mobili viene generato in ambienti chiusi, ma gli edifici attualmente serviti dalla connettività indoor non sono sufficienti a coprire questo fabbisogno. Tanto che, già da diverso tempo, l'azienda svedese ha ideato prodotti che permettono soluzioni scalabili e facilmente distribuibili, in luoghi come aeroporti, grandi uffici o alberghi, fabbriche, stadi e stazioni ferroviarie.

In Italia, inoltre, ci sono anche altri ostacoli da prendere in considerazione, tra cui i limiti elettromagnetici imposti dalla normativa. Il nostro Paese, infatti, possiede la legislazione più restrittiva in questo campo e l'adeguamento ai parametri europei potrebbe accelerare la realizzazione delle reti, portando benefici all'economia nazionale.

A novembre scorso, la Conferenza delle Regioni ha richiesto al Governo una modifica della normativa italiana sulle emissioni elettromagnetiche al fine di favorire la transizione digitale verso il 5G, ritenendola fondamentale per lo sviluppo delle imprese sul territorio.

Anche il presidente di Asstel, Massimo Sarmi, ha ribadito la necessità di una revisione di tali limitazioni:

È un intervento atteso da anni che assume oggi un'importanza ancor più centrale per gli obiettivi del PNRR. Le istituzioni prendano in carico un processo ordinato di revisione delle regole.

In Crescita gli Abbonamenti 5G: i Dati Omdia

Nel frattempo, l'ultimo rapporto pubblicato da Omdia, una società di consulenza con sede a Londra, specializzata nella copertura globale di telecomunicazioni, media e tecnologia, prevede che entro il 2027 gli abbonamenti al servizio 5G saranno quadruplicati rispetto al 2022, passando da 1,5 miliardi a 6 miliardi in tutto il Mondo.

La crescita sarà sostenuta dal numero maggiore di dispositivi in grado di supportare il nuovo standard di rete mobile e dal fatto che gli operatori proporranno tariffe sempre più convenienti grazie all'incremento della concorrenza.

5g

Secondo l'analisi Omdia, nel 2022 sono stati registrati 455 milioni di nuovi abbonamenti rispetto all'anno precedente, con una crescita di circa il 14% per trimestre. Il Nord America si posiziona al primo posto nella graduatoria, contando complessivamente 119 milioni di abbonati e una penetrazione del 32% nel mercato locale.

Per quanto riguarda l'Italia, in base ai dati forniti da Open Signal, ci troviamo all'undicesimo posto per velocità delle reti 5G, con una media di 107,3 Mbps in download. La Svezia è in testa alla classifica con 325,8 Mbps come velocità di download su rete 5G, mentre il nostro Paese viene preceduto da Norvegia, Francia, Svizzera, Irlanda, Spagna, Germania, Olanda e Regno Unito.

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L'Avvio del Progetto #Roma5G per la Copertura della Capitale

Intanto, il Comune di Roma ha recentemente avviato un bando di gara per l'aggiudicazione del progetto #Roma5G, un partenariato pubblico-privato che mira a dotare la città di una rete di nuova generazione, includendo connettività Wi-Fi e IoT nelle linee della metropolitana e nei luoghi pubblici.

Gli investimenti previsti ammontano a un totale di 97,7 milioni di euro, di cui 33,3 milioni a carico del Comune attraverso una concessione venticinquennale del valore di 507,7 milioni di euro.

La proposta iniziale è stata presentata da Bai Communications, una società controllata dal fondo pensione canadese Cppib, che possiede investimenti attivi in Europa per un totale di 61,5 miliardi di euro. Bai Communications è specializzata nelle infrastrutture condivise e ha già implementato soluzioni di connettività avanzata in città come New York e Londra.

Il bando di gara scadrà il 5 giugno alle 12:00 e le offerte dovranno includere la copertura di tutte le linee della metropolitana, tunnel e stazioni, nonché la copertura in 4G e 5G della città, basata su "small cells", con oltre 1.500 punti di presenza che potranno ospitare tutti gli operatori mobili, per un totale di oltre 6.000 punti di propagazione del segnale.

Il progetto prevede anche lo sviluppo di un servizio Wi-Fi gratuito del Comune, con circa 850 punti di accesso nelle piazze e nelle vie della città, oltre a una rete di 5.000 telecamere e 6.400 sensori IoT in tutta l'area urbana.

La Limitazione del Governo Italiano ai Fornitori Cinesi

In contemporanea, il Governo italiano ha imposto restrizioni sull'uso di fornitori cinesi nel contesto del 5G. Attraverso quattro decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, l'Esecutivo ha autorizzato, con prescrizioni o raccomandazioni più leggere, i piani annuali relativi ai contratti e alle forniture presentati dagli operatori.

5g

Si è, inoltre, prescritta a Fastweb la diversificazione dei fornitori per quanto riguarda gli apparati di accesso alla rete forniti da Huawei e ZTE. Si prevede, quindi, un riequilibrio a favore di produttori europei.

Queste restrizioni sulla presenza cinese sono motivate dalla necessità di ridurre i rischi per quanto riguarda la sicurezza informatica. Il Governo ha, infatti, la facoltà di imporre tali misure grazie allo strumento del "Golden power", il quale disciplina l'uso di poteri speciali nei settori strategici.

Precedenti DPCM avevano già imposto limiti simili a Zefiro Net, una joint venture tra WindTre e Iliad, relativi agli acquisti per l'implementazione, la gestione e la manutenzione della rete 5G.

Analoghe restrizioni sono state applicate a Fastweb, Vodafone, WindTre e Opnet in aggiornamenti dei piani annuali lo scorso novembre. Queste misure sono parte di un'azione più ampia allo scopo di garantire la sicurezza e la protezione delle reti 5G nel contesto italiano, riducendo la dipendenza da fornitori cinesi e promuovendo l'utilizzo di produttori europei.

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