Amazon entra nel settore della Telefonia con Boost Mobile

Aggiornato in data
min di lettura
Risparmia Internet con SelectraRisparmia Internet con Selectra

Cambia operatore: Fibra fino a 2,5 Giga da 22,73 €/mese

Offerta in scadenza. Chiedi info: servizio gratuito e senza impegno.

Risparmia Internet con SelectraRisparmia Internet con Selectra

Cambia operatore: Fibra fino a 2,5 Giga da 22,73 €/mese

Offerta in scadenza. Chiedi info: servizio gratuito e senza impegno.

Amazon entra nella telefonia mobile

C’è più di qualche rumor che suggerisce il fatto che Amazon e Jeff Bezos siano interessati all’acquisizione di Boost Mobile. Secondo ulteriori indiscrezioni, Bezos potrebbe aver già aperto la trattativa T-Mobile Us e Sprint Corp per una eventuale acquisizione.

  • In breve
  • Amazon diventa operatore telefonico e valuta l'acquisizione dello spettro wireless di Boost, marchio di proprietà di Sprint Corp. (totale 4,5 mld USD)
  • Bezos scommette sulle sfide del domani. Digital automation, 5G e reti cloud

Amazon si lancia nella telefonia mobile

Ebbene sì, l’espansione di Amazon non conosce limiti e, ora, il colosso mira a diventare operatore telefonico mobile. Sì, Bezos e il suo famosissimo e-commerce online cercano sempre di cambiare pelle e aprire il business a nuovi orizzonti. Bezos ha messo gli occhi sul servizio Boost, di proprietà di Sprint Corp che sarà venduto come condizione per la fusione con T-Mobile. L’operatore ha 8 milioni di clienti stimati (fonte: Cowen) e il deal potrebbe includere lo spettro wireless per comunicazioni senza fili per un valore totale della transazione di 4,5 miliardi di dollari. Sempre secondo Cowen, la sola Boost varrebbe 3 miliardi di dollari. Insomma, si parla di cifre da misure correttive di uno stato come l'Italia.

Sapevi che... Amazon doveva chiamarsi “Cadabra” per un tocco magico in più… L’avvocato di Bezos, Todd Tabert, fece presente che il sound inglese del nome si accostava troppo alla parola “cadavere”. A quel punto Bezos decise di chiamarla Amazon, come il fiume più lungo del mondo

L’antitrust americano detta le regole per una transizione

L’antitrust americano ha deciso di ridurre la fetta di utenza del settore telefonia mobile legato alle schede prepagate e ha quindi imposto la vendita di Boost a seguito di fusione tra Sprint Corp e T-Mobile Us. È sempre doveroso ricordare che Amazon già offre il servizio di chiamata telefonica attraverso la gamma dei propri assistenti vocali Alexa. Invece, acquisendo Boost, Amazon potrebbe usare per almeno sei anni la nuova rete T-Mobile derivante dalla fusione Sprint Corp + T-Mobile Us, un po’ come accaduto in Italia per Iliad con le reti Wind/Tre.

La strategia di Amazon spiegata

Amazon è ormai un colosso di dimensioni planetarie e ha mani in pasta in quasi tutte le attività del commercio tra cui prodotti e beni, libri, food, contenuti video e musica in streaming. Insomma, Amazon è già vincitrice su tutti i versanti. Quindi qual è il senso di acquisire un marchio importante come Boost nel settore mobile?

Amazon sta senza alcun dubbio cercando di crescere nel settore wireless per consolidare i propri servizi cloud. Non solo questo! Il colosso ha senz’altro ben chiaro che le reti 5G di prossima generazione dovranno cambiare la tecnologia nel giro di pochissimi anni. Questo significa che il “venditore di libri” e di prodotti digitali potrebbe essere in grado di competere, in un futuro non troppo remoto, con gestori di cloud “avversari” come Microsoft. E non è ancora tutto!

Sapevo che all’età di 80 mi sarei guardato indietro e pentito di non aver partecipato a questa cosa chiamata “Internet”. Jeff Bezos

Secondo Colby Synesael, analista di Cowen, il fatto che Amazon voglia diventare un gestore wireless è un pensiero ancora troppo riduttivo. La spiegazione sta nel fatto che l’azienda stia mostrando sempre più interesse per il settore della “vehicle automation”, la cui intelligenza artificiale utilizzerà pienamente reti cloud.

In futuro, certamente altri campi prevederanno l’utilizzo del cloud. Oltre alle automobili, nel campo dell’assistenza sanitaria e previdenziale ci si servirà sicuramente di tali metodologie, utilizzando reti 5G (leggi anche "5G: a che punto siamo in Italia?"). E se queste informazioni transitassero sul cloud di Amazon e il colosso potesse memorizzarne i dati? Se Amazon potesse avere pieno controllo sia sulla rete wireless che sul cloud, saprebbe certamente “a chi vendere cosa”, ancor meglio di quanto non faccia già. Tutto questo sarebbe un vantaggio verso un qualsiasi potenziale concorrente. 

La guerra all'ultimo dato è appena iniziata! Molto dipenderà da quali direzioni prenderà il 5G, certo è che Amazon si aspetta che il 5G possa diventare il fulcro dei servizi cloud del domani... 

Le ultime News Internet