Crisi Energetica 2022: le misure varate dai governi europei

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Crisi energetica 2022: le misure adottate

Con la ripresa della domanda di carbone, petrolio e gas naturale dopo il calo dovuto alla pandemia da coronavirus, che ha notevolmente rallentato la produzione industriale, l'intero continente europeo è alle prese con una delle più gravi crisi energetiche degli ultimi anni.

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In particolar modo lo squilibrio tra l'elevata domanda e la bassa offerta di gas (basti pensare che da maggio dell’anno scorso la Russia ha ridotto del 25% le proprie forniture verso i paesi europei) e la disattesa produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha generato un'impennata del prezzo del gas e di conseguenza dell'energia elettrica in quanto prodotta principalmente dal gas naturale. A fronte di tutto ciò per contrastare l'aumento dei prezzi che ricadono direttamente sulle bollette dei consumatori, i singoli paesi europei sono alle prese con diverse misure di contenimento. 

Crisi energetica 2022: misure dei governi europei
Paese Misura di Contenimento
Francia intervento diretto volto a limitare la crescita della tariffa regolata per l'elettricità e il gas;
Spagna alleggerimento del carico fiscale in bolletta e potenziamento del bonus sociale;
Italia azzeramento degli oneri di sistema in bolletta, taglio dell'IVA per il gas con una aliquota unica del 5%, espansione del bonus sociale e l'introduzione della possibilità di rateizzare le bollette senza interessi;
Portogallo blocco di qualsiasi aumento dei prezzi dell'elettricità per i consumatori domestici sul mercato regolato nel 2022;
Belgio riduzione dell'IVA sull'elettricità dal 21% al 6% e focus specifico sui clienti meno abbienti;
Germania intervenuto sulle imposte: la cosiddetta EEG-Umlage, una tassa utilizzata per lo sviluppo di fonti rinnovabili, è stata ridotta per tutti senza limitazioni da 0,065€/kWh a 0,0372€/kWh dall'inizio dell'anno;
Austria approvazione di un pacchetto di emergenza di 1,7 miliardi di euro;
Regno Unito introduzione del cosiddetto "prestito di ottobre" - October loan - una riduzione di £ 200 da applicare nell'ottobre 2022 su ogni singola bolletta elettrica in Inghilterra, Scozia e Galles;
Irlanda inaugurazione di una meccanismo di credito che consentirà a tutte le famiglie di beneficiare di uno sconto 200€.

Francia: sempre più verso il nucleare

La misura varata dal governo francese per fronteggiare la crisi energetica da un lato cerca di limitare l’aumento della tariffa regolamentata dell’energia elettrica e dall’altra rivendica un principio di libera concorrenza imponendo a EDF, il principale produttore e fornitore di energia elettrica francese, di vendere elettricità ai fornitori del mercato privato nel rispetto di un prezzo limitato. Inoltre come annunciato dal primo ministro, Jean Castex, anche il prezzo del gas sul mercato regolato resterà bloccato fino a giugno 2022.

Nel frattempo il governo francese prevede che i progetti per le sue nuove centrali nucleari saranno presentati intorno al 2023, con l’obiettivo di far entrare in funzione i reattori di nuova generazione già nel 2035-37. Se da un lato la Francia spinge verso il nucleare, dall'altra la Germania si muove per chiudere i suoi reattori.

Spagna: taglio dell'IVA e potenziamento del "bono social"

Il governo spagnolo ha avviato un percorso di riduzione delle tasse sulle bollette fino al 1 maggio 2022. Infatti nel giugno 2021, il governo ha ridotto l’IVA sull’elettricità dal 21% al 10% per i clienti con contatori di potenza inferiore a 10kW. Successivamente da settembre 2021, l’esecutivo ha adottato alcune misure per ostacolare gli aumenti del gas in particolar modo limitando i profitti che i produttori di energia idroelettrica e rinnovabile possano realizzare dall’aumento dei prezzi dell’elettricità.

Sempre dal mese di settembre il governo spagnolo ha approvato un piano di emergenza stanziando 4 miliardi di euro per affrontare la crisi energetica e ha ridotto la tassa speciale sull'elettricità dal 5,1% allo 0,5% e la riduzione dell’aliquota IVA. Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie in difficoltà, lo scorso dicembre il bono social per l'elettricità, uno sconto per le famiglie a basso reddito, è stato aumentato dal 25% al 60% per i consumatori vulnerabili e dal 40% al 70% per la parte meno protetta della popolazione. Per il gas, l'importo minimo del “bono social” è stato aumentato da 25 a 35 euro.

Italia: azzeramento oneri di sistema e IVA al 5% sul gas

L’Italia, particolarmente dipendente dall’importazione del gas metano russo, ha adottato un pacchetto di misure mirate ad intervenire direttamente sulla bolletta del consumatore. Il governo guidato da Mario Draghi ha stanziato circa 3,8 miliardi di euro per il primo trimestre del 2022 e saranno stanziati altri 5,8 miliardi di euro nel secondo trimestre per ridurre le bollette degli utenti domestici e delle micro-imprese. I fondi stanziati sono utilizzati per coprire l’azzeramento degli oneri di sistema nella bolletta di luce e gas. Quest’ultima voce è destinata a sostenere il funzionamento del sistema energetico, nonché gli incentivi alle rinnovabili, bonus sociali.

Insieme all’azzeramento degli oneri di sistema, il governo ha sospeso le aliquote IVA previste sulla bolletta del gas (10% per i primi 480 Smc all’anno consumati e 22% su tutti gli altri consumi) con un’unica aliquota del 5%. Da ultimo, l’ARERA ha introdotto anche la possibilità di rateizzare le bollette senza interessi e ampliato la platea per l’accesso al bonus sociale.

Portogallo: abbandono del carbone

Come per la Francia, anche il governo portoghese è intervenuto direttamente per bloccare qualsiasi aumento dei prezzi dell’elettricità per i consumatori sul mercato regolato nel 2022. Ciò nonostante le società venditrici del libero mercato hanno aggiornato in rialzo le loro proposte commerciali all’inizio dell’anno. Tra l'altro sul finire del 2021, il Portogallo ha abbandonato la produzione di energia elettrica da carbone. In questo modo l’intero fabbisogno energetico sarà soddisfatto da una quota crescente di energia rinnovabile, dal gas e dall’acquisto di energia dalla Francia, Spagna, Germania.

Belgio: ampliamento tariffa sociale

L’intervento del governo belga, insieme alla mediazione dell’ente regolatore federale CREG - Belgian Federal Commission for Electricity and Gas Regulation – ha potenziato l’attivazione di una “tariffa sociale” con un prezzo favorevole dell’elettricità e del gas fino alla fine di giugno e temporaneamente esteso a mezzo milione di famiglie meno abbienti. Inoltre ogni consumatore belga riceverà un bonus una tantum di 100€, indipendentemente dal consumo o dalla tecnologia utilizzata per il riscaldamento che verrà automaticamente detratto dalla bolletta dell’energia. Come per gli altri paesi europei, anche il Belgio, da marzo a luglio, ha tagliato l’Iva sull’elettricità dal 21% al 6%.

Germania: stop al nucleare

La Germania, così come il governo italiano, a partire dal primo gennaio 2022 ha tagliato il contributo che i consumatori pagano per sostenere le fonti per l’energia rinnovabile (in Italia definita in bolletta tra gli oneri di sistema). Nello specifico la riduzione, prevista per tutti gli utenti, prevede un passaggio da 0,065€/kWh a 0,0372€/kWh dall’inizio dell’anno. Anche se l’obiettivo finale del governo tedesco è quello di eliminare completamente la tassa a luglio 2022. Il contributo per le fonti rinnovabili (EEG) costituisce un quinto della bolletta energetica di un consumatore.

Contestualmente il governo tedesco prevede nel 2022 la chiusura delle restanti tre centrali nucleari sul territorio e di accelerare il ruolo delle fonti rinnovabili. Una posizione che si mostra in contraddizione con chi vorrebbe invece includere l’energia nucleare tra le fonti green volte a limitare le emissioni di CO2.

Austria: pacchetto di emergenza di 1,7 miliardi di €

All’inizio del 2022, il governo ha messo in atto un pacchetto di emergenza di 1,7 miliardi di euro per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia sia per i consumatori domestici che per le imprese. All’interno di questo pacchetto è compreso un maggiore sostegno per ogni famiglia al di sotto della soglia massima di reddito e per gli utenti rimasti senza lavoro (sostegno già varato a questa categoria a causa della crisi per il Covid-19).

Gran Bretagna: prestito di ottobre

Il governo britannico sta valutando di offrire presti statali alle società energetiche che acquisiscono clienti da aziende fallite a causa dell’aumento dei prezzi all’ingrosso del gas naturale.

Per il consumatore finale, il governo ha creato un fondo da 500 milioni di sterline per aiutare le persone più vulnerabili a pagare le bollette dell’energia. All’interno di questo fondo è compreso il cosiddetto “prestito di ottobre” che prevede una riduzione di £ 200 da applicare nell'ottobre 2022 su ogni singola bolletta elettrica in Inghilterra, Scozia e Galles, che dovrà essere ripagata a rate nel tempo dal consumatore, a partire da aprile 2023

Irlanda: Electricity Cost Emergency Benefit Scheme

Il governo irlandese ha introdotto il cosiddetto Electricity Cost Emergency Benefit Scheme. Si tratta di un regime di agevolazioni sui costi di elettricità che consente a tutte le famiglie di beneficiare di uno sconto di 200€ tramite un meccanismo di credito. Il regime si applicherà a tutti i titolari di un conto corrente nazionale e non è necessaria alcuna iscrizione.

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