Rinfrescare casa in estate: quanto costa in bolletta?

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Un condizionatore di medie dimensioni pesa più del 40% sulla bolletta estiva con un costo stimato di quasi 50 € al mese. Gli italiani in media lo tengono acceso metà giornata ma non tutti sanno come utilizzarlo al meglio ottimizzando le prestazioni e minimizzando i consumi.

 

Consumi e Spese per il raffreddamento della casa in estate

Con l'arrivo dell’estate si ricomincia a pensare al caldo e a come fronteggiarlo, i metodi sono diversi e ciascuno ha un consumo energetico e un costo in bolletta differente.

Avere un'idea chiara del funzionamento dei diversi elettrodomestici e dei consumi che ne derivano, permette anche di fare scelte di risparmio energetico. I consumi e i costi infatti sono legati alle esigenze alle abitudini di utilizzo di ciascuno, tenere acceso un condizionatore qualche ora o tutto il giorno ha un peso diverso in bolletta.

Quanto si consuma rinfrescando la casa in estate?

Per capire quanto arrivi a pesare il raffreddamento direttamente sulla bolletta bisogna prima di tutto verificare il consumo dei diversi dispositivi utilizzati.

Ad esempio, un condizionatore di classe A++ che copre una superficie di circa 50 m², ha un consumo orario di circa 0,83 kWh, quasi 14 volte di più del ventilatore a soffitto che ha un consumo orario di circa 0,06 kWh.
Un deumidificatore da 50 litri ha un consumo orario di 0,78 kWh e può essere impiegato per ristabilire un clima confortevole riducendo l'umidità nell'aria con solo qualche ora di utilizzo.

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BTU

Tra le potenze più scelte: 3000, 5000, 7000, 9000 e 12000 BTU

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Quanto consuma al giorno un condizionatore? Per calcolare il consumo giornaliero basta moltiplicare il consumo orario per le ore di accensione. Se si considera una media di circa 6 ore di utilizzo quotidiano il consumo giornaliero di un condizionatore da 12000 BTU ammonta a circa 3 kWh. Per lo stesso tempo di utilizzo un condizionatore da 18000 BTU consuma circa 5 kWh.

Cercando di avere un'idea più concreta di cosa rappresentino questi numeri può essere utile fare qualche confronto:

con la stessa energia necessaria a tenere acceso un condizionatore da 18000 BTU per 6 ore durante un giorno, si può tenere acceso un ventilatore a soffitto per 6 ore al giorno per 14 giorni, alimentare una lampadina a basso consumo per 6 ore per un mese o ricaricare uno smartphone una volta al giorno per più di un anno.

Consumo del condizionatore a confronto con il consumo di altri elettrodomestici

Rinfrescare la casa quanto costa in bolletta?

La bolletta della luce in estate risulta più alta di quella invernale per tutti coloro che non hanno un sistema di riscaldamento elettrico. In base all'elettrodomestico impiegato e al suo consumo specifico il costo potrà incidere di più o di meno sulla bolletta complessiva.

Per capire quanto costa utilizzare un condizionatore o un ventilatore nei mesi estivi si può fare una stima moltiplicando i consumi per il prezzo dell'energia.

È possibile calcolare il consumo mensile tenendo conto del consumo orario visto in precedenza e considerando un utilizzo quotidiano di 6 ore al giorno per 30 giorni. Moltiplicando il risultato per un prezzo in bolletta di 0,34 €/kWh si ottiene la spesa mensile in bolletta per il raffreddamento.

Quanto costa in bolletta rinfrescare la casa?
ElettrodomesticoCosto mensile del raffreddamentoPeso del consumo sulla bolletta estiva
Ventilatore a soffitto4€5%
Deumidificatore 50l15€15%
Condizionatore da 9000 BTU25€25%
Condizionatore da 12000 BTU33€32%
Condizionatore da 18000 BTU50€45%

L'utilizzo mensile è basato su 6 ore di funzionamento giornaliero per 30 giorni.
Il costo medio unitario di 0,34€/kWh è calcolato sul consumo annuo della famiglia tipo indicata dall'ARERA II Trimestre 2023 che equivale a 2700 kWh.
La bolletta estiva è ricavata dal consumo della famiglia tipo indicata dall'ARERA che si considera comprenda i consumi per il raffreddamento.

Come ottimizzare l'uso del condizionatore?

Il condizionatore è un elettrodomestico molto diffuso e garantisce il benessere anche nei momenti più caldi dell'estate. L'ultimo report Istat in materia riporta una diffusione del 48,8% di almeno un sistema di condizionamento nelle famiglie italiane distribuiti in modo omogeneo in tutto il Paese.

Nonostante sia ormai un elemento quasi irrinunciabile i consumi e le spese per il suo utilizzo non sono trascurabili, è allora importante capire come utilizzarlo al meglio per moderare spese e impatto ambientale.

Telecomando del condizionatore: simboli o geroglifici?

I condizionatori ormai offrono diverse modalità di funzionamento per rispondere a varie esigenze, ciascuna svolge un lavoro differente e può essere facilmente impostata tramite il telecomando.

Ma come capire qual è quella giusta e a quale simbolo corrisponde? Dalle 500 risposte al sondaggio di Selectra emerge che non tutti i simboli sono facilmente riconoscibili. Ecco allora le principali modalità riportate una per una:

Telecomando condizionatore: Simboli e Modalità
SimboloSignificatoFunzionamento
FIOCCO DI NEVE / CoolRaffreddamentoNella modalità riscaldamento il condizionatore modera la temperatura e l'umidità nell'aria rinfrescando l'ambiente.
SOLE /HeatRiscaldamentoNella modalità riscaldamento il condizionatore aumenta la temperatura e modera l'umidità presente nell'aria riscaldando l'ambiente.
GOCCIA D'ACQUA /DryDeumidificatoreNella modalità deumidificatore il condizionatore funziona a bassa velocità modificando solo il livello di umidità presente nell'aria.
VENTOLA /FanVentilatoreNella modalità ventilazione il condizionatore mette in funzione solo la ventola, senza raffreddamento né riscaldamento.

Solitamente per tutte le modalità è possibile regolare l’angolazione del flusso d’aria in uscita. Spesso è possibile anche regolare anche la velocità della ventola di tutte le modalità tranne il deumidificatore.

Alcuni condizionatori offrono la modalità automatica che risulta molto utile perché il climatizzatore funziona automaticamente in base alle impostazioni di fabbrica per creare un ambiente confortevole e garantire una buona efficienza dell'elettrodomestico. Solitamente la temperatura non può essere regolata salvo alcuni casi in cui si può variare manualmente di 2 o 3 gradi.

Come impostare il condizionatore in estate?

Dopo aver visto quali sono le funzioni disponibili sui condizionatori più aggiornati è importante capire come utilizzarle al meglio. L'obiettivo più importante da tenere a mente è quello di creare una condizione di benessere per chi vive l'ambiente domestico.

Ciascuno percepisce la temperatura in modo diverso e avrà richieste specifiche in estate come in inverno. È possibile tuttavia trovare un riferimento univoco per determinare delle condizioni generiche grazie all'indice di Thom. Si tratta di un indicatore che esprime una sensazione di disagio per effetto combinato di temperatura ed umidità.

Sulla base di questo indicatore è possibile individuare delle indicazioni di massima su come usare il condizionatore in casa:

  • Se la temperatura interna non supera i 27 °C con un'umidità intorno al 50%: impostare la funzione Ventilatore;
  • Se la temperatura interna è inferiore a 30 °C: impostare la funzione Deumidificatore per raggiungere un grado di umidità intorno al 30%;
  • Se la temperatura interna supera i 30 °C: impostare la funzione Raffreddamento.

Modalità Raffreddamento Quando si imposta la temperatura con il telecomando del condizionatore si sta indicando quella che si desidera percepire nella stanza. Va quindi ricordato che impostare una temperatura troppo bassa non solo comporta un consumo eccessivo e un sovraccarico del condizionatore, ma rischia di creare un ambiente sgradevole se non dannoso.

Per minimizzare i consumi ed evitare sprechi è bene prediligere il più possibile la modalità ventilatore, perché meno energivora, successivamente quella di deumidificatore e solo nei periodi più caldi quella di raffreddamento.
Per impostare al meglio il raffreddamento la regola generale è che la temperatura interna non dovrebbe essere inferiore a quella esterna di più di 7 °C.

6 consigli per scegliere, posizionare e usare al meglio il condizionatore

  1. Efficienza: in fase di acquisto verificare la classe energetica degli elettrodomestici, indipendentemente dalla tecnologia quelli di classe più elevata garantiscono un minore dispendio di energia e di emissioni di CO₂.
  2. Inverter: per ambienti in cui l'aria condizionata deve rimanere accesa per diverse ore consecutive, prediligere un condizionatore con sistema di controllo inverter. Permette di adeguare la potenza erogata all’effettiva necessità.
  3. Posizione: anche se controintuitivo, non è bene posizionare il condizionatore nella stanza più calda della casa. Scegliere una camera ombreggiata o non esposta al sole per evitare un dispendio eccessivo e superfluo di energia.
  4. Timer: per minimizzare gli sprechi impostare un timer con sui gestire accensione e spegnimento del climatizzatore anche a distanza e tenerlo in funzione solo per il periodo di tempo realmente necessario.
  5. Notte: spegnere l’aria condizionata circa un’ora prima di uscire di casa e prima di andare a dormire. Nei momenti più caldi la sera impostare la modalità “sleep” che regola il funzionamento in base alle variazioni di temperatura notturne.
  6. Isolamento: l’isolamento degli infissi è una priorità per ottimizzare la regolazione della temperatura. Ricordarsi di chiudere porte e finestre per evitare scambi di aria. Chiudere persiane o tapparelle quando colpite dal sole permette di ridurre molto il riscaldamento dell’abitazione.
  7. Manutenzione: ricordarsi di pulire i filtri e fare la manutenzione del condizionatore per avere un ambiente salubre ed evitare consumi superflui. L’ottimo sarebbe due volte l’anno ma è indispensabile preoccuparsene prima di riattivare l’impianto, per esempio in primavera.

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