Bonus Bollette 600€: come funziona e chi può richiederlo?

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Bonus Bollette: quali sono i requisiti per richiederlo?
Bonus Bollette: quali sono i requisiti per richiederlo?

Il Bonus Bollette è l'intervento riguardante i fringe benefit promulgato dal governo Draghi all'interno del decreto Aiuti bis e prevede un contributo economico per aiutare i dipendenti a sostenere i costi delle bollette della luce e del gas. Il nuovo decreto Aiuti quater ha ulteriormente potenziato questa misura, innalzando il tetto per l’esenzione fiscale dei fringe benefit da 600 a 3 mila euro. Come funziona e chi può ricevere il cosiddetto Bonus Bollette?

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Bonus bollette: la normativa

Quando si parla del cosiddetto Bonus Bollette destinato ai dipendenti, si intende in realtà non un vero e proprio bonus ma un fringe benefit introdotto dal Governo Draghi attraverso il decreto Aiuti bis (Dl 115/2022): si tratta di somme erogate o rimborsate dall’azienda al lavoratore per il pagamento delle utenze domestiche (luce, acqua e gas). La somma erogata è interamente deducibile da parte del datore di lavoro.

Il decreto Aiuti-bis ha allargato l’ambito dei fringe benefit includendo anche i rimborsi ai lavoratori dei costi affrontati per pagare le utenze domestiche di acqua, energia elettrica e gas, come sostegno per far fronte al caro bollette. L'articolo 15 alza inoltre la soglia di esenzione da 258,23 euro a 600 euro.

Si tratta dunque di una cifra che non entra a far parte del reddito imponibile, come definito dalla circolare n. 35/E dell'Agenzia delle Entrate:

Non concorrono a formare il reddito imponibile il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate al medesimo dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale.

Circolare n. 35/E, Agenzia delle Entrate4 novembre 2022

Le utenze possono riguardare gli immobili a uso abitativo di proprietà o in affitto, utilizzati dal dipendente ma anche dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere dal fatto che il lavoratore abbia effettivamente la residenza o il domicilio in quell'immobile: l'unico requisito necessario, per vedersi riconosciuto il fringe benefit, è che il dipendente ne sostenga effettivamente le spese.

Se il Decreto Aiuti Bis aveva già provveduto ad aumentare la soglia "defiscalizzata" dei fringe benefit, con il decreto Aiuti quater (Dl n 176), promulgato dal Governo Meloni, quest'ultima si innalza fino a 3 mila euro, ma solo per il periodo d'imposta 2022, quindi fino al 31 dicembre 2022: i benefit e le somme devono dunque essere erogati entro il 12 gennaio 2023. Il cosiddetto Bonus Bollette risulta quindi potenziato:

Noi lo interpretiamo come una sorta di tredicesima detassata per aiutare soprattutto i lavoratori a pagare le bollette.

Giorgia Meloni, conferenza stampa11 novembre 2022

Presumibilmente, la circolare dell'Agenzia delle Entrate che chiariva i dettagli della misura resta pertinente anche riguardo al nuovo aggiornamento, per cui la soglia di esenzione può continuare a intendersi come un'agevolazione indipendente rispetto al bonus carburante da 200 euro.

Altro chiarimento contenuto nella circolare riguarda eventuali sforamenti del tetto massimo: come specificato, nel caso in cui in sede di conguaglio il valore dei beni, dei servizi prestati, delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche risultino superiori al limite indicato, il datore di lavoro deve assoggettare a tassazione l’intero importo corrisposto, anche quello al di sotto della soglia.

Che cosa sono i fringe benefit

Prima di soffermarci su come ottenere il Bonus Bollette e su chi può riceverlo, chiariamo che cosa si intende per fringe benefit.

I fringe benefit sono benefici che fanno parte del welfare aziendale: la loro erogazione è facoltativa, i datori di lavoro possono scegliere se assegnarli o meno.

Possono comprendere buoni spesa, buoni benzina, ma anche incentivi economici o premi aziendali. Come detto, i fringe benefit non concorrono a formare reddito quando il loro valore complessivo non supera, nel periodo d’imposta, una determinata soglia.

  • Più comuni fringe benefit:
  • Auto aziendale
  • Buoni pasto
  • Telefono cellulare
  • Immobili in locazione, uso o comodato
  • Prestiti personali agevolati

Chi può ricevere il bonus bollette

La circolare dell'Agenzia delle Entrate interviene anche per chiarire chi potrà beneficiare del Bonus Bollette. Innanzitutto, è una misura che riguarda i dipendenti ma anche i percettori di reddito da lavoro assimilato a quello da lavoro dipendente:

  • Collaboratori tipo CO.CO.CO, amministratori, lavoratori autonomi occasionali.
  • Altri soggetti percettori di redditi di lavoro assimilato, come per esempio i tirocinanti.

Come riceverlo

Il bonus va richiesto entro il 31 dicembre e, per ottenerlo, il dipendente deve presentare al datore di lavoro la documentazione che giustifichi la spesa sostenuta oppure un'autocertificazione, nella quale dichiarare il possesso della documentazione dei pagamenti effettuati, rendendo noti gli elementi necessari a identificarli (per esempio, specificando il numero di fattura).

Inoltre, onde evitare che un dipendente possa avanzare la richiesta di rimborso più volte, è necessario che il lavoratore fornisca un'altra autocertificazione in cui dichiari di non aver fatto richiesta anche presso altri datori di lavoro.

Il dipendente può fare richiesta di rimborso delle spese sostenute anche se le fatture sono intestate a una persona diversa, a patto che siano intestato al coniuge, ai familiari oppure, a determinate condizioni, anche al locatore. Infine, le somme erogate dal datore di lavoro possono riferirsi anche a fatture che saranno emesse nell’anno 2023, purché riguardino consumi effettuati nell’anno 2022.

Il modello tedesco

L'innalzamento della soglia di esenzione fiscale fino a 3 mila euro approvata nel Decreto Aiuti Quater si ispira a una misura proposta in Germania dal ministro delle Finanze, Christian Lindner e che la coalizione semaforo - socialdemocratici, liberali e verdi - ha approvato a fine settembre dopo un confronto con le parti sociali, nel contesto del terzo pacchetto di aiuti predisposti per mitigare gli effetti dell'inflazione.

La misura tedesca prevede la possibilità di riconoscere ai dipendenti un premio di 3 mila euro esente da tasse purché questo benefit sia erogato entro dicembre 2024.

Anche per quanto riguarda il modello tedesco, non si tratterebbe di un bonus che obbligatoriamente le aziende devono riconoscere ai propri dipendenti, quanto di una misura opzionale.

Proprio il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva espressamente citato la misura discussa al Bundestag, parlando di modello da imitare:

Ne ho parlato con il ministro tedesco, la stiamo valutando per riproporla qui in Italia.

Giancarlo Giorgetti, audizione alle Commissioni speciali riunite di Camera e Senato9/11/2022

Alla fine, dunque, la misura tedesca è stata dunque tradotta nel Ddecreto Aiuti quater, arrivando anche nel nostro Paese.

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