Huawei in Crisi: Rischio Fallimento? Tutte le ultime Novità

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Huawei Crisi
Crisi Huawei: perché il colosso cinese è a Rischio e deve lottare per la Sopravvivenza? Gli scenari futuri

Piove sul bagnato in casa Huawei. Dopo il ban da parte di Google, arriva il messaggio del fondatore, Ren Zhengfei, che preannuncia il difficile periodo per l'azienda cinese, durante il quale l'obiettivo sarà la "sopravvivenza".

  • Crisi Huawei: cosa è successo?
  • COSA: Il fondatore di Huawei ha lanciato un duro allarme per il futuro dell'azienda.
  • QUANDO: Il 25 agosto è trapelata in rete la nota di Zhengfei. La crisi potrebbe riguardare tutto il decennio.
  • PERCHÉ: L'intera economia cinese è in crisi, a causa della pandemia, della guerra e delle sanzioni Usa verso alcune aziende.

Crisi Huawei: un passato glorioso e un futuro incerto

Dalla cima del mondo alla crisi finanziaria. Nell'arco di due anni Huawei è passato dall'essere il maggior rivenditore di smartphone internazionale a dover fronteggiare una situazione senza precedenti, che lo stesso fondatore definisce "dolorosa".

Appena due anni fa, nel luglio 2020, Huawei era stata l'azienda ad aver esportato il maggior numero di telefoni al mondo, anche più di Apple e Samsung. Ad oggi, dopo l'annuncio del fondatore Zhengfei, la società si pone come obiettivo la sopravvivenza.

Cos'è successo in questi due anni? Il ban da parte di Google, la pandemia causata dalla diffusione del Covid-19, la guerra tra Russia e Ucraina e le costanti sanzioni degli Stati Uniti nei confronti di alcune aziende cinesi, tra cui Huawei, appunto. Ma andiamo con ordine.

Perché i Telefoni Huawei non hanno Google?

Il primo colpo che la multinazionale cinese ha dovuto incassare è stato il ban di Google, imposto già nel maggio 2019 dal governo Trump: l'allora presidente degli USA aveva ordinato l'interruzione delle collaborazioni tra compagnie americane e Huawei per motivi di "sicurezza nazionale". Da allora tutti i nuovi telefoni Huawei non dispongono dei servizi Google.

Oltre a tutte le applicazioni, come Google Play Store e Gmail ‒ per citarne due tra le più note ‒ la big tech statunitense non fornisce più neanche il supporto tecnico per i servizi Android.

Insomma, due interventi disciplinari non di poco conto che, in un primo momento, Huawei ha saputo fronteggiare nel modo giusto ma che alla lunga hanno contribuito all'inevitabile crisi societaria.

Nella nota rivolta ai propri dipendenti, e riportata da diversi quotidiani di tutto il mondo come il The Guardian, il presidente Huawei, Ren Zhengfei, non fa riferimento a tali sanzioni ma si limita a commentare la situazione economica mondiale:

La prossima decade sarà un periodo storico molto doloroso, perché prosegue il declino dell'economia mondiale. Huawei deve ridurre ogni aspettativa eccessivamente ottimistica per il futuro.

Crisi Huawei: il Bilancio degli Ultimi Anni

Le sanzioni e la recessione hanno avuto un impatto negativo sul fatturato Huawei, che nel 2021 ha registrato per la prima volta una flessione (dal 2002 ha cominciato a rendere pubblici i risultati aziendali).

Come riportato dal Guardian, il primo trimestre del 2022 ha registrato un'ulteriore diminuzione delle entrate del 14%. A questo dato si aggiunge il margine di profitto che, nello stesso periodo, si è ridotto dall'11,1% dell'anno prima al 4,3%.

Da qui sorgono le preoccupazioni di Zhengfei, che in virtù di questi dati lancia l'allarme:

In passato abbiamo abbracciato l'idea della globalizzazione e aspiravamo a fornire i nostri prodotti in tutto il mondo. Qual è il nostro ideale ora? Sopravvivere e guadagnare un po' di soldi dove possiamo. Da questo punto di vista, occorre adeguare la struttura del mercato e studiare cosa si può fare e cosa si dovrebbe abbandonare.

Crisi Huawei: l'Obiettivo è la Sopravvivenza

Le parole del presidente di Huawei non lasciano interpretazioni: l'azienda dovrà concentrarsi sul fatturato e lasciar da parte le ambizioni di un tempo, almeno per il momento.

I prodotti Huawei: Pc, tablet, auricolari bluetooth, smartwatch e telefoni continuano a garantire performance di livello; e questi ultimi sono ancora acquistabili in abbinamento a una promo internet con le offerte smartphone incluso.

Ed è proprio su questo che l'azienda vorrà puntare nei prossimi anni, cercando di rivalorizzare il brand attraverso la qualità e l'efficienza dei prodotti

Rimane tuttavia uno stato di incertezza in casa Huawei, soprattutto per gli scenari futuri. Se il trend continua ad essere quello degli ultimi anni, non c'è da escludere la chiusura dell'azienda. La situazione è da monitorare, ma una cosa è certa: se l'obiettivo di Huawei è la sopravvivenza, vien da sé che il rischio sia il fallimento.

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