Italiani bocciati sulla fine del tutelato luce: la metà non è pronta ad affrontare il cambiamento

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Il team Selectra ha fatto un sondaggio per testare il livello di preparazione degli italiani in tema energetico. Ecco cosa abbiamo scoperto.
Il team Selectra ha fatto un sondaggio per testare il livello di preparazione degli italiani in tema energetico. Ecco cosa abbiamo scoperto.

Secondo il sondaggio firmato da Selectra.net per testare il livello di preparazione degli italiani in tema energetico, il 45,2% dei consumatori non ha informazioni sufficienti per affrontare questo cambiamento. Il 17,6% non sa nemmeno in che mercato si trova.

Il 1 luglio 2024 sarà una data che difficilmente ci si scorderà: finalmente il mercato tutelato della luce, così come lo abbiamo conosciuto, ha chiuso i battenti. Fino al 30 giugno, la Maggior Tutela ha servito tutti coloro che ne hanno fatto richiesta; d'ora in poi, questo servizio verrà dato solo ai così detti utenti vulnerabili. Tutti i consumatori che non fanno parte di questa categoria dovranno necessariamente passare al Mercato Libero dell'energia elettrica, attivando una tariffa da loro scelta oppure venendo trasferiti automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali. I cambiamenti in vista, quindi, sono tanti. Ma gli italiani sono pronti ad affrontare questa nuova fase?

A quanto pare, non come dovrebbero: un sondaggio realizzato da Selectra.net , in collaborazione con l'azienda Metrica Ricerche, ha dimostrato che: 

  • il 45,2% dei consumatori non possiede sufficienti informazioni per affrontare il passaggio al Mercato Libero;
  • circa un quinto (pari al 17,6%) non sa attualmente in quale regime di mercato siano le proprie utenze domestiche.

Sondaggio Selectra: tutti i dettagli

La survey, realizzata da Selectra.net e Metrica Ricerche nel mese di giugno 2024, ha lo scopo di testare il grado di preparazione degli italiani in merito alla fine del mercato tutelato dell’energia elettrica del primo luglio 2024. 

Il sondaggio ha coinvolto un campione di 1002 persone, in età compresa tra i 25 e i 75 anni. Di questi 1002 intervistati: 

  • 611 sono clienti del Mercato Libero
  • 215 sono clienti del Tutelato (o meglio, lo erano sicuramente al momento del sondaggio); 
  • 176 non sanno in che mercato si trovavano.

Gli intervistati sono stati interrogati su alcune questioni riguardati la fine della Maggior Tutela luce. Il 45,2% ha confessato di non avere informazioni sufficienti sull'evento in corso; tra questi il 6,8% addirittura non sapeva nemmeno che si sarebbe verificato il passaggio di lì a breve. 

italiani su fine mercato tutelato luce
Risultati sondaggio: il campione è spaccato quasi a metà, tra chi sa e chi no.

Nascondono un sapore negativo anche i dati riguardanti gli utenti vulnerabili: il team di Selectra.net ha chiesto agli intervistati di indicare quali fossero i requisiti per essere riconosciuto come utente vulnerabile. Ben l'87,6% del campione non ha risposto correttamente alle domande. 

Lo ricordiamo, per essere vulnerabile è necessario possedere almeno uno di questi requisiti

  • avere un'età uguale o superiore ai 75 anni;
  • essere in condizioni economicamente svantaggiate, tali da avere diritto al Bonus Sociale per luce e gas; 
  • essere in condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate da energia elettrica;
  • avere una disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
  • essere intestatari di un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • risiedere su un’isola minore non interconnessa.

Secondo gli ultimi dati ARERA, attualmente esistono circa 30,2 milioni di utenze domestiche, di cui 22,7 milioni sono servite nel Mercato Libero, mentre 7,5 milioni sono rimaste o rientrate nella Maggior Tutela entro il 30 giugno. 3,8 milioni di clienti hanno già i requisiti per essere riconosciuti come vulnerabili e possono continuare a  essere serviti in Tutela luce, mentre 3,7 milioni di non vulnerabili sono passati al Servizio a Tutele Graduali dal primo luglio 2024.

Su quest'ultimo argomento, la popolazione italiana ha mostrato di avere una conoscenza maggiore: il 65,9% del campione intervistato ha risposto in modo corretto alla domanda sul futuro post-tutelato, indicando che chi tra i non vulnerabili non ha scelto un fornitore del Mercato Libero viene trasferito senza interruzioni della fornitura nel Servizio a Tutele Graduali. Il 34,1%, però, ha sbagliato la risposta e purtroppo non parliamo di una percentuale molto bassa. 

Vuoi approfondire il tema?

Per saperne di più, puoi consultare e scaricare il sondaggio di Selectra.net completo.

Perché questo è accaduto?

Noi di Selectra.net ci siamo interrogati sulle cause che hanno portato a questa situazione. Ecco la spiegazione data da Antoine Arel, co-founder di Selectra: 

"Senza dubbio, la scadenza del 1 luglio ha causato confusione tra i consumatori che si sono scoperti ancora indecisi circa l’offerta da sottoscrivere che più si adatta alle proprie necessità. La survey ha purtroppo evidenziato che, malgrado tutti questi anni passati a discutere della fine del Mercato Tutelato, gli italiani sono impreparati, segno che c’è ancora tanto da fare per avere consumatori di energia pienamente consapevoli".

La liberalizzazione del mercato energetico italiano è iniziata nel 1999 con il cosiddetto "Decreto Bersani" (decreto-legge n. 79 del 16 marzo 1999). Il processo, però, non è stato ancora del tutto completato: il passaggio al Mercato Libero dell'energia di tutte le utenze è stato composto da più fasi ed è stato rimandato più volte. Nonostante questo, la popolazione non risulta ancora adeguatamente informata.

C’è però un dato positivo, come ha sottolineato Antoine Arel: 

"Dalla nostra indagine è anche emerso che il 53,6% degli Italiani, che siano sul Libero o sul Tutelato, è soddisfatto dei servizi offerti dai propri fornitori di energia elettrica. Per cui possiamo dire che la concorrenza funziona, la qualità del servizio è buona e la fine del Tutelato, con il tempo, non rappresenterà una fonte di preoccupazione".

Cosa pensano gli italiani riguardo il passaggio al Mercato Libero?

Secondo quanto rilevato dal sondaggio, il 24% dei consumatori considera questo cambiamento come uno svantaggio. Più di un terzo (37,5%), invece, ritiene che il passaggio al Mercato Libero possa essere vantaggioso. In particolare, il 31,7% lo reputa vantaggioso soprattutto per chi è abile a navigare tra le diverse offerte dei gestori e a cogliere la proposta migliore in quel momento. 

Il ruolo dei comparatori, come Selectra, diventa quindi molto importante:

"Noi comparatori, sia privati sia pubblici come il Portale Offerte, ci impegniamo tutti i giorni per informare i clienti e aiutarli a trovare la tariffa ideale. I nostri siti sono liberamente accessibili online. L’auspicio è che sempre più Italiani li consultino".

Differenze tra Mercato Libero e Tutelato

I due mercati si distinguono per alcuni elementi, come:

  • il prezzo - nel Mercato Libero viene deciso dal fornitore e può essere anche bloccato per uno o due anni. Nel Tutelato è stabilito dall'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), dunque è unico per tutti i clienti, e viene aggiornato ogni tre mesi;
  • la presenza o meno di bonus e servizi aggiuntivi - a differenza del Mercato Tutelato, il Libero offre anche la possibilità di attivare delle tariffe che includono sconti e servizi extra a prezzo vantaggioso;
  • l'attivazione di luce e gas con lo stesso fornitore - possibile solo per gli utenti del Mercato Libero, ma non per quelli della Maggior Tutela. 

Nel Mercato Libero, i consumatori diventano protagonisti nella gestione delle loro utenze e nella scelta dell'offerta più adatta alle proprie esigenze e ai propri interessi (per molti utenti è importante la questione ambientale e ricercano la sostenibilità anche nelle loro tariffe). Per questo, imparare a orientarsi tra le offerte e informarsi sulle principali questioni del settore è ormai indispensabile.

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