I 96 Prezzi al Giorno del PUN: Nuova Rivoluzione nel Mercato Energetico
Quali sono le migliori offerte luce e gas di oggi, 06/10/2025?
👇Servizio gratuito attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 9 alle 13.
Quali sono le migliori offerte luce e gas di oggi, 06/10/2025?
👇Il nostro contact center è momentaneamente chiuso. Confronta le offerte luce e gas o scegli quando essere ricontattato.

Dal 1° ottobre 2025, il modo in cui tutti siamo abituati a calcolare il costo dell'energia elettrica in Italia e in Europa ha subito una trasformazione importante: è cambiato il meccanismo di determinazione dei prezzi di mercato. L'era del prezzo orario unico nazionale (il vecchio PUN) si è ufficialmente conclusa; il mercato si è frammentato ora in 96 intervalli giornalieri, ciascuno della durata di 15 minuti. Ogni quarto d’ora ha un costo dell’energia differente, introducendo l'utente finale in un panorama di maggiore complessità e volatilità, dove il risparmio o la spesa extra sono immediatamente percepibili.
Addio vecchio PUN. Benvenuto nuovo PUN!
L'introduzione dei prezzi dell'energia ogni 15 minuti porta alla scomparsa del PUN storico: il vecchio PUN, considerato come la media nazionale di prezzo dell'energia elettrica, inizia a essere sostituito dal PUN zonale (il prezzo della zona di mercato in cui si vive).
La Necessità Tecnica e la Spinta Europea
Questa nuova rivoluzione nel mercato energetico nasce da un'esigenza strutturale legata principalmente alla crescente integrazione delle fonti rinnovabili. Solare ed eolico producono delle quantità di energia variabili lungo l'arco della giornata. Un prezzo dell'energia che cambia solo ogni ora non è più in grado di riflettere la reale dinamica di domanda e offerta. La nuova granularità permette, infatti, un adeguamento dei costi quasi in tempo reale:
- i picchi di produzione porterebbero a dei cali di prezzo;
- una bassa offerta, invece, li farebbe salire.
In questo modo, il mercato è più preciso ma anche intrinsecamente più imprevedibile.
Questo cambiamento rappresenta, in termini tecnici, l'implementazione del Market Time Unit (MTU) a 15 minuti nel sistema SDAC (Single Day-Ahead Coupling), attuato su tutte le zone di offerta e i confini europei. Questa mossa risponde alle direttive europee volte a creare un unico mercato paneuropeo transfrontaliero dell’elettricità, con l'obiettivo di massimizzare il benessere sociale e allocare in modo più efficiente la scarsa capacità di trasmissione transfrontaliera. L'efficienza di trading che ne deriva dovrebbe aumentare la liquidità e ottimizzare l'uso delle risorse di generazione in tutto il continente.
Cosa Sta Succedendo (e Perché Ora)?
La trasformazione è avvenuta in due fasi cruciali per l'Italia, guidate dalle direttive europee (Clean Energy Package) e gestite da ARERA e Terna, con l'obiettivo di integrare meglio l'energia rinnovabile intermittente e aumentare l'efficienza:
- Il Dettaglio Interno (Gennaio 2025): il sistema italiano ha adottato il periodo di bilanciamento (ISP) a 15 minuti. Questo ha reso il costo per gli operatori (e i mercati infragiornalieri) quartorario.
- L'Integrazione Europea (1° Ottobre 2025): è stata implementata l'unità di tempo di mercato (MTU) a 15 minuti anche nel Single Day-Ahead Coupling (SDAC), il meccanismo che accoppia i mercati europei per il giorno prima. Questo finalizza la transizione, rendendo il prezzo all'ingrosso (quello che i fornitori di energia usano come riferimento) un mosaico di 96 valori al giorno in tutta Europa.
Il Doppio Impatto Italiano: PUN e Zonalizzazione
In Italia, questa rivoluzione dei 96 prezzi dell'energia elettrica al giorno è combinata con un altro cambiamento storico: l'evoluzione del Prezzo Unico Nazionale (PUN).
Il costo dell'energia, in particolare, non viene più calcolato su una media omogenea per tutta l'Italia ma riflette i costi reali di produzione e i vincoli di trasmissione della specifica zona di mercato in cui ci si trova (Nord, Centro-Sud, Sud, Isole, ecc). Ne abbiamo parlato qui.
Cosa comporta questo?
- Rischio zonale: se si vive in una zona con problemi strutturali di congestione o scarsità di offerta, il prezzo base dell'energia elettrica tenderà a essere più alto.
- Volatilità quartoraria: su questo prezzo zonale si innesta la volatilità dei 96 prezzi giornalieri.
In pratica, il mercato ora ci chiede: dove consumi e quando? Per risparmiare, quindi, non basta più spegnere: bisogna iniziare a programmare.
PUN ogni 15 minuti: chi vince e chi, invece, deve agire?
La nuova era del PUN ogni 15 minuti premia la flessibilità e l'automazione; tende a penalizzare, invece, la passività.
Categoria | Possibile Strategia |
---|---|
Vincitori: Gli utenti attivi e automatizzati, in grado di spostare i carichi o generare energia in loco. | Sfruttare l'energia immagazzinata quando i prezzi sono alti (prelievo) e vendere l'eccesso quando i prezzi sono bassi (immissione). |
Protetti: Utenti che hanno scelto la sicurezza rispetto all'opportunità di massimizzare il risparmio. | Scegliere offerte a prezzo fisso: sono maggiormente protette dalla volatilità dei 96 prezzi. Lo svantaggio, però, sta nel non poter beneficiare dei cali di prezzo. Può essere una strategia utile per chi non può essere flessibile. |
Devono agire: Utenti a prezzo variabile (indicizzato) con consumi rigidi | Clienti con tariffe a prezzo variabile ma con scarsa flessibilità. Se si ha un'offerta a prezzo indicizzato e scarsa flessibilità di adattare e programmare i propri consumi direttamente il rischio di subire la volatilità dei prezzi energetici diventa molto più concreto. |
Resta aggiornato sull'andamento del PUN e PSV!
Scopri e iscriviti al nostro canale WhatsApp!
La Batteria ad Accumulo: una Piccola Assicurazione contro i 96 Prezzi
Proviamo a immaginare il nuovo mercato elettrico con i suoi 96 prezzi che cambiano ogni quarto d'ora come una montagna russa: a volte il costo dell'energia (il PUN zonale) tocca picchi altissimi, a volte sprofonda quasi a zero.
Per l'utente tradizionale, questi picchi possono essere un problema soprattutto se non si ha la possibilità di gestire i propri consumi energetici. Ma per il Prosumer con Accumulo (cioè chi produce energia, tipicamente col fotovoltaico, e la immagazzina in una batteria), i picchi possono diventare un'opportunità di guadagno e risparmio.
In che modo?
1. Evitando di acquistare l'energia elettrica quando è cara: il ruolo primario della batteria è quello di fare da scudo protettivo. La chiave non è più solo spegnere le luci ma non dover mai acquistare energia quando è costosa.
Quando torniamo a casa la sera (tra le 18:00 e le 20:00) tendiamo ad accendere la lavatrice, il forno, l'aria condizionata. Il consumo di energia elettrica sale e, di conseguenza, il prezzo aumenta. Invece di prelevare in quel momento l'elettricità dalla rete a prezzo di picco, il Prosumer attinge semplicemente dalla sua batteria che è stata caricata gratis a mezzogiorno grazie all'impianto fotovoltaico. Questo si chiama autoconsumo massimizzato ed è uno dei modi più efficaci per tagliare i costi in questo scenario.
2. Vendere l'energia elettrica in eccesso al momento giusto: qui entra in gioco l'aspetto più "smart" perché conoscendo in anticipo l'andamento dei prezzi dell'energia elettrica ogni 15 minuti durante la giornata è possibile programmare l'immissione dell'energia in eccesso nella rete al momento giusto (per esempio, nei momenti di picco serale), massimizzando i ricavi.
3. Infine, se si possiedono dispositivi o elettrodomestici smart, si può programmare il loro avvio in modo ancora più granulare, nel preciso quarto d'ora in cui i prezzi sono al minimo, assicurandosi che se la batteria dovesse scaricarsi il prelievo dalla rete sia il più economico possibile.
Gli utenti sprovvisti di strumenti di automazione, sistemi di accumulo o persino della competenza per monitorare i prezzi, purtroppo, rischiano di subire passivamente le oscillazioni. Questo svantaggio tende a colpire in modo sproporzionato le fasce di popolazione con minori risorse (anziani, famiglie a basso reddito) o le piccole attività senza capacità di pianificazione avanzata, lasciandole più esposte ai rincari.
Meglio prezzo fisso o variabile?
Rispondere a questa domanda non è semplice perché dipende dai propri consumi e dalla possibilità, eventualmente, di cambiare le proprie abitudini.
- il prezzo fisso, se non si ha la possibilità di programmare i consumi in modo efficace, assicura maggiore protezione dagli aumenti in bolletta.
- con il prezzo variabile, il rischio di vedere degli aumenti in bolletta è più concreto soprattutto se non si ha la possibilità di programmare e organizzare i propri consumi. Se si ha la possibilità di adattare i propri consumi energetici all'andamento dei prezzi, invece, questo tipo di tariffe possono aiutare a risparmiare.
Gli esperti energia di Selectra.net sono a tua disposizione gratuitamente e senza alcun impegno a fornirti tutte le indicazioni sul tuo contratto di energia elettrica. Puoi contattarli al numero 02 947 553 39al numero 02 947 553 39prendendo un appuntamento.
Come essere più efficienti (e risparmiare)?
Talvolta anche un semplice timer per la lavastoviglie, la lavatrice o per la ricarica dell'auto elettrica può fare la differenza perché permette di spostare i carichi dal picco (solitamente serale) ai momenti di prezzo più basso (spesso la notte o la metà del giorno).
La cosa più importante è essere consapevoli del proprio contratto e dei propri consumi. Se si ha la possibilità di essere flessibili con il consumo energetico anche le offerte a prezzo variabile possono essere delle ottime alleate del risparmio. In questo caso è importante essere consapevoli dell'andamento del prezzo dell'energia elettrica durante la giornata.
Se si ha la possibilità, può sicuramente essere il momento giusto per valutare l'installazione di un impianto fotovoltaico in modo da iniziare a usare in modo ancora più vantaggioso la variabilità dei prezzi dell'energia elettrica.